Circuito con transitorio
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Ma analiticamente come faccio a decidere se ho o meno un regime oscilaltorio nel transitorio?Se in qualche modo posso assimilare il circuito ad un rcl parallelo allora ho dei parametri che mi permettono di dire ciò....altrimenti come si fa?
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Roswell1947
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Ok..ma in questo caso io non ho un circuito RLC paralello classico....come faccio a ricavarmi alfa ed omega??dovrei scrivere l'equazione differenziale di secondo ordine relativa alla corrente nell'induttore???
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Roswell1947
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Beh, per determinare i due autovalori, o ti ricavi le due equazioni differenziali del primo ordine nelle due variabili di stato e da queste, usando la matrice A dei coefficienti, li ottieni da
oppure, semplicemente, ti basta tagliare la rete passiva in due parti e ottenerli uguagliando a zero la somma delle due impedenze viste nelle due direzioni dal taglio

![\text{det}[ A-\lambda I ] =0 \text{det}[ A-\lambda I ] =0](/forum/latexrender/pictures/94cb03c13c8076179666f536ab615067.png)
oppure, semplicemente, ti basta tagliare la rete passiva in due parti e ottenerli uguagliando a zero la somma delle due impedenze viste nelle due direzioni dal taglio


"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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Lo so risolvere solo in modo approssimato:
trascuro la R 1kohm in parallelo all'induttore.
Calcolo la pulsazione di risonanza del RLC serie:
mi viene 303 rad/s.
Calcolo il Q del circuito Q = (W0 x L )/R , mi viene 0,3.
Posso dire che lo smorzamento è maggiore di quello critico, il transitorio non è oscillante.
A maggior ragione se si considera la R 1kohm in parallelo all'induttore il transitorio sarà ulteriormente smorzato.
Ho fatto i calcoli al volo, spero siano corretti.
trascuro la R 1kohm in parallelo all'induttore.
Calcolo la pulsazione di risonanza del RLC serie:
mi viene 303 rad/s.
Calcolo il Q del circuito Q = (W0 x L )/R , mi viene 0,3.
Posso dire che lo smorzamento è maggiore di quello critico, il transitorio non è oscillante.
A maggior ragione se si considera la R 1kohm in parallelo all'induttore il transitorio sarà ulteriormente smorzato.
Ho fatto i calcoli al volo, spero siano corretti.
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RenzoDF ha scritto:Beh, per determinare i due autovalori, o ti ricavi le due equazioni differenziali del primo ordine nelle due variabili di stato e da queste, usando la matrice A dei coefficienti, li ottieni da![]()
oppure, semplicemente, ti basta tagliare la rete passiva in due parti e ottenerli uguagliando a zero la somma delle due impedenze viste nelle due direzioni dal taglio![]()
Ma dove trovo un testo in cui vengono spiegate queste cose e dove ci sono esempi svolti?Esiste qualcosa dove studiare tutto ciò?questo discorso del taglare la rete non lo avevo mai visto....su qualòe testo posso trovare illuminazioni su tali argomenti?
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Roswell1947
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Nel nostro caso come si ricavano le equazioni di stato del circuito?
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Roswell1947
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Roswell1947 ha scritto:... Ma dove trovo un testo in cui vengono spiegate queste cose e dove ci sono esempi svolti? ...
Non mi viene in mente nessun testo nel quale venga usato quel metodo, anche se confesso che da diversi decenni ho perso contatto con le novità editoriali del settore, ma puoi comunque esercitarti su quel metodo semplicemente risolvendo problemi già risolti con altre metodologie.
Roswell1947 ha scritto:Nel nostro caso come si ricavano le equazioni di stato del circuito?
Beh, visto che devi solo ricavarti la tensione ai morsetti dell'induttore e la corrente attraverso il condensatore in funzione delle sole due variabili di stato, puoi per esempio usare il metodo del "circuito resistivo associato".
"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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Visto che una rete passiva presenta gli stessi poli qualsiasi si consideri l'ingresso e l'uscita, e che possiamo considerarla come connessione di due sue sottoreti, deriva dal fatto che, considerando l'impedenza vista da una delle due connessioni oppure l'ammettenza vista dai due punti di connessioni, avrai che i poli corrisponderanno ai valori di s che annullano l'impedenza o l'ammettenza equivalenti.
BTW Ricorda che il "taglio" può essere qualsiasi.
BTW Ricorda che il "taglio" può essere qualsiasi.
"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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