Non è come dici: non rileva penalmente proprio perché non può non essere ritenuto a regola d'arte; se vi fosse la conclusione che non è a regola d'arte sarebbe penalmente rilevante, e viceversa.
Il potere di Interruzione del MT deve essere superiore alla reale Icc nel punto in cui viene installato.
Così dice la CEI64-8 e così (anche se lì non ci fosse scritto) rispetteresti la regola dell'arte.
Mike ed altri mi sembra che lo abbiano già detto numerose volte.
La regola dell'arte può essere espressa in altre parole come il modo in cui la maggior parte dei progettisti esperti e scrupolosi si comporterebbe in una determinata situazione e in un determinato momento temporale.
Questa invece è un'osservazione corretta
sisu70 ha scritto:il distributore è libero in qualunque momento di aumentare la Icc fino alla soglia corrispondente della CEI 0-21 e un impianto fatto a regola d'arte deve tenere conto di questa possibilità che è nota nel momento in cui viene progettato.
ed è condivisibile, ma forse non così diffusamente.
Per cui è buona prassi considerare al punto di consegna come Icc
presunta i 10kA di cui si discute.
Ma è un di più non necessario in assoluto.
C'è stato sul forum chi, con ottimo buon senso tecnico, ritiene non così semplice la trasformazione della rete: cioè se ora ho 4kA al punto di consegna, difficilmente domani potrei avere 9kA: occorrerebbero modifiche significative delle quali il cliente dovrebbe accorgersi, quanto meno perché gli fanno lavori di sostituzione dei cavi sotto al naso.
Ma è una considerazione da tecnico! L'uomo comune verosimilmente non sa cosa comportano quei lavori, e difficilmente gli verrebbe in mente di richiamare elettricista e progettista per aggiornare l'impianto. Per cui meglio prudenza.
Io in genere considero i valori come da CEI 0-21, ma non uso sempre e solo quelli. A volte misuro quella effettiva per capire se a fine linee molto lunghe potrei avere Icc troppo basse che non verrebbero quindi correttamente rilevate dai MT in curva C apparendo come soli sovraccarichi.