Una ditta di installazione di luminarie natalizie, deve allacciare il quadretto con orologio e IAMD al contatore che alimenta l’edificio comunale (fornitura trifase + N con potenza contrattuale di 15 kW).
Probabilmente il personale è un po’ raccogliticcio, con poco mestiere. Nell’intento di non creare un disservizio agli uffici comunali, l’operatore tenta di effettuare l’allaccio senza aprire l’interruttore installato sul contatore. Per di più allenta e distacca il conduttore di neutro sulla morsettiera del contatore, col risultato di provocare una sfilza di danni: tra alimentatori di computer, centralino telefonico, centrale antincendio, borchia Telecom, stampanti varie, PC , TV e decoder credo che si supereranno ampiamente i diecimila euro. Senza contare il disservizio di una intera giornata e eventuali perdite di dati nel server, ancora in corso di valutazione.
In concomitanza con il distacco del neutro si è inoltre verificato ai morsetti del contatore un c.c. che ha coinvolto tutte e tre le fasi (v. foto allegate). La dinamica del guasto è chiara e nota. Meno chiaro è il perché del c.c.. L’operatore, interrogato, afferma che lui si è limitato (!) a staccare il filo blu, e che non appena l’ha sfilato si è verificato l’arco tra le fasi. Al momento del guasto la corrente assorbita era di circa 20 A, e sul neutro circolava la corrente di squilibrio dovuta ai carichi monofasi (a occhio al massimo di qualche A, insufficiente a innescare un arco sul neutro). E comunque il conduttore di N appare pulito, senza tracce di scarica.
Secondo voi c’è un qualche motivo per cui il distacco del N, oltre a all’ovvio danneggiamento delle utenze monofasi, debba determinare un c.c. tra le fasi?
Distacco del neutro e corto circuito al contatore
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non credo però magari qualcuno ha qualche teoria riguardo il corto , l'unica cosa che mi viene e che le utenze che andavano a 230 con il neutro senza il collegamento di esso potrebbero essersi trovate una tensione di 400v e così si spiegano i vari danni..
magari i cavi delle fasi erano infilati male con qualche filettino fuori dalla morsettiera e movimentando li vicino il cavo del neutro si è fatto un corto..
magari i cavi delle fasi erano infilati male con qualche filettino fuori dalla morsettiera e movimentando li vicino il cavo del neutro si è fatto un corto..
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Per ora c'è una cosa che non mi spiego: ai morsetti delle fasi dei contatori si vede molto bene rame fuso, (viene da dire che ci sia stato davvero un bell'arco). Mentre i tre conduttori di fase, certo anneriti, sembrano tagliati con attrezzo.
In ogni caso è parecchio anomalo. Per il contatore e le distanze tra i morsetti delle fasi è normale che ci sia 400V. Se i conduttori erano mal isolati tra loro e c'è stato un corto a valle dello strumento, sarebbero dovute intervenire le protezioni, a meno che il contatore non preveda solo un sezionatore e la corrente di cortocircuito sia stata contenuta.
Sarebbe il caso di fare un analisi più approfondita, mettendo qualche dato, schema, e numero, come la corrente di corto circuito presunta o misurata strumentalmente in quel punto.
In ogni caso è parecchio anomalo. Per il contatore e le distanze tra i morsetti delle fasi è normale che ci sia 400V. Se i conduttori erano mal isolati tra loro e c'è stato un corto a valle dello strumento, sarebbero dovute intervenire le protezioni, a meno che il contatore non preveda solo un sezionatore e la corrente di cortocircuito sia stata contenuta.
Sarebbe il caso di fare un analisi più approfondita, mettendo qualche dato, schema, e numero, come la corrente di corto circuito presunta o misurata strumentalmente in quel punto.
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Candy
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@ Candy
La corrente di c.c. presunta nel punto di installazione (dichiarata da ENEL secondo CEI 0-21) è di 10 kA (fornitura trifase fino 33 kW). La lunghezza dei frustoni tra contatore e interruttore generale di utente è di circa 20 cm. Al momento del guasto l'utente prelevava circa 14 kW.
Il contatore è equipaggiato con un interruttore magnetotermico (mi pare da 63 A, ma dovrei ricontrollare) che comunque è intervenuto.
@ core
Certamente i danni sono dovuti al fatto che le utenze monofasi, prive del riferimento del N, si sono trovate in serie tra le fasi con 400 V ai capi della serie.
Anch'io ho ipotizzato che il c.c. possa essere stato innescato da un filo elementare sfuggito al morsetto durante il serraggio, ma mi chiedevo se non mi sfugge qualche considerazione di tipo circuitale.
La corrente di c.c. presunta nel punto di installazione (dichiarata da ENEL secondo CEI 0-21) è di 10 kA (fornitura trifase fino 33 kW). La lunghezza dei frustoni tra contatore e interruttore generale di utente è di circa 20 cm. Al momento del guasto l'utente prelevava circa 14 kW.
Il contatore è equipaggiato con un interruttore magnetotermico (mi pare da 63 A, ma dovrei ricontrollare) che comunque è intervenuto.
@ core
Certamente i danni sono dovuti al fatto che le utenze monofasi, prive del riferimento del N, si sono trovate in serie tra le fasi con 400 V ai capi della serie.
Anch'io ho ipotizzato che il c.c. possa essere stato innescato da un filo elementare sfuggito al morsetto durante il serraggio, ma mi chiedevo se non mi sfugge qualche considerazione di tipo circuitale.
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Franco140751
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Chi ha eseguito il distacco delle corde di fase dai morsetti del contatore?
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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Il quadretto per le luminarie era monofase, suppongo. Quando non si vuole interrompere l'alimentazione (come detto dal "tecnico" che stava eseguendo l'allaccio) la pratica e` quella di allentare il giusto il morsetto ed inserire il conduttore da parallellare.
Questa tuttavia e` un operazione inutilmente rischiosa (eufemismo, trattasi di vera e propria cazzata!), specialmente se fatta su circuiti a tensione di rete e sotto carico.
Ora, se l'operatore ha detto di avere sfilato la corda del neutro cade tutta le teoria del non voler creare disservizzi.
Insomma, come gia` ipotizzato da mesagne, credo che la teoria del guastatore andrebbe rivista.
Aggiungo solo che e` andata bene che l'interruttore sul contatore fosse un automatico e non un IMS.
Questa tuttavia e` un operazione inutilmente rischiosa (eufemismo, trattasi di vera e propria cazzata!), specialmente se fatta su circuiti a tensione di rete e sotto carico.
Ora, se l'operatore ha detto di avere sfilato la corda del neutro cade tutta le teoria del non voler creare disservizzi.
Insomma, come gia` ipotizzato da mesagne, credo che la teoria del guastatore andrebbe rivista.
Aggiungo solo che e` andata bene che l'interruttore sul contatore fosse un automatico e non un IMS.
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avevo cancellato il post perché l'avevo scritto male...lo stavo riscrivendo meglio ma
attilio ha già detto tutto quello che volevo dire.
A me è capitato di farlo qualche volta in monofase con piccoli carichi e già tende a fare qualche scintilla (è già con la scintilla ti sei giocato il tentativo di non fare disservizio) figuriamoci caricato con 14 kW.
Secondo me ha allentato il morsetto ed ha iniziato a far scintille il tizio ha mollato d'istinto il filo e.... poof con relativa illuminazione ambientale temporanea e tutto quello che ci va dietro.
P.S. Il tizio ha perso dieci anni di vita dalla paura

A me è capitato di farlo qualche volta in monofase con piccoli carichi e già tende a fare qualche scintilla (è già con la scintilla ti sei giocato il tentativo di non fare disservizio) figuriamoci caricato con 14 kW.
Secondo me ha allentato il morsetto ed ha iniziato a far scintille il tizio ha mollato d'istinto il filo e.... poof con relativa illuminazione ambientale temporanea e tutto quello che ci va dietro.
P.S. Il tizio ha perso dieci anni di vita dalla paura
...e come diceva sempre mio nonno: "Nessuno nasce imparato"
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ZG84 ha scritto:Il tizio ha perso dieci anni di vita dalla paura
Il fatto che abbia potuto raccontarlo e` indice che gli e` andata di lusso. Talvolta se non si sperimenta sulla pelle si pensa che siano tutte chiacchiere. Purtroppo a volte la sperimentazione puo` costar molto cara.
OT
A me e` successo tagliando con la smerigliatrice, finche` non ho preso la prima seria scheggia nell'occhio, non perdevo tempo ad andare alla ricerca degli occhiali protettivi. Adesso camminano sempre assieme.
Stesso discorso per la saldatura ad arco, respirare i fumi irrita le vie aeree, e non usare la maschera per piccoli interventi porta fastidiosi (e con il tempo dannosi ed irreversibili) problemi oculari.
Alcuni lo fanno per spavalderia, per me sono comportamenti inaccettabili indice di scarsa professionalita`.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
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Salvatore Quasimodo
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OT
è successo a un mio collega e non se ne era accorto...fortunatamente se ne è accorta la sua ragazza che gli si stava formando la ruggine sulla pupilla e mi ha detto che non è simpatico il modo in cui fanno pulizia.
Ha rischiato di perdere l'occhio....dal quel giorno li metto sempre anch'io non voglio mica rimetterci un occhio o farmelo smerigliare con una sorta di dremmel in ospedale non oso immaginare il fastidio.
Attilio ha scritto:A me e` successo tagliando con la smerigliatrice, finche` non ho preso la prima seria scheggia nell'occhio, non perdevo tempo ad andare alla ricerca degli occhiali protettivi. Adesso camminano sempre assieme.
è successo a un mio collega e non se ne era accorto...fortunatamente se ne è accorta la sua ragazza che gli si stava formando la ruggine sulla pupilla e mi ha detto che non è simpatico il modo in cui fanno pulizia.
Ha rischiato di perdere l'occhio....dal quel giorno li metto sempre anch'io non voglio mica rimetterci un occhio o farmelo smerigliare con una sorta di dremmel in ospedale non oso immaginare il fastidio.
...e come diceva sempre mio nonno: "Nessuno nasce imparato"
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