Buongiorno, mi hanno chiesto di poter fare il responsabile tecnico per la parte elettrica in una ditta che produce baracche di cantiere e similari.
Io sono un libero professionista iscritto al collegio dei periti, secondo voi è una carica che posso ricoprire ?
Ho già scritto al mio collegio ma dato che ha tempi di risposta da bradipo, mentre il cliente vuole una conferma veloce, ho provato a chiedere a voi che magari qualcuno lo ha già fatto.
Grazie
Saluti
Responsabile tecnico
Moderatori: Mike, sebago, MASSIMO-G, lillo
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Goofy lavorare a tempo pieno non è il requisito richiesto dal DM37/08.
Devi svolgere tale funzione esclusivamente per una impresa; questo requisito si traduce nella pratica in una assunzione (*); anche a tempo parziale, ma in tal caso l'attività lavorativa di Responsabile Tecnico deve essere quella predominante: puoi anche fare saltuariamente progetti libero professionali.
Quanta sia la saltuarietà nessuno lo dice.
Per altro nessuno ti può vietare di svolgere "due" lavori.
Il datore di lavoro non può importi più di 40 ore a settimana e limitare i giorni di riposo, ma se tu esci da lavoro e 3 volte a settimana vai a lavare i piatti fino alle 2 di notte son ca@@i tuoi... e visto che non ci sono imposizioni sui lavori che puoi fare...
Il tempo parziale deve essere non meno del 50%, verticale o orizzontale.
(*) L'assunzione è la via più breve per evitare troppe domande. Ma nessuno può escludere altre forme di collaborazione purché vi sia l'esclusività.
Il fatto che magari le CCIAA non hanno un registro unico dei Responsabili Tecnici e quindi non hanno altri modi semplici di controllare non è affar tuo: nel DM 37/08 non c'è scritto assunzione.
Quindi valuta bene il da farsi.
2. Il responsabile tecnico di cui al comma 1 svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con ogni altra attività continuativa.
Devi svolgere tale funzione esclusivamente per una impresa; questo requisito si traduce nella pratica in una assunzione (*); anche a tempo parziale, ma in tal caso l'attività lavorativa di Responsabile Tecnico deve essere quella predominante: puoi anche fare saltuariamente progetti libero professionali.
Quanta sia la saltuarietà nessuno lo dice.
Per altro nessuno ti può vietare di svolgere "due" lavori.
Il datore di lavoro non può importi più di 40 ore a settimana e limitare i giorni di riposo, ma se tu esci da lavoro e 3 volte a settimana vai a lavare i piatti fino alle 2 di notte son ca@@i tuoi... e visto che non ci sono imposizioni sui lavori che puoi fare...
Il tempo parziale deve essere non meno del 50%, verticale o orizzontale.
(*) L'assunzione è la via più breve per evitare troppe domande. Ma nessuno può escludere altre forme di collaborazione purché vi sia l'esclusività.
Il fatto che magari le CCIAA non hanno un registro unico dei Responsabili Tecnici e quindi non hanno altri modi semplici di controllare non è affar tuo: nel DM 37/08 non c'è scritto assunzione.
Quindi valuta bene il da farsi.
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L'importante è la esclusività, non puoi fare il RT di altre aziende, ma continuare a fare il libero professionista. Puoi instaurare un rapporto di immedesimazione.
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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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In ogni caso c'è un problema più grande.
Duracell dici di essere iscritto all'Albo dei Periti Industriali (quindi immagino tu sia appunto un Perito Industriale e non un Ingegnere).
Ecco, un Perito Industriale può svolgere il ruolo di Responsabile Tecnico solo dopo aver lavorato per due anni continuativi alle dipendenze di un'impresa del settore (requisito di cui alla lett. b) comma 1 art 4 del D.M. 37/08).
Un laureato in ingegneria può invece svolgere il ruolo di RT senza ulteriori requisiti.
COlgo l'occasione per ricordarti, Duracell, che questi aspetti è fondamentale che tu in quanto progettista di impianti elettrici li conosca. Sono parte del D.M. 37/08, un riferimento che non puoi non conoscere, quindi vai e studia!
Duracell dici di essere iscritto all'Albo dei Periti Industriali (quindi immagino tu sia appunto un Perito Industriale e non un Ingegnere).
Ecco, un Perito Industriale può svolgere il ruolo di Responsabile Tecnico solo dopo aver lavorato per due anni continuativi alle dipendenze di un'impresa del settore (requisito di cui alla lett. b) comma 1 art 4 del D.M. 37/08).
Un laureato in ingegneria può invece svolgere il ruolo di RT senza ulteriori requisiti.
COlgo l'occasione per ricordarti, Duracell, che questi aspetti è fondamentale che tu in quanto progettista di impianti elettrici li conosca. Sono parte del D.M. 37/08, un riferimento che non puoi non conoscere, quindi vai e studia!
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Danielex ha scritto:In ogni caso c'è un problema più grande.
Duracell dici di essere iscritto all'Albo dei Periti Industriali (quindi immagino tu sia appunto un Perito Industriale e non un Ingegnere).
Ecco, un Perito Industriale può svolgere il ruolo di Responsabile Tecnico solo dopo aver lavorato per due anni continuativi alle dipendenze di un'impresa del settore (requisito di cui alla lett. b) comma 1 art 4 del D.M. 37/08).
Un laureato in ingegneria può invece svolgere il ruolo di RT senza ulteriori requisiti.
COlgo l'occasione per ricordarti, Duracell, che questi aspetti è fondamentale che tu in quanto progettista di impianti elettrici li conosca. Sono parte del D.M. 37/08, un riferimento che non puoi non conoscere, quindi vai e studia!
Grazie per tutte le risposte.
Ma alla fine il discorso è morto sul nascere, in quanto ho rifiutato l'incarico per evitare qualsiasi bega, perché in Italia, come la fai la sbaglia.
Per il discorso 2 anni continuativi alle dipendenze, che il perito deve fare e l'ing. no, mi sembra, detta alla Fantozzi: " Una cagata pazzesca "
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