Franco140751 ha scritto:Una ditta di installazione di luminarie natalizie, deve allacciare il quadretto con orologio e IAMD al contatore che alimenta l’edificio comunale (fornitura trifase + N con potenza contrattuale di 15 kW).
Probabilmente il personale è un po’ raccogliticcio, con poco mestiere. Nell’intento di non creare un disservizio agli uffici comunali, l’operatore tenta di effettuare l’allaccio senza aprire l’interruttore installato sul contatore. Per di più allenta e distacca il conduttore di neutro sulla morsettiera del contatore, col risultato di provocare una sfilza di danni
Probabilmente la sicurezza su cosa è realmente successo non l'avrai mai, anche perché non sai esattamente in quel preciso momento qual era lo squilibrio tra le fasi e quindi l'intensità di corrente nel neutro.
In ogni caso faccio anche io le mie ipotesi (non troppo dissimili da quelle degli altri...):
1) Sicuramente è stata una ca**ata staccare il neutro, nessuno sano di mente e che conosce un minimo di elettrotecnica l'avrebbe fatto, mi chiedo come facciano le ditte di luminarie, a termini di legge, a far fare gli allacci a persone così poco qualificate (perché se la qualifica l'avevano mi chiedo come l'abbiano conseguita...)
2) Il motivo per cui buona parte degli utilizzatori sono defunti potrebbe essere dovuto al fatto che l'operaio, spaventatosi per lo scintillare del neutro, abbia lasciato la presa. A questo punto il cavo di neutro (lato utente, quindi in realtà "appeso" elettricamente agli utilizzatori) potrebbe essere andato a toccare la fase vicina (T). A questo punto gli utilizzatori sulla fase T dovrebbero vedersi tensione 0 (quindi dovresti avere alcuni utilizzatori sulla fase fortunata che si son salvati), mentre gli altri, che prima erano collegati R-N o S-N, sono venuti ad essere collegati R-T ed S-T, trovandosi quindi 400 V, e non hanno gradito.


Trovi conferme sperimentali riguardo alla distribuzione dei danni tra le fasi?
3) Una volta innescato un arco, nella morsettiera l'aria ionizzata è facile veicolo per generare un corto diffuso, con conseguenti temperature elevate, quindi ionizzazione, e così via in modo degenerativo. Il risultato è una grossa zona annerita e il rame fuso. Una volta innescato l'arco le correnti sono veramente elevate (corrente di CC a valle del contatore) quindi o l'arco si spegne da solo per la fusione dei conduttori e aumentate distanze, o stacca il termico del contatore.
Spero di non aver fatto ragionamenti balenghi, non ho ancora preso il secondo caffè

Ciao
PSQ