


Se interpreto bene il loro punto di vista le cose dovrebbero andare così:
Immaginiamo che, quando viene acceso il generatore di cc che alimenta lo statore, la spira con resistenza bassissima ma non nulla sia ferma in posizione orizzontale.
Se la spira non ci fosse o se fosse aperta, l'induzione nel traferro si porterebbe subito ad 1Wb/mq.
Con la spira cortocircuitata e ferma in posizione orizzontale invece inizia a scorrere una corrente nella spira del valore necessario a generare una induzione di 1Wb/mq antagonista a quella prodotta dallo statore.
Nel traferro dunque inizialmente il valore dell'induzione è zero.
Questa condizione, se la spira fosse superconduttrice, permarrebbe nel tempo, siccome invece non lo è, si ha una progressiva dissipazione di calore e quindi un progressivo abbassamento dell'energia associata al campo magnetico della spira, quindi anche della corrente circolante in essa e del campo di reazione fino a valori trascurabili in un certo tempo.
Se mettessimo in moto la spira solo successivamente all'estinzione del campo di reazione, cioè quando nel traferro fosse rimasto il solo campo statorico di 1Wb/mq, allora la spira durante il moto tenderebbe ad ostacolarne la variazione.
Siccome, man mano che la spira dalla posizione orizzontale avanza verso quella verticale, il campo che la attraversa si riduce, inizia a scorrere una corrente necessaria a rimpiazzare la sua riduzione, fin quando, raggiunta la posizione verticale dove il campo statorico che la attraversa si è ridotto a zero, la corrente nella spira rimpiazza tutto il campo originale producendone però uno di reazione orientato orizzontalmente cioè ortogonalmente al piano della spira.
In pratica, siccome la spira si oppone alle variazioni del campo che la attraversa e lo fa mentre cambia orientamento, vuol dire che durante il movimento la spira si adopera per mantenerlo inalterato sia nell'intensità che nell'orientamento rispetto al suo piano, per questo il campo di reazione ruota insieme alla spira.
Se la spira fosse fatta di superconduttore, il risultato sarebbe lo stesso a qualsiasi velocità, invece, se la spira dissipa energia, a basse velocità le cose andrebbero diversamente perché strada facendo perderebbe energia e la corrente si ridurrebbe durante il percorso.
Trascuriamo quest'ultima cosa e immaginiamo quindi che la velocità di rotazione sia alta, la questione è sempre la stessa: quanto vale la corrente quando la spira transita per la posizione verticale?
Abbiamo capito che in quella posizione la corrente nella spira è quella che serve a produrre un'induzione di 1Wb/mq e credo che il valore dipenda dal circuito magnetico che la spira vede quando attraversa la posizione verticale.
Nel nostro caso, quando la spira è in posizione verticale, non vede un nucleo ferromagnetico esterno al cilindro verde quindi il campo di reazione orientato orizzontalmente da 1Wb/mq si propagherebbe in aria per la maggior parte del percorso: deduco che la corrente necessaria a produrlo dovrà essere molto alta, ma non infinita.
Se invece vi fosse stato un secondo nucleo orizzontalmente orientato dove si sarebbero potute chiudere le linee di forza del campo di reazione allora il valore della corrente nella spira sarebbe stato basso.

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