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Che cos' è?
E' uno dei metodi tradizionali per eseguire il comando marcia/arresto di un carico (normalmente un motore elettrico) attraverso almeno due pulsanti, uno per azione.
Lo scopo principale dei circuiti in autoritenuta è di evitare la ripartenza automatica (rieccitazione della bobina) a seguito dell' interruzione dell' alimentazione.
Componenti necessari
La dotazione minima comprende:
- Pulsante N.O. (normalmente aperto) per comando di marcia
- Pulsante N.C. (normalmente chiuso) per comando d' arresto
- Contatto N.O. ausiliario sul relè o sul contattore interessato alla ritenuta.
Il circuito a seconda dei casi viene ampliato con l' inserimento di:
- Pulsante/i a fungo N.C. per arresto d' emergenza
- Contatto N.C. del relè termico di protezione motore (in caso di comando di motori ovviamente!)
- Varie ed eventuali
Lo schema semplificato
Come funziona?
1) Per mezzo del pulsante normalmente aperto (N.O.) "PM" viene chiuso il circuito che alimenta (eccitandolo) il relè o contattore K1, nello stesso momento il contatto ausiliario normalmente aperto di K1 si chiude e trovandosi in parallelo al pulsante di marcia è come se cortocircuitasse quest' ultimo. In questo momento, successivamente al rilascio del pulsante "PM" la bobina viene mantenuta eccitata proprio dal contatto K1.
2) Per eseguire l'arresto e quindi diseccitare il relè, si agisce sul pulsante "PA" normalmente chiuso (N.C.) che essendo posto in serie a "PM" e a "K1" interrompe l'alimentazione anche dopo la sua pressione (poichè il relè diseccitandosi riapre il contatto K1). A questo punto tutto è nuovamente allo stato di partenza.
Lo schema con varianti
PE = Contatto N.C. del fungo di emergenza
RT = Contatto N.C. del relè termico (va detto che in determinati casi è consentito interrompere con questo contatto il polo "comune" della bobina, quindi non quello illustrato nell' ultimo schema)
Una realizzazione pratica
I collegamenti
Fase 1
Ovviamente dobbiamo disporre di una tensione idonea al funzionamento dei componenti (bobine) con cui lavoriamo!
Per semplificare la visualizzazione, al contattore non è stato collegato alcun carico (contatti di potenza liberi).
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5 - Collaudo
Altri esempi
Verifica contatti NO/NC
Può capitare a volte, di trovarsi davanti dei pulsanti con i blocchi contatti "anonimi".
Per verificare il tipo di contatto, N.O. (normalmente aperto) o N.C. (normalmente chiuso), basta utilizzare un comune multimetro in modalità ohmetro e posizionare i puntali (si può anche stringerli tra i morsetti) tra i morsetti del contatto.
Contatto N.O.
A contatto libero, l' ohmetro misura una resistenza infinita (OL).
Basta fare la contro-prova forzando il comando...
Il contatto si chiude e l' ohmetro indica un valore di resistenza prossimo a 0 Ω.
Contatto N.C.
A contatto libero stavolta si ha ovviamente il risultato opposto alla precedente prova, ovvero misuriamo una resistenza di circa 0 Ω.
Premendo il pulsante...
Il contatto si apre e l' ohmetro registra un valore di resistenza infinito (OL).
La stessa prova sui relè
Sui relè industriali, solitamente le indicazioni sono abbastanza chiare; Normalmente si hanno tre file di contatti oltre i morsetti di alimentazione della bobina.
Una fila è per i morsetti comuni (COM), una per i contatti normalmente chiusi (NC) e una per quelli normalmente aperti (NO)
Il metodo di prova è sempre lo stesso di prima, un puntale fisso su un morsetto (COM) e con l'altro puntale si misura sul corrispondente verticale.
Conclusione
L' argomento è di una semplicità disarmante, tuttavia ho cercato di trattarlo nel modo più chiaro possibile (secondo le mie capacità e possibilità) aiutandomi anche con qualche foto dimostrativa.
E' ovviamente un articolo rivolto ai neofiti e come al solito non ha alcuna grossa pretesa; E' soprattutto un divertimento per il sottoscritto a cimentarsi nella realizzazione di un elaborato gradevole per il lettore interessato.
Appendice
Il PE... dove va?
E' giusto fugare ogni dubbio anche pubblicamente... mubeta, infatti, da un' immagine simile a questa interpretava come "volante/non collegato" il conduttore di protezione.
...in realtà, guardando la cosa da un altro "angolo", le cose non stavano affatto così...