Fotovoltaico: eticamente corretto?

Continuo a sentir parlare di Fotovoltaico conveniente e giusto come sistema per produrre energia pulita.
(Ho visto un bel dibattito anche nel Topic "Fotovoltaico Conviene?).
Scusate il mio nuotare controcorrente, ma personalmente lo trovo un sistema "eticamente" scorretto di produrre energia.
A parte i commerciali furboni che fortunatamente qualche amico qui del forum ha smascherato (impianti che si ammortizzano in pochi anni !!), c'e' un discorso molto piu' profondo.
Vediamo in breve perche' io di solito non mi sento di consigliarlo :
1. Gli impianti da fonti rinnovabili vengono pagati da tutti gli utenti elettrici (e non dallo stato) : si chiama componente A3.
Anche dai pensionati con 500 Euro al mese.
http://www.autorita.energia.it/elettric ... c_07_2.htm
L'importo viene versato al GSE dai distributori elettrici (ENEL, EDISON, ENI, ecc) che lo incassano con le bollette.
2. Il GSE versa ai produttori con impianti da fonti rinnovabili un "TOT" per kWh effettivamente prodotto ai morsetti del "generatore" (a meno di contratti speciali tipo scambio sul posto o la nuova tariffa onnicomprensiva).
3. Non tutti gli impianti hanno lo stesso costo di realizzazione per kW installato.
Ad esempio gli impianti Eolici sono molto meno costosi di quelli fotovoltaici : il rapporto puo' essere anche 1 a 10 !!!
Ergo :
Concordo che lo stato deve incentivare tutti gli impianti da fonti rinnovabili,
ma DOVREBBE PREMIARE quelli con maggiore efficenza e minor costo rispetto ai kW installati.
Che in Germania o altrove abbiano favorito il fotovoltaico piuttosto che altre fonti puo' essere una traccia di lavoro, ma in ogni caso si deve fare un ragionamento tecnico-economico corretto e non politico e vago.
Concludo
Non vedo un fondamento tecnico ed economico per insistere esageratamente sul Fotovoltaico.
Mi sa tanto che le insistenze politiche su questo sistema sono motivate dalla banale assenza di "impatto ambientale".
Qualunque altra fonte energetica richiede autorizzazioni, studi, disegni, calcoli, pareri, commissioni, ecc
In parole povere richiede sforzi celebrali.
Ma forse i nostri pubblici amministratori non li vogliono..... o non sono in grado di farli.
(Ho visto un bel dibattito anche nel Topic "Fotovoltaico Conviene?).
Scusate il mio nuotare controcorrente, ma personalmente lo trovo un sistema "eticamente" scorretto di produrre energia.
A parte i commerciali furboni che fortunatamente qualche amico qui del forum ha smascherato (impianti che si ammortizzano in pochi anni !!), c'e' un discorso molto piu' profondo.
Vediamo in breve perche' io di solito non mi sento di consigliarlo :
1. Gli impianti da fonti rinnovabili vengono pagati da tutti gli utenti elettrici (e non dallo stato) : si chiama componente A3.
Anche dai pensionati con 500 Euro al mese.
http://www.autorita.energia.it/elettric ... c_07_2.htm
L'importo viene versato al GSE dai distributori elettrici (ENEL, EDISON, ENI, ecc) che lo incassano con le bollette.
2. Il GSE versa ai produttori con impianti da fonti rinnovabili un "TOT" per kWh effettivamente prodotto ai morsetti del "generatore" (a meno di contratti speciali tipo scambio sul posto o la nuova tariffa onnicomprensiva).
3. Non tutti gli impianti hanno lo stesso costo di realizzazione per kW installato.
Ad esempio gli impianti Eolici sono molto meno costosi di quelli fotovoltaici : il rapporto puo' essere anche 1 a 10 !!!
Ergo :
Concordo che lo stato deve incentivare tutti gli impianti da fonti rinnovabili,
ma DOVREBBE PREMIARE quelli con maggiore efficenza e minor costo rispetto ai kW installati.
Che in Germania o altrove abbiano favorito il fotovoltaico piuttosto che altre fonti puo' essere una traccia di lavoro, ma in ogni caso si deve fare un ragionamento tecnico-economico corretto e non politico e vago.
Concludo
Non vedo un fondamento tecnico ed economico per insistere esageratamente sul Fotovoltaico.
Mi sa tanto che le insistenze politiche su questo sistema sono motivate dalla banale assenza di "impatto ambientale".
Qualunque altra fonte energetica richiede autorizzazioni, studi, disegni, calcoli, pareri, commissioni, ecc
In parole povere richiede sforzi celebrali.
Ma forse i nostri pubblici amministratori non li vogliono..... o non sono in grado di farli.