inverter, porte EPS e grid e carichi preferenziali
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mario_maggi
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Ci riprovo: "2CO" (Change-Over ?) nella tabella delle caratteristiche significa che per entrambi i poli è escluso, in qualsiasi circostanza operativa, il contatto tra il morsetto "I" e il morsetto "II" ?
Inoltre, non capisco il motivo per cui lo stesso (tipo di) componente viene chiamato anche "Man-Off-Auto" oltre che "I-O-II": ne esiste uno ?
Inoltre, non capisco il motivo per cui lo stesso (tipo di) componente viene chiamato anche "Man-Off-Auto" oltre che "I-O-II": ne esiste uno ?
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Viene così chiamato per le etichette disponibili sul comando, in relazione all'uso che vuoi farne: se lo usi per scambiare fra funzionamento automatico spento o manuale.... ora sai cosa prendere; se lo usi per commutare fra 2 utilizzatori (es. pompa I o pompa II)... anche sai cosa prendere.
Il problema che vedo è che manca la categoria di utilizzazione e l'indicazione della "manovrabilità", cioè è un interruttore, ma non di manovra (guarda ad es. la differenza anche nella rappresentazione dei contatti, fra gli E214 e gli E211, interruttori, dove invece ABB nella scheda tecnica fornisce la categoria di utilizzazione) quindi non puoi utilizzarlo sotto carico.
E non vedo nemmeno l'attitudine al sezionamento.
Per me non va bene per quel che vorresti fare.
Il problema che vedo è che manca la categoria di utilizzazione e l'indicazione della "manovrabilità", cioè è un interruttore, ma non di manovra (guarda ad es. la differenza anche nella rappresentazione dei contatti, fra gli E214 e gli E211, interruttori, dove invece ABB nella scheda tecnica fornisce la categoria di utilizzazione) quindi non puoi utilizzarlo sotto carico.
E non vedo nemmeno l'attitudine al sezionamento.
Per me non va bene per quel che vorresti fare.
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GioArca67 ha scritto:Il problema che vedo è che manca la categoria di utilizzazione e l'indicazione della "manovrabilità", cioè è un interruttore, ma non di manovra (guarda ad es. la differenza anche nella rappresentazione dei contatti, fra gli E214 e gli E211, interruttori, dove invece ABB nella scheda tecnica fornisce la categoria di utilizzazione) quindi non puoi utilizzarlo sotto carico.
E non vedo nemmeno l'attitudine al sezionamento.
Per me non va bene per quel che vorresti fare.
Grazie per la risposta.
Il sezionamento non penso che sia un problema insormontabile, perché tale commutatore sarebbe seguito all'interno dello stesso quadro dalle protezioni per la linea in uscita, quelle sì adatte al sezionamento. E seguirebbe le protezioni delle due linee entranti, anche quelle adatte al sezionamento.
E forse la stessa osservazione potrebbe "aggirare" anche la tua riserva sulla "manovrabilità", perché sarebbe possibile azionare quell'interruttore non sotto carico: a me non servirebbe azionarlo sotto carico (ricordo che per me il commutatore in quella posizione è un'alternativa "comoda" al ricablaggio), ma non sarei in grado di impedire l'azionamento sotto carico; comunque quello non sarebbe un comando da (dover) manovrare in emergenza.
P.S. Non è che la mancanza delle caratteristiche che hai evidenziato deriva ineluttabilmente dalla "geometria" del comando manuale e in particolare dal fatto che la posizione 0/OFF della levetta, quella che "sezionerebbe" e che avrebbe una valenza in termini di manovra d'emergenza, è al centro e quindi non a fine corsa verso il basso ? Se fosse così, probabilmente non vale la pena cercare in altri cataloghi, se le vie d'uscita che ho ipotizzato sopra non funzionassero.
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Ripropongo l'ultima domanda, forse più chiaramente: quei commutatori manuali I-O-II possono essere usati per commutare un insieme di carichi tra le due porte (grid e back-up) dell'inverter, all'interno del centralino di casa quando lo stesso centralino incorpora anche un magnetotermico (e sezionatore) a monte di ognuno degli ingressi e un magnetotermico (e sezionatore) subito a valle dell'unica uscita ?
E aggiungo una domanda nello specifico, ma relativa ad un aspetto più generale che non ha trovato risposta nella discussione dedicata: se il centralino (domestico) e l'inverter in questione sono in generale trifase, i commutatori sono tre (uno per fase), i due magnetotermici a monte sono trifase, i tre magnetotermici (+differenziale) a valle sono monofase, si pone il problema della tensione d'isolamento che dovrebbe essere di 400V e invece per gli oggetti in questione non è specificata e quindi bisogna assumere i 230V della tensione nominale ?
E aggiungo una domanda nello specifico, ma relativa ad un aspetto più generale che non ha trovato risposta nella discussione dedicata: se il centralino (domestico) e l'inverter in questione sono in generale trifase, i commutatori sono tre (uno per fase), i due magnetotermici a monte sono trifase, i tre magnetotermici (+differenziale) a valle sono monofase, si pone il problema della tensione d'isolamento che dovrebbe essere di 400V e invece per gli oggetti in questione non è specificata e quindi bisogna assumere i 230V della tensione nominale ?
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sisu70 ha scritto:non sarei in grado di impedire l'azionamento sotto carico
Invece sì, perché per tali interruttori è prevista la possibilità di installare un piccolo accessorio che blocca la levetta in una delle tre possibili posizioni (penso che la blocchi quanto basta per impedire un intervento in buona fede di un utilizzatore non addestrato) !
Mi sembra che questo risolva tutti i dubbi sulla manovrabilità e sull'attitudine al sezionamento (nella connessione illustrata al messaggio precedente), no ?
Mi rimane aperto solo il dubbio sulla tensione di isolamento ...
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sisu70 ha scritto:Io parto dall'assunzione che dentro all'inverter "che dico io" (cioè tutti quelli che vedo in commercio oggi per le potenze fino a 10 kW) ci sia anche la funzionalità di interblocco, oltre che l'SPI e il DDI; non penso che tale funzionalità sia realizzata come lo schema a cui facciamo riferimento (che continuo a far fatica ad interpretare e che comunque è per definizione solo "indicativo"), ma penso che tale realizzazione sia conforme al requisito del "doppio interblocco elettrico" e che quindi l'inverter in se' abbia tutto quello che serve per realizzare una linea di back-up "vera" (alimentata anche a rete attiva) e pienamente conforme alle norme, senza bisogno di aggiungere altro fuori.
Nel frattempo mi sono tolto il piccolissimo dubbio che mi aveva fatto parlare di "assunzione" qui sopra: l'inverter che è appena stato allacciato alla rete a casa mia, oggi finalmente anche in immissione, è fatto e funziona come descritto qui sopra e in particolare l'uscita "back-up" è alimentata anche a rete attiva.
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Questo sarebbe per qualche aspetto più indicato ?
Sarebbe più scomodo rispetto al precedente perché ha il comune in alto e ... romperebbe l'uniformità, diciamo cromatica, col resto del centralino. Inoltre occupa due moduli invece che uno solo, però per questo leggo dichiarata una tensione nominale d'isolamento di 440V, che risolve il mio dubbio residuo (relativo al centralino trifase). Anche per questo è possibile bloccare la levetta in una delle posizioni.
Sarebbe più scomodo rispetto al precedente perché ha il comune in alto e ... romperebbe l'uniformità, diciamo cromatica, col resto del centralino. Inoltre occupa due moduli invece che uno solo, però per questo leggo dichiarata una tensione nominale d'isolamento di 440V, che risolve il mio dubbio residuo (relativo al centralino trifase). Anche per questo è possibile bloccare la levetta in una delle posizioni.
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Rispetto ai due contattori accoppiati che normalmente si trovano, mi piace di più perché non vi dovrebbe essere la possibilità che entrambi rimangano chiusi: come contatti incollati ad es.
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Ma da cosa si deduce tale migliore caratteristica rispetto a quell'altro ?
Provando ad elencare le differenza tra gli schemi io vedo solo:
- l'indicazione, penso, di fermo in posizione intermedia (che questo secondo non ha, ma a me non serve)
- i pallini (pieni), che il primo non ha, ma di cui non sono sicuro di interpretare bene il vero significato (= di manovra ?)
Provando ad elencare le differenza tra gli schemi io vedo solo:
- l'indicazione, penso, di fermo in posizione intermedia (che questo secondo non ha, ma a me non serve)
- i pallini (pieni), che il primo non ha, ma di cui non sono sicuro di interpretare bene il vero significato (= di manovra ?)
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