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6367 » 7 lug 2015, 20:59
Dico anche io la mia - sinteticamente - visto che l'argomento mi aveva affascinato molto, sia a scuola, sia al Politecnico. Già al primo anno di Liceo Scientifico mi ero procurato un libro di analisi perché le spiegazioni date a scuola sui numeri complessi per me non erano affatto soddisfacenti (cosa mi obbligò ad anticipare lo studio della trigonometria perché se no non si capiscono le formule di de Moivre).
Allora, quale è il significato fisico dei numeri complessi?
Boh. Un elettrotecnico ti direbbe bla bla, un aeronatico, invece...
Di sicuro è fuorviante la terminologia storica di numero "immaginario" o numero "impossibile".
Forse bisognerebbe definire bene prima cosa sia questo significato "fisico" dei numeri.
E' convenzionale. Certo, il significato fisico dei numeri complessi è meno intuitivo di quello dei numeri reali (associati al processo del "misurare"), e questi hanno un significato meno intuitivo dei numeri naturali (associati al processo del "contare").
Da qui discende anche il bisogno di dare una trattazione rigorosa anche dei numeri reali, razionali, interi, naturali, che per quanto più intuitivi dei numeri complessi non sono del tutto "ovvi".
Tuttavia un appassionato della teoria delle funzioni olomorfe o analitiche, ti direbbe che il numero complesso è molto più "naturale" del numero naturale.
Storicamente i numeri complessi vennero introdotti nel contesto della teoria delle equazioni algebriche: solo nell'ambito dei numeri complessi questa teoria ha la formulazione più completa e convincente (v. teorema fondamentale dell'algebra)