Ovvero: Voi come affrontate questi problemi, da quello che risulta la sensibilità c'è... non progettate stile "cinese"
MarcoD ha scritto:Se il costruttore lo consiglia, perché non metterlo per superare i requisiti di disturbi condotti emessi sulla rete di alimentazione 230 Vac ?
Tutti gli alimentatori switching lo hanno.
Non hai precisato quale elettronica viene alimentata e se è connessa a sensori (analogici?) o apparati esterni e come sono alimentati che potrebbero venire disturbati.
Io ce lo ho messo, come indicazioni del costruttore
Però più che affidarmi alle sue indicazioni non posso fare
A valle ci sarà solo elettronica "digitale" : ESP32, Relè,2 DS18B20 e un ingresso in onda quadra (Flussimetro) .
Avevo valutato delle sonde di temperatura NTC, ma poi andavo ad impelagarmi con alimentazione, curva non lineare dell'ADC ed eventuali filtri.
L'utilizzo è mettersi in parallelo al contatto del termostato per smartizzare l'accensione della caldaia tramite sensori di temperatura, valvole termostatiche (smart) e home assistant.
Inoltre con due sensori di temperatura e un flussimetro
Mi sarebbe piaciuto approssimare anche il consumo di metano ma non trovo uno strumento di misura a prezzi accessibili
Con i due parametri potevo approssimare l'efficenza della caldaia
Per quanto rigurda l'installazione la parte idraulica verrà eseguita da profesionista, che deve già uscire per installare defangatore.
Etemenanki ha scritto:Certo, lui di per se' funzionava e dava i 19V (piu o meno), era tutto il resto che si trovava intorno a non funzionare piu bene per colpa sua
il condensatore posso usare un 100nF di questa serie: Link
è quello già presente tra fase e neutro, se posso usare lo stesso meglio che limito la BOM
Lascio una foto dello stato attuale (ci sono ancora da fare le modifiche consigliate da Etemenanki) :
Sia le distanze (230V- 3.3V) che la fresatura sono volutamente maggiorate rispetto alla normativa (IEC 60335)