Buonasera, devo realizzare un impianto fotovoltaico stand-alone in un piccolo rifugio di 80mq a 1000 metri s.l.m. , dove le temperature possono andare anche sotto zero...
Sul tetto c'è posto per 4 pannelli da 310W e vorrei installare 4 batterie FIAMM 12SMG130, le quali hanno garanzia se stanno a non meno di 10°C. Come viene risolto questo problema di solito nei rifugi ad alta quota ?
Devo smantellare il vecchio impianto e le vecchie batterie, che erano installate nella cameretta del gestore (proprio perché il posto è veramente limitato).
Non so se creare un casottino esterno per le batterie oppure lasciarle all'interno dell'edificio, anche per il problema esalazioni....
Cosa mi consigliate?
Grazie
Impianto stand alone rifugio in montagna
Moderatori: sebago,
mario_maggi
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Buongiorno
gjkfriend,
diciamo che oggi ci sono batterie molto più performanti di quelle che hai identificato tu, sia in termini di prestazioni a basse temperature, che in termini di vita attesa.
Il prezzo ormai, considerando la capacità utile della batteria (quelle da te identificate fanno riferimento ad una profondità di scarica del 60%), è forse anche minore di quelle al piombo e rispetto a queste possono lavorare meglio alle basse temperature.
Per applicazioni stazionarie, dai un'occhiata alle batterie litio-ferro-fosfato (LiFePO4), che hanno anche una buona sicurezza dal punto di vista dell'incendio.

diciamo che oggi ci sono batterie molto più performanti di quelle che hai identificato tu, sia in termini di prestazioni a basse temperature, che in termini di vita attesa.
Il prezzo ormai, considerando la capacità utile della batteria (quelle da te identificate fanno riferimento ad una profondità di scarica del 60%), è forse anche minore di quelle al piombo e rispetto a queste possono lavorare meglio alle basse temperature.
Per applicazioni stazionarie, dai un'occhiata alle batterie litio-ferro-fosfato (LiFePO4), che hanno anche una buona sicurezza dal punto di vista dell'incendio.
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In alcuni rifugi dalle mie parti in alta quota, aperti da giugno a ottobre, le batterie credo che se le portino a valle prima dell'arrivo dell'inverno.
Tienici aggiornati, mi interessa l'argomento!
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gjkfriend ha scritto:Il problema è che volevano utilizzarlo anche in inverno...
In alternativa, se vuoi pensare a qualcosa di veramente rugged, potresti utilizzare una singola batteria "calda" ai sali fusi, che non ha problemi ad operare nel range di temperature del rifugio alpino (- 20°C / +60 °C continuativi, -40°C / +75°C di picco).
La soluzione da 120 Ah/ 48 V sembra identica in termini di capacità e tensione nominale rispetto a quanto da te previsto con il piombo acido. Visto però che non hai problemi scaricarle in profondità, a differenza del piombo, per ottenere un'energia nominale corrispondente a quella che avresti con le 4 batterie al piombo da 12 V / 130 Ah, da te previste ti basterebbe grosso modo una singola batteria da 80 Ah / 48V.
https://www.fzsonick.com/applications/telecom
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gjkfriend ha scritto:cut... Cosa mi consigliate?
Se vuoi qualcosa di serio e affidabile io prenderei un Inverter-caricabatteria Victron-Energy e relativi accessori + batterie LiFePO4 della stessa marca (o quelle che preferisci) + generatore di corrente portatile (tipo questi) .
Questi inverter sono già predisposti per gestire in ingresso un generatore ausiliario, così sei coperto anche nei giorni più difficili...
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blueice80 ha scritto:gjkfriend ha scritto:batterie LiFePO4 della stessa marca (o quelle che preferisci)
le batterie LiFePO4 hanno delle performances a bassa temperatura nettamente migliori rispetto alle batterie al piombo. Però sotto i -5°C / -10°C iniziano ad avere dei problemi soprattutto in ricarica.
Tutto dipende dalla temperatura di dimensionamento che serve all'OP: personalmente non saprei dire qual è la temperatura interna di un rifugio alpino disabitato in inverno.
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fpalone ha scritto:personalmente non saprei dire qual è la temperatura interna di un rifugio alpino disabitato in inverno.
Per mia esperienza anche -15°C.
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PietroBaima
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Nel 2020 sicuramente eviterei il piombo.
Riguardo le batterie al sale, mi sembra inredibile vengano ancora usate. Credo vadano mantenute a temperatura interna molto elevata, e questo si traduce in una efficienza bassissima.
Io metterei senza dubbio LiFeYPO4, e prevederei un contenitore per batterie isolato termicamente e termostatato in modo che non scenda mai sotto gli 0°C (o anche qualcosa in più se l'energia abbonda).
Interno al rifugio, in modo che le inevitabili dispersioni vadano a scaldare lo stesso
I pannelli producono sempre, probabilmente un po' di energia in eccesso per scaldare le celle la si ottiene gratis
Riguardo le batterie al sale, mi sembra inredibile vengano ancora usate. Credo vadano mantenute a temperatura interna molto elevata, e questo si traduce in una efficienza bassissima.
Io metterei senza dubbio LiFeYPO4, e prevederei un contenitore per batterie isolato termicamente e termostatato in modo che non scenda mai sotto gli 0°C (o anche qualcosa in più se l'energia abbonda).
Interno al rifugio, in modo che le inevitabili dispersioni vadano a scaldare lo stesso
I pannelli producono sempre, probabilmente un po' di energia in eccesso per scaldare le celle la si ottiene gratis
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