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Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 9:08
da GabryZ
setteali ha scritto:Prova a riproporre la domanda su un solo argomento, tanto per cominciare, ad esempio come alimentare un motoino che hai. dicendo le caratteristiche che conosci e quello che ci vorresti realizzare. Indicando anche che tipo di strumenti hai .

Ha pienamente ragione. Vorrei realizzare un piccolo presepe ma fatto quasi interamente da me. I motorini servono a far muovere i personaggi (so che li vendono su internet già belli pronti, ma perché non provarci da soli?) e al posto delle luci vorrei mettere led nei punti giusti. Tutto ciò attaccato alla corrente e non a delle batterie, semplicemente per comodità.

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 9:11
da GabryZ
ThEnGi ha scritto:Io inizierei da legge di OHM, Thevenin,Norton e kirchhoff

Si studia, si fanno i calcoli e poi si prova sperimentalmente

Un circuito di questo tipo basta due batterie (es. 2/3 alcaline 1.5V con relativo porta batterie) le resitenze breadboard qualche cavetto e tester..... e da li si inizia.

Quando si ha dimestichezza con le resistenze si introducono i Diodi, poi i BJT poi i Mosfet e così via

O_/

Fantastico, tutte informazioni preziose e che mi servivano. Gentilissimo

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 10:35
da setteali
Bene, puoi cominciare a fare un piccolo schema elettrico con quello che hai intenzione di utilizzare, anche solo di un paio di led ed un motorino, ma comprensivo di alimentazione e vari servizi.
Usa Fidocadj così possiamo interagire con te.
Lo schema elettrico è più utile di quello che sembra, perché si può ragionare sul funzionamento ed ampliare con modifiche ancor prima di assemblare.
:ok:

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 12:14
da Etemenanki
Solo un consiglio "pratico" per quando avrai abbastanza competenza per assemblarti il presepio ... usa per i motorini quelli miniaturizzati e demoltiplicati, ed alimentali a meno della tensione di funzionamento standard (ad esempio, se prendessi motorini demoltiplicati a 6V, alimentarli a 2 o 3 V), questo perche' in genere per i personaggi di un presepe non devono sforzare, per cui alimentandoli a tensione ridotta sono anche molto piu silenziosi, cosa che in un presepe non e' secondaria in fondo, specie se in casa ;-)

Ma, per prima cosa, come gia detto da altri, studiare le basi e fare uno schema aiuta tantissimo.

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 13:09
da GabryZ
Etemenanki ha scritto:Solo un consiglio "pratico" per quando avrai abbastanza competenza per assemblarti il presepio ... usa per i motorini quelli miniaturizzati e demoltiplicati, ed alimentali a meno della tensione di funzionamento standard (ad esempio, se prendessi motorini demoltiplicati a 6V, alimentarli a 2 o 3 V), questo perche' in genere per i personaggi di un presepe non devono sforzare, per cui alimentandoli a tensione ridotta sono anche molto piu silenziosi, cosa che in un presepe non e' secondaria in fondo, specie se in casa.

Per questi motorini non è importante rispettare il tensione? Cioè non si bruciano così facendo?

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 16:52
da Etemenanki
Si brucerebbero se gli dessi piu tensione, non meno ... se ne dai di meno (ovviamente facendoli girare, non talmente poca che non girano), vanno piu lenti e danno meno forza.

La forza a te' non serve dovendo muovere solo dei personaggi da presepe (a meno che tu non abbia chissa' quanti meccanismi attaccati allo stesso motore), e cosi facendo e' pure piu silenzioso.

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 21 feb 2024, 18:52
da GabryZ
Etemenanki ha scritto:Si brucerebbero se gli dessi piu tensione, non meno ... se ne dai di meno (ovviamente facendoli girare, non talmente poca che non girano), vanno piu lenti e danno meno forza.

La forza a te' non serve dovendo muovere solo dei personaggi da presepe (a meno che tu non abbia chissa' quanti meccanismi attaccati allo stesso motore), e cosi facendo e' pure piu silenzioso.

Ottima soluzione, la terrò in mente grazie

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 18 ott 2024, 9:36
da Datman
Usa un alimentatore stabilizzato da laboratorio regolabile. Ormai se ne trovano a poche decine di Euro con le regolazioni della tensione di uscita e della limitazione di corrente.

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 19 ott 2024, 8:47
da Kagliostro
Peccato che tu sia ancora non molto esperto

avresti potuto riciclare un qualsiasi alimentatore dismesso da PC, a costo zero a resti avuto 5v e 12v DC con corrente più che esuberante per le tue realizzazioni e scegliendo quello giusto avresti anche i 3.3v

Comunque un piccolo alimentatore regolabile in effetti non costa poi molto

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Quando ero piccolo un vicino di mia nonna aveva la tua stessa passione e oltre ai motorini che riusciva a recuperare all'epoca (molta meno scelta rispetto ad oggi) ricordo che riutilizzava anche ingranaggi, catene e ruote da bicicletta per fat muovere lungo un percorso i personaggi

K

Re: come utilizzare la 220 V per accendere luci, motorini ec

MessaggioInviato: 19 ott 2024, 9:16
da lucaking
Qualche lustro fa anch' io mi dilettavo con i presepi meccanizzati, e credo sia partita da li la mia passione per l' elettrotecnica e poi l' elettronica.

All' epoca per cercare di dar fuoco a casa recuperavo dai vecchi forni di casa i motorini del giraarrosti che funzionano a tensione di rete fanno dai 2 ai 3 giri minuto e hanno forza a volontà.

Tuttavia come diceva Foto UtenteKagliostro oggi si trova molta piu roba e opterei per tensioni piu basse.

In effetti un vecchio alimentatore ATX così senza modifiche fornirebbe gia 3,3 Vdc, 5 Vdc e 12Vdc con correnti piu che sufficenti per gli scopi dell' OP.
Inoltre, secondo me, l' approccio col materiale di recupero porta a dover imparare di piu che la pappa pronta.
Ovviamente la strada è piu tortuosa, ma come dicono oltreoceano, "no pain, no gain".