La potenza reattiva ha la sua genesi nella natura intrinseca del componente in esame.
Per poter svolgere il proprio lavoro il componente ha bisogno di assorbire potenza reattiva.
Un motore ha una natura intrinsecamente induttiva. Ha bisogno di assorbire potenza reattiva induttiva per poter funzionare. Come potrebbe, altrimenti, creare il campo magnetico rotante?
Una linea per poter trasmettere energia ha bisogno di assorbire essa stessa potenza reattiva, prevalentemente induttiva o capacitiva in base al tipo di linea stessa. Senza quella potenza reattiva non potremmo trasportare potenza attiva.
Lo stesso dicasi per un trasformatore e per tutti i componenti di natura reattiva.
Come per qualsiasi altro fenomeno e grandezza fisica ci sono casi in cui questa potenza reattiva da' fastidio e allora si cerca di ridurla, ma credo che sia una precisazione inutile.
Come e' inutile precisare che esistono casi opposti in cui si cerca di aumentarla il piu' possibile.
Perché si dice che la potenza reattiva e' inutile? Dannosa? E' uno spreco di energia?
Perche' si dimentica la teoria campistica che sorregge quella elettrotecnica, perche' spesso si semplifica troppo e perche' si corre dietro ai passaparola.
La potenza reattiva trova il suo significato fisico nelle equazioni di Maxwell e, in particolare, nella relazione di Poynting e delle relative componenti. Quando esiste uno squilibrio fra l'energia accumulata nel campo magnetico e l'energia accumulata nel campo elettrico assistiamo alla genesi dei termini reattivi.
L'induttore ideale e il condensatore ideale rappresentano, in
elettrotecnica e tra le altre cose, i casi estremi di questo squilibrio.
Ed proprio per questo motivo che possiamo pensare al cosiddetto rifasamento. Nel bilancio complessivo delle potenze reattive i singoli termini reattivi si compenseranno, ma continueranno ad esistere individualmente. Non si annullano. Se i singoli termini si annullassero allora i relativi bipoli non potrebbero piu' svolgere il compito loro assegnato. E qui torniamo al discorso fatto all'inizio di questo post, ossia all'utilità della potenza reattiva.
Per dare un senso di completezza al discorso sul rifasamento dovremmo introdurre i concetti dinamici che caratterizzano l'induttore e il condensatore, ma lasciamo perdere. Diciamo solo che il tutto si sintetizza nel post
[5] di
g.schgor.
L'argomento e' complicato e ci sono elettrotecnici che ancora oggi cercano di dare una definizione quanto piu' possibile generale al concetto di potenza reattiva, soprattutto dal punto di vista elettrotecnico. Non e' facile.
E con questo post spero di aver chiarito un concetto elettrotecnico spesso frainteso.
