stefanopc ha scritto:Forse bisognerebbe fare una precisazione.
Le centrali alimentate a olio pesante e a carbone sono state sostituite più o meno recentemente con centrali alimentate a metano.
Esattamente
stefanopc. Non sono state sostituite né con le rinnovabili né con il nucleare.
Rimanendo in pieno topic, ciò è una dimostrazione che non esiste oggi in Italia una dicotomia tra nucleari e rinnovabili, quanto tra fonti fossili e fonti non fossili.
Non c'è stata e, con la traiettoria attuale non ci sarà, nessuna decarbonizzazione, a meno di non fare come gran parte degli ignoranti giornalisti italiani e confondere la CO2 con il carbone fossile.
Con un parco di generazione basato su cicli combinati, l'idroelettrico "storico" (settore pressoché saturo) e rinnovabili ferme, rimaniamo inchiodati attorno a valori marginali del coefficiente di produzione di CO2 tra i 375 e i 400 g/kWh.
Assistiamo oggi al proseguimento della medesima strategia politica, con però il passaggio da gas naturale compresso a gas naturale liquefatto, con un sostanziale cambio di direzione dei flussi di cassa dettato da scelte di politica sovranazionale.
PS
Relativamente all'inquinamento delle centrali a carbone o a olio, è ingiusto mettere sullo stesso piano "vecchie" centrali subcritiche che magari hanno ancora il carbonile all'aperto e senza filtri a manica con moderne centrali ipercritiche e dotate di sistemi di abbattimento degli inquinanti allo stato dell'arte (come Torrevaldaliga). Tanto per fare un esempio, le emissioni di NOx di Torrevaldaliga sono attorno ai 250 g/kWh, quindi le stesse di una caldaia domestica a metano "vecchia", ma comunque in classe 1.