Problema interruttore touch
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P.s. Problemi di connessione accentuati dal maltempo mi impediscono di rispondere in tempo utile; se riesco a inviare poi "sloggo"...

"Non farei mai parte di un club che accettasse la mia iscrizione" (G. Marx)
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claudiocedrone
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Scusa
simo85 intendi dire far si che il relè non si ecciti e disecciti a ogni falso contatto, al fine di renderlo più stabile? quali sono le soluzioni? io avevo pensato a un condensatore, ma forse è solo una grande cavolata.
Ritornando a
claudiocedrone, il circuito era stato pensato utilizzando i btj come interruttori, che però possono essere azionati da una minima corrente, per quello ho usato il termine amplificare forse erroneamente.
i 2 btj li avevo messi perche data l'ata resistenza fornita dal dito la corrente non era sufficiente a saturare il transistor, dato che
A proposito di transistor, mi chiedevo se cambia qualcosa al variare della resistenza del dito, a patto che sia sempre verificata l'ipotesi prima. Cioè se passa più o meno corrente dal mio dito, se il btj satura, cosa cambia?
Infine la fatidica domanda: il circuito ha qualche speranza di essere migliorato per farlo funzionare non dico correttamente ma quasi?
o mi conviene abbandonare il progetto e rivolgermi a qualcos'altro?
Grazie mille a tutti e due

Ritornando a

i 2 btj li avevo messi perche data l'ata resistenza fornita dal dito la corrente non era sufficiente a saturare il transistor, dato che

A proposito di transistor, mi chiedevo se cambia qualcosa al variare della resistenza del dito, a patto che sia sempre verificata l'ipotesi prima. Cioè se passa più o meno corrente dal mio dito, se il btj satura, cosa cambia?
Infine la fatidica domanda: il circuito ha qualche speranza di essere migliorato per farlo funzionare non dico correttamente ma quasi?
o mi conviene abbandonare il progetto e rivolgermi a qualcos'altro?
Grazie mille a tutti e due
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Suggerisco di prendere spunto da questo circuito per le tue prove.
http://www.talkingelectronics.com/proje ... cts.html#8
http://www.talkingelectronics.com/proje ... cts.html#8
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lo avevo già adocchiato, grazie mille, e avevo notato che variando il carico sul collettore del btj puoi variare la sensibilità, ma mi chiedevo come fare esattamente.
Riguardo al tuo post precedente, cosa intendevi?
Grazie
Riguardo al tuo post precedente, cosa intendevi?
Grazie
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Diake ha scritto:Riguardo al tuo post precedente, cosa intendevi?
Per rassicurarsi di eccitare bene il relé è meglio portare il transistore in saturazione, con un pilotaggio ON - OFF (transistore in saturazione o spento). Questo perché il relé non e pensato perché venga eccitato un po' si un po' no. O la bobina la si eccita bene o altrimenti lo si lascia li, e per eccitarla bene bisogna farci scorrere una corrente sufficientemente.
Nel tuo circuito non hai la certezza completa che il transistore di pilotaggio vada in saturazione. Magari è in regione attiva diretta e la corrente di collettore, che è la stessa della bobina, non è sufficiente da far si che quest'ultima sia completamente eccitata, perché la corrente di base è troppo bassa.. E se la bobina non è completamente eccitata, il contatto va in bilico, lo si sente vibrare un po', non è stabile e non si ha il funzionamento voluto.
Per farla breve per pilotare bene il relé con qul circuito, ti serve un comparatore ad isteresi per pilotare bene il transistore, ossia spento o in saturazione.
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Prima di tutto volevo ringraziare
claudiocedrone perché aveva ragione lui dato che ho sostituito i btj e ho aggiunto un diodo ed è di nuovo funzionato.
In secondo luogo hai ragione
simo85, ho capito cosa vuoi dire, anche se non ho riscontrato il problema, ma sarebbe ben far si che non si presenti... approfondirò l'argomento.
Invece è nato uno strano problema: non capisco per quale motivo ma dopo un po che lo lascio li senza toccarlo il relè si eccita da solo. è possibile che i 2 fili del sensore facciano da condensatore e raggiunta una certa tensione lo mandino in saturazione? se no non saprei come spiegarmelo, perché non mi sembra ci siano impurità sul sensore, anche se da 10 min a questa parte non presenta più il problema.

In secondo luogo hai ragione

Invece è nato uno strano problema: non capisco per quale motivo ma dopo un po che lo lascio li senza toccarlo il relè si eccita da solo. è possibile che i 2 fili del sensore facciano da condensatore e raggiunta una certa tensione lo mandino in saturazione? se no non saprei come spiegarmelo, perché non mi sembra ci siano impurità sul sensore, anche se da 10 min a questa parte non presenta più il problema.
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Ciao, e in bocca al lupo per il tuo percorso di studi a ingegneria!
il relay si eccita da solo perché hai uno stadio ad alta impedenza con ingresso flottante. Sia che tu abbia un darlington vero, sia che siano due BJT collegati a darlington, metti una R fra base e massa. Avendo tu 12V di alimentazione, se la metti anche da 100-200k non dovrebbe influire sul funzionamento, ma almeno tiene inchiodato lo stadio di ingresso a massa.
se poi hai due BJT separati collegati a darlington, ti conviene usare la connessione "a darlington aperto" suggerita da simo85, che ha il vantaggio di non presentare l'alta VceSat tipica degli stadi darlington. Un'unica cosa, la configurazione a darlington aperto consente anche di migliorare un alltro aspetto un po' fastidioso dei drlington integrati: il secondo BJT, infatti, quando il primo si spegne si trova con base flottante e si spegne in un tempo abbastanza aleatorio. Per renderlo più ripetibile, puoi aggiungere un'altra R 8anche questa da 100k o più) fra la base del secondo BJT e massa.
Infine tieni presente un'ultima cosa: i BJT sono generatori di corrente, che quando entrano in saturazione assumono comportamento resistivo. Ma non entrano in saturazione "immediatamente", quindi durante il transitorio hai un generatore di corrente in serie a un'induttanza, che non è mai bene. Pilotare una bobina con un BJT è sempre meno "pulito" che pilotarla con un MOS, che invece è sempre puramente resistivo.
Infine, per quanto riguarda l'isteresi, concordo assolutamente che il circuito sarebbe molto migliore con un'isteresi di qualche tipo. Non serve però un comparatore, puoi ottenere un'isteresi con un altro transistor che aiuti il darlington ad andare in conduzione. Collega un PNP con emettirore alla 12V, base al collettore del darlington tramite una 10k, e collettore alla base del darlington con una Rpar. Quando il darlington si accende, il PNP mette "in parallelo al tuo dito" RPar, così che anche se la R della pelle varia, comunque il relay resta eccitato. Calcolare il valore di Rpar non è semplicissimo ed è un bell'esercizio che lascio a te :) tieni presente che:
1- la corrente di mantenimento del relay è piùù bassa della corrente di scatto
2- se la Rpar è troppo bassa, anche togliendo il dito il relay non si diseccita
3- se la Rpar è troppo alta, praticamente non serve a nulla.
quindi...Rpar deve essere alta a sufficienza da non fornire, da sola (senza dito), alla base del darlington una corrente sufficiente a mantenere il relay eccitato (quindi, Ib < "corrente mantenimento relay"/hfe). Deve essere bassa abbastanza da aiutare il "dito" a tenere il relay acceso.
il relay si eccita da solo perché hai uno stadio ad alta impedenza con ingresso flottante. Sia che tu abbia un darlington vero, sia che siano due BJT collegati a darlington, metti una R fra base e massa. Avendo tu 12V di alimentazione, se la metti anche da 100-200k non dovrebbe influire sul funzionamento, ma almeno tiene inchiodato lo stadio di ingresso a massa.
se poi hai due BJT separati collegati a darlington, ti conviene usare la connessione "a darlington aperto" suggerita da simo85, che ha il vantaggio di non presentare l'alta VceSat tipica degli stadi darlington. Un'unica cosa, la configurazione a darlington aperto consente anche di migliorare un alltro aspetto un po' fastidioso dei drlington integrati: il secondo BJT, infatti, quando il primo si spegne si trova con base flottante e si spegne in un tempo abbastanza aleatorio. Per renderlo più ripetibile, puoi aggiungere un'altra R 8anche questa da 100k o più) fra la base del secondo BJT e massa.
Infine tieni presente un'ultima cosa: i BJT sono generatori di corrente, che quando entrano in saturazione assumono comportamento resistivo. Ma non entrano in saturazione "immediatamente", quindi durante il transitorio hai un generatore di corrente in serie a un'induttanza, che non è mai bene. Pilotare una bobina con un BJT è sempre meno "pulito" che pilotarla con un MOS, che invece è sempre puramente resistivo.
Infine, per quanto riguarda l'isteresi, concordo assolutamente che il circuito sarebbe molto migliore con un'isteresi di qualche tipo. Non serve però un comparatore, puoi ottenere un'isteresi con un altro transistor che aiuti il darlington ad andare in conduzione. Collega un PNP con emettirore alla 12V, base al collettore del darlington tramite una 10k, e collettore alla base del darlington con una Rpar. Quando il darlington si accende, il PNP mette "in parallelo al tuo dito" RPar, così che anche se la R della pelle varia, comunque il relay resta eccitato. Calcolare il valore di Rpar non è semplicissimo ed è un bell'esercizio che lascio a te :) tieni presente che:
1- la corrente di mantenimento del relay è piùù bassa della corrente di scatto
2- se la Rpar è troppo bassa, anche togliendo il dito il relay non si diseccita
3- se la Rpar è troppo alta, praticamente non serve a nulla.
quindi...Rpar deve essere alta a sufficienza da non fornire, da sola (senza dito), alla base del darlington una corrente sufficiente a mantenere il relay eccitato (quindi, Ib < "corrente mantenimento relay"/hfe). Deve essere bassa abbastanza da aiutare il "dito" a tenere il relay acceso.
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