Ciao a tutti
la norma CEI 0-21 indica in 6kA per il monofase a 10kA per il trifase il potere di interruzione dei magnetotermici a valle contatore. Nello specifo la norma parla di FORNITURA monofase o trifase.
Ora... se abbiamo una fornitura trifase e a valle del contatore un quadro trifase, con un MT trifase da 10 kA come interruttore generale e nello stesso quadro, a valle del generale, abbiamo diversi MT MONOFASE... il loro potere di interruzione va considerato da:
- 10 kA, poiché la fornitura è trifase, oppure possono bastare
- 6 kA, poiché si... l fornitura è trifase, ma la linea da proteggere è monofase
Grazie.
Potere di interruzione magnetotermico
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O magari 6 kA perché non sono il primo interruttore a valle del contatore.
Non lo affermo, lo aggiungo alle opzioni.
E comunque quelle sono le regole "semplificate" per quando non si dispone della stima/misura della resistenza di terra, altrimenti penso che si possa calcolare per bene cosa serve in ogni punto, in fase di progetto.
Non lo affermo, lo aggiungo alle opzioni.
E comunque quelle sono le regole "semplificate" per quando non si dispone della stima/misura della resistenza di terra, altrimenti penso che si possa calcolare per bene cosa serve in ogni punto, in fase di progetto.
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io la interpreto che 6kA sia la massima Icc fase-neutro, perciò per me va bene 6kA
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SediciAmpere
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Ma l'uso di interruttori bipolari (fase-neutro) in un quadro (o anche impianto) trifase non esclude per definizione un corto fase-fase a valle di quegli interruttori, no ?
E' una problematica non troppo diversa rispetto a quella che ho sollevato qualche giorno fa rispetto alla tensione di isolamento dei componenti bifase in un quadro trifase, tuttora non completamente chiarita.
E' una problematica non troppo diversa rispetto a quella che ho sollevato qualche giorno fa rispetto alla tensione di isolamento dei componenti bifase in un quadro trifase, tuttora non completamente chiarita.
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sisu70 ha scritto:O magari 6 kA perché non sono il primo interruttore a valle del contatore.
Non lo affermo, lo aggiungo alle opzioni.
E comunque quelle sono le regole "semplificate" per quando non si dispone della stima/misura della resistenza di terra, altrimenti penso che si possa calcolare per bene cosa serve in ogni punto, in fase di progetto.
La norma non parla di primo o secondo o terzo interruttore.
La norma dice che nel punto di consegna si PRESUME una corrente massima di CC di 6kA o 10kA.
Chiaro che se il secono MT a valle del generale è a 50 metri... si fa presto a calcolare che laggiù la corrente di corto sarà molto più bassa, ma quando parliamo di medesimo quadro e le distanze sono di pochi centimetri, allora è diverso e si drovrebbero usare le tabelle di filiazione.
gabrisav ha scritto:Va bene 6kA per gli MT monofase
Si ma sei sicuro? la norma parla di FORNITURA...
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sonusfaber
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https://www.electroyou.it/vis_resource.php?section=DomRisp&id=771
Rimando ad un vecchio post dell'Admin Zeno con cui si semplifica in modo tabellare il calcolo della corrente di corto circuito dal punto di consegna fino al nostro quadro (CEI 11-28)
Per linee trifasi < 30 kW abbiamo Icp di 10 kA, come da tabella con montanti ipotizzati di 10 mmq se disti 16 metri dal punto di consegna a fine linea avrai Icf di 5 kA e vanno bene i magnetotermici da 6 kA.
Purtroppo non esiste una risposta univoca, ma varia al variare delle condizioni al contorno
Rimando ad un vecchio post dell'Admin Zeno con cui si semplifica in modo tabellare il calcolo della corrente di corto circuito dal punto di consegna fino al nostro quadro (CEI 11-28)
Per linee trifasi < 30 kW abbiamo Icp di 10 kA, come da tabella con montanti ipotizzati di 10 mmq se disti 16 metri dal punto di consegna a fine linea avrai Icf di 5 kA e vanno bene i magnetotermici da 6 kA.
Purtroppo non esiste una risposta univoca, ma varia al variare delle condizioni al contorno
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– 6 kA per le forniture monofase;
– 10 kA per le forniture trifase per Utenti con potenza disponibile per la connessione fino a 33 kW;
– 15 kA per le forniture trifase per utenti con potenza disponibile per la connessione superiore a 33 kW;
– 6 kA per la corrente di cortocircuito fase-neutro nelle forniture trifase.
CEI 0-21
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SediciAmpere
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sonusfaber ha scritto:allora è diverso e si drovrebbero usare le tabelle di filiazione.
Premesso che ho letto per la prima volta l'espressione "tabella di filiazione" solo ora/qui , era questo che intendevo, in maniera forse naif: per il primo interruttore fa fede o il valore "pessimista" della norma o il valore calcolato/stimato nel caso specifico, dal secondo in poi bisognerebbe fare bene i conti, sia con la lunghezza delle linee, sia con queste tabelle di filiazione, ma già nel messaggio di apertura era specificato che il secondo interruttore era nello stesso quadro del primo.
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Carissimi e gentilissimi
leggo con interesse le varie risposte avute. Alcune considerazioni:
- so come si calcola la Icc a seconda della lunghezza dei montanti, loro sezione, partendo dalla Icc al punto di consegna. Nel mio caso, parliamo di MT posti dentro allo stesso quadro, quindi la distanza tra il DG trifase e vari DL monofase è praticamente nulla
- so usare le tabelle di filiazioni, ma praticamente non ci riesco: avendo tutto ABB, la ABB stessa fornisce sia le tabelle sia una comodissima web app dove inserisci la tensione e il dispositivo a monte, la tensione e il dispositivo a valle e ti indica il "nuovo" potere di interruzione "combinato". Purtroppo le tabelle sono solo riferite alla norma IEC/EN 60947 che vale per le installazioni industriali e non alla IEC/EN 60898 che invece è valida per il domestico\terziario. Inoltre non è concesso all'utente finale\professionista desumere una dall'altra perché, affinchè siano a norma, è mandatorio che sia il fornitore del prodotto ( la ABB ) a comunicarlo e loro lo fanno solo per la norma industriale.
Pertanto, oggi il quadro ha un DG monofase e tanti DL monofase, tutti da 6kA, e con la norma sono a posto.
Dovendo passare la fornitura a trifase, ovviamente cambio il DG, da monofase 6kA a trifase 10kA, ma mi spiace buttare tutti i DL monofase.
Da cui la domanda: in un quadretto sotto contatore trifase, con DG trifase 10kA, i DL monofase a valle possono essere da 6kA o vanno anche essi da 10kA ?
Devo dire che a parere mio ritengo che possano ancora andare bene, ma la norma non si esprime per questo caso particolare.
Oppure sono io che ho bevuto troppo e mi sto perdendo per prati...
leggo con interesse le varie risposte avute. Alcune considerazioni:
- so come si calcola la Icc a seconda della lunghezza dei montanti, loro sezione, partendo dalla Icc al punto di consegna. Nel mio caso, parliamo di MT posti dentro allo stesso quadro, quindi la distanza tra il DG trifase e vari DL monofase è praticamente nulla
- so usare le tabelle di filiazioni, ma praticamente non ci riesco: avendo tutto ABB, la ABB stessa fornisce sia le tabelle sia una comodissima web app dove inserisci la tensione e il dispositivo a monte, la tensione e il dispositivo a valle e ti indica il "nuovo" potere di interruzione "combinato". Purtroppo le tabelle sono solo riferite alla norma IEC/EN 60947 che vale per le installazioni industriali e non alla IEC/EN 60898 che invece è valida per il domestico\terziario. Inoltre non è concesso all'utente finale\professionista desumere una dall'altra perché, affinchè siano a norma, è mandatorio che sia il fornitore del prodotto ( la ABB ) a comunicarlo e loro lo fanno solo per la norma industriale.
Pertanto, oggi il quadro ha un DG monofase e tanti DL monofase, tutti da 6kA, e con la norma sono a posto.
Dovendo passare la fornitura a trifase, ovviamente cambio il DG, da monofase 6kA a trifase 10kA, ma mi spiace buttare tutti i DL monofase.
Da cui la domanda: in un quadretto sotto contatore trifase, con DG trifase 10kA, i DL monofase a valle possono essere da 6kA o vanno anche essi da 10kA ?
Devo dire che a parere mio ritengo che possano ancora andare bene, ma la norma non si esprime per questo caso particolare.
Oppure sono io che ho bevuto troppo e mi sto perdendo per prati...
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sonusfaber
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