Mike ha scritto:Immediatamente no, va sicuramente valutato da parte del datore di lavoro quali sono i benefici che porta in termini di sicurezza la nuova norma tecnica rispetto alla situazione esistente, ma sempre in termini di opportunità, non di obbligo.
Non sarei così possibilista, perché
immediatamente è proprio il termine usato dal DLgs 81/08.
Tra l'altro mi è capitato di fare una comparazione fra prima e seconda edizione delle 81-10 e, a parità di dati di ingresso, passando dalla prima alla seconda edizione il rischio R1 raddoppiava.
Riguardo al resto, sono sempre più del l'idea che in Italia le
opportunità di migliorare la sicurezza degli impianti diventano un
obbligo a posteriori, dopo che si è verificato un danno a cose o, soprattutto, a persone.
Ma a parte queste disquisizioni più legali che tecniche e che nonostante la loro importanza trovo sempre un po' barbose, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della proposta che avevo fatto nel post [22]:
per le situazioni semplici semplici si potrebbe verificare la protezione delle strutture contro i fulmini adottando per Nt il valore massimo prevedibile nel territorio nazionale?
Ammesso naturalmente che qualcuno abbia la bontà di renderlo pubblico.