Relazione scatto differenziale e intervento fusibili

Ciao a tutti.
Intanto, mi scuso per il titolo molto "generico" del post ma non sapevo cosa scrivere...
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Ecco fatto, titolo modificato(nota mod.)
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Chiedo ai "teorici" una spiegazione di quanto segue.
Presso il laboratorio in cui lavoro, giorni fa, vi è stata una improvvisa interruzione dell'elettricità (è risultato scattato il differenziale di cabina ma non è stata ancora chiarita la causa).
In quel momento vi erano attive delle resistenze scaldanti (trifase) per circa 1500kW impegnati.
Dopo il ripristino dell'alimentazione sono risultati saltati i fusibili (tipo aR) di un banco di quelle resistenze (da circa 200kW). Le resistenze sono pilotate da gruppi statici (SCR); sono bruciati i fusibili a monte di tali gruppi.
Non è intervenuto alcun magnetotermico.
Dopo l'accaduto le resistenze sono risultate sane; non è stata però verificata la resistenza di isolamento con idoneo strumento (abbiamo fatto delle misure con un normale multimetro, ottenendo valore "infinito").
Secondo voi cosa si può ipotizzare?
Mi spiego meglio. Il differenziale è scattato perché sono saltati i fusibili (cosa improbabile direi) oppure lo scatto del differenziale ha causato il bruciamento dei fusibili? Cioè, è possibile che lo scatto del differenziale, quindi l'interruzione dell'alimentazione, abbia causato un picco di corrente tale da far bruciare quei fusibili? In quest'ultimo caso, perché la caduta improvvisa dell'alimentazione di un carico resistivo può far bruciare dei fusibili da 250A?
Se il carico fosse stato induttivo avrei pensato a delle sovratensioni dovute agli avvolgimenti. Ma il carico in questo caso è puramente resistivo.
Intanto, mi scuso per il titolo molto "generico" del post ma non sapevo cosa scrivere...
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Ecco fatto, titolo modificato(nota mod.)
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Chiedo ai "teorici" una spiegazione di quanto segue.
Presso il laboratorio in cui lavoro, giorni fa, vi è stata una improvvisa interruzione dell'elettricità (è risultato scattato il differenziale di cabina ma non è stata ancora chiarita la causa).
In quel momento vi erano attive delle resistenze scaldanti (trifase) per circa 1500kW impegnati.
Dopo il ripristino dell'alimentazione sono risultati saltati i fusibili (tipo aR) di un banco di quelle resistenze (da circa 200kW). Le resistenze sono pilotate da gruppi statici (SCR); sono bruciati i fusibili a monte di tali gruppi.
Non è intervenuto alcun magnetotermico.
Dopo l'accaduto le resistenze sono risultate sane; non è stata però verificata la resistenza di isolamento con idoneo strumento (abbiamo fatto delle misure con un normale multimetro, ottenendo valore "infinito").
Secondo voi cosa si può ipotizzare?
Mi spiego meglio. Il differenziale è scattato perché sono saltati i fusibili (cosa improbabile direi) oppure lo scatto del differenziale ha causato il bruciamento dei fusibili? Cioè, è possibile che lo scatto del differenziale, quindi l'interruzione dell'alimentazione, abbia causato un picco di corrente tale da far bruciare quei fusibili? In quest'ultimo caso, perché la caduta improvvisa dell'alimentazione di un carico resistivo può far bruciare dei fusibili da 250A?
Se il carico fosse stato induttivo avrei pensato a delle sovratensioni dovute agli avvolgimenti. Ma il carico in questo caso è puramente resistivo.