Piercarlo ha scritto: ma le leggi che dovrebbero prevenire e vietare la produzione e la vendita di tutta questa merda dove sono? E se ci sono perché non sono applicate?
Queste sono domande che mi ero posto anche io, anche perché, per i nostri prodotti, per esempio, dobbiamo fare una infinità di test anche costosi.
Certo, l'azienda per cui lavoro non produce caricatori da due euro spese di spedizione incluse, ma teoricamente le norme dovrebbero applicarsi a tutti indistintamente.
Il discorso è che se ti fai la tua piattaforma online cinese e poi ci vendi sopra la roba di chi produce le apparecchiature nei pollai e te la spedisce con l'adesivo postale attaccato al cellophane non puoi farci molto.
Sembra che l'unica cosa di cui si siano preoccupati davvero siano i dazi doganali.
Le norme ci sarebbero anche, ma la Cina se ne frega e, se volessi intentare una azione legale, non sapresti nemmeno bene a chi farla. Ci sono poi anche gli enormi interessi commerciali in gioco che rendono la Cina intoccabile o quasi.
Il prezzo da pagare è quello che ha già descritto (e molto bene)
boiler, adesso e in passato.
Ogni tanto qualcuno ci rimette la vita e l'unica domanda che abbia senso porsi riguarda il perché siano così pochi, vedendo come i china realizzano la roba.
Ho visto delle schede che erano merda allo stato puro, dove usavano i coriandoli per distanziare i componenti in modo che non si toccassero, schede mezze fuse perché i calcoli per la dissipazione termica non erano mai stati fatti, componenti sottodimensionati a livelli incredibili e marchi FCC con livelli di emissione da disturbare anche Radio Maria.
Gli inglesi hanno coniato il termine chubbish (china rubbish) per questi oggetti.
C'è da incazzarsi? certo.