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L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

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[21] Re: L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

Messaggioda Foto UtenteMax2433BO » 5 ott 2024, 9:23

stefanopc ha scritto:(...) o come sostiene qualcuno di idraulica.


Beh, con tutti quei "tubi quadri" flangiati, come dargli torto. ;-) :mrgreen:
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]

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[22] Re: L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

Messaggioda Foto Utentestefanopc » 5 ott 2024, 10:59

Rimangono da spendere due parole sul telaio di scambio e sulle componenti accessorie del collegamento.

-Il gruppo scambio Banda Base (payload) Tx e Rx.
9520249047.jpg

Anche in questo caso vige la regola Tx in alto ed Rx in basso.
Quindi il primo complesso (scatolotto) in alto gestisce la trasmissione.
Per motivi di massima affidabilità é stata impiegata una forchetta induttiva passiva 75ohm 1:2 che adatta un unico segnale BB in ingresso e lo manda in uscita alla parte Tx dei due PR.
Quindi in trasmissione i due PR trasmettono sempre la stessa BB payload verso il terminale radio remoto.
Il resto riguarda la Rx.
Al di sotto i due complessi identici con due LED (rosso e giallo) sono degli analizzatori di trama.
Il loro compito è verificare se nel segnale ricevuto (la payload che arriva in ricezione dal demodulatore P1 e P2) la parola di allineamento a 34Mbit e presente ed è corretta.
Questa parola non è altro che una sequenza di 12 bit 111101000xx che si ripete ogni 125us.
Quindi quello sopra analizza la trama del P1 Rx e quello sotto analizza la trama del P2 per consentire allo scambio di operare correttamente.
Saltiamo al complesso scambio che si riconosce per i cavallotti (transiti di sezionamento) metallici e i tre led sopra al selettore scambio.
Dai due transiti superiori arriva il segnale BB (Payload) dal P1 Rx e dal P2 Rx.
Dal transito inferiore esce il segnale (sezionamento ultimo punto) che va agli apparati di multiplazione locali.
La logica di scambio è semplice e relativamente intuitiva.
Se non ci sono allarmi lo scambio conserva la situazione preesistente.
Se sul fascio attivo si genera un allarme commuta sull'altro fascio.
Se entrambi sono in allarme sostituisce al segnale ricevuto un segnale generato localmente denominato AIS (Alarm Indication Signal) che è una sequenza continua di 1 logico.
Inutile mandare in uscita un segnale senza significato certo.
Col selettore si può forzare lo scambio o sul P1 o sul P2 o impostare il funzionamento automatico.
Appena sotto c'è il posto operatore con il Microtelefono per parlare col collega al terminale remoto durante i guasti e il tasto di invio chiamata.
Per trasferire questo canale si sfrutta una limitata modulazione analogica in frequenza dei VCO Tx .

-Alimentatori
952024123011.jpg

Le tre stecche sono equipaggiate ciascuna con due alimentatori DC/DC identici per garantire la ridondanza desiderata.

-Traliccio e antenna.
952024123023.jpg


Il collegamento tra branching e antenna è realizzato con due guide d'onda flessibili una porta la PV e una la PH.
L'antenna con riflettore parabolico da 3m ha sul retro le connessioni all'illuminatore specifico per la gamma di frequenza utilizzata.
Grazie principalmente al guadagno di antenna non è difficile effettuare collegamenti di diverse decine di km anche tra localita non in visibilità tramite riflettori passivi (specchi) nonostante la potenza impiegata sia inferiore a 30dBm .
Un collegamento di questo tipo può garantire un tempo di fuori servizio inferiore alle 3 ore/anno se manutenuto correttamente.
Ciao
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[23] Re: L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

Messaggioda Foto Utenteedgar » 6 ott 2024, 11:12

Max2433BO ha scritto:
stefanopc ha scritto:(...) o come sostiene qualcuno di idraulica.

Beh, con tutti quei "tubi quadri" flangiati, come dargli torto. ;-) :mrgreen:

A volte pure completi di o-ring: idraulica applicata :mrgreen:
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[24] Re: L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

Messaggioda Foto Utentestefanopc » 23 ott 2024, 10:31

L'inizio della fine...
La gloria purtroppo non dura per sempre.
Ad un certo punto a qualcuno (più di uno) baleno l'idea che bisognava risparmiare sugli ingombri, sui componenti, migliorare le caratteristiche e utilizzare nuove frequenze.
Le guide d'onda sono scomode e delicate e sono specifiche per una sola gamma di frequenza ecc.
Insomma per dirla breve la parte radio si decise che era "meglio" montata dietro alla antenna o a poca distanza (ODU).
La parte BB scambi e modulatore demodulatore ed eventualmente Micro controllore ecc. montata nel telaio in cle(IDU) .
Tra le due un cavo coax (non una guida d'onda) che trasporta la IF (non la RF) tra terminale esterno e terminale interno.
L'alimentazione della ODU (OutDor Unit) viaggia anche lei sul coassiale di collegamento.
Insomma con una sola pensata un sacco di vantaggi economici e tecnici.
Ma come si può immaginare nessuna azione é priva di risvolti negativi specialmente a livello operativo.
Prima di tutto l'antenna é spesso ad almeno 15 - 80 metri di altezza.
Quindi se prima per cambiare il VCO mi serviva solo la valigetta degli attrezzi ora mi serve una piattaforma a noleggio o un traliccio pedonabile.
Poi ovviamente non c'è solo la bella stagione.
C'è la pioggia e la neve e soprattutto i piccioni.
A 1300 o più metri di altitudine in gennaio non è difficile trovare problematico qualsiasi semplice operazione come smontare un ODU dal supporto staccare la guida e il connettore coax sotto uno strato di ghiaccio di un paio di cm.
In città invece abbiamo i piccioni che rivestono di guano ogni cosa.
Naturalmente nel "pacchetto "sono arrivati anche il Fw, le licenze a pagamento, la gestione da remoto e le password.
La parte Rf dei nuovi PR è in una piccola scatola stagna sigillata se si guasta togli la vecchia e metti la nuova.
I produttori sono ora diventati fornitori globali come Ericsson e Huawei principalmente anche la Siae Microelettronica fa fortunatamente la sua parte.


-Gli ODU (out door Unit) del vecchio Siae Rt27 ancora in servizio.
Si può notare la qualità e la quantità del guano cosparso ovunque. :mrgreen:
9232024101529.jpg


-La IDU corrispondente Siae RT27(in door Unit) ancora in standard 12cm anni 80 velocità 34Mb/s.
Lateralmente è stato montato in aggiunta un gruppo ventole.
923202410642.jpg


-La versione Marconi SDH 155Mb/s.
92720249377.jpg


-La IDU Ericsson meno recente con uscita BB ottica
923202410633.jpg


-La IDU Ericsson più recente (2x1024QAM) con uscita BB ottica
927202493656.jpg


-La IDU versione Huawei.
92320241075.jpg


La classica antenna completa di guide d'onda e ODU Siae.
923202410925.jpg


Ciao
P. S. Forse potrei riunire il tutto in un articolo dedicato all'argomento.
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[25] Re: L'evoluzione della radio (con un paio di foto)

Messaggioda Foto UtenteMax2433BO » 23 ott 2024, 16:06

stefanopc ha scritto:(...) P. S. Forse potrei riunire il tutto in un articolo dedicato all'argomento.


Straquoto l'idea!!! :ok:
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]

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