Dimenticavo: la formula usata nel messaggio [6] per il calcolo della frequenza di taglio inferiore in realta` e` quella per il calcolo della frequenza di taglio superiore.
Quella corretta richiede di calcolare la somma dei reciproci delle costanti di tempo, non il reciproco della somma delle costanti di tempo.
Polarizzazione amplificatore differenziale
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IsidoroKZ ha scritto:Se rimani in linearita`, o in modo lineare affine, il punto centrale fra i due emettitori del differenziale e` a ground, metticelo e butta via tutto quello che non serve. Il circuito equivalente di piccolo segnale e` quindi questo
Scusa se rispondo a distanza di tempo ma sono stato impegnato. Quindi, in generale, supponendo di stare in condizioni di idealità, quando ho a che fare con circuiti di polarizzazione (generatore di corrente a BJT o MOS, specchi di corrente,ecc..) nell'analisi per piccoli segnali non devo curarmi di andare ad includere nell'analisi del taglio di frequenza (inferiore e superiore) le varie capacità? Semplicemente posso scrivere che tali capacità non influenzano la banda di frequenza ideale in cui conviene far lavorare i componenti?
IsidoroKZ ha scritto:Dimenticavo: la formula usata nel messaggio [6] per il calcolo della frequenza di taglio inferiore in realta` e` quella per il calcolo della frequenza di taglio superiore.
Quella corretta richiede di calcolare la somma dei reciproci delle costanti di tempo, non il reciproco della somma delle costanti di tempo.
Sarebbe a dire così?


dove

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Stokes ha scritto:Occhio che la penultima formula che hai scritto non torna dimensionalmente!
innazitutto grazie per la risposta, prima di aggiungere altro volevo precisare che ho sbagliato il pedice (ho fatto copia e incolla) nella seconda formula, infatti la prima formula è



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Le due formule sono queste


Nella prima si usano i condensatori in alta frequenza che agiscono sul segnale, considerando nel calcolo delle R tutti gli altri condensatori di valore nullo. Nella seconda si usano in condensatori che intervengono a bassa frequenza, calcolando le R considerando tutti gli altri condensatori di valore infinito. Il metodo funziona anche se ci sono induttanze, basta calcolare le relative costanti di tempo come L/R
Questa e` una approssimazione, si suppone che dalle parti della frequenza di taglio non ci siano zeri, poli complessi coniugati o poli reali troppo vicini.


Nella prima si usano i condensatori in alta frequenza che agiscono sul segnale, considerando nel calcolo delle R tutti gli altri condensatori di valore nullo. Nella seconda si usano in condensatori che intervengono a bassa frequenza, calcolando le R considerando tutti gli altri condensatori di valore infinito. Il metodo funziona anche se ci sono induttanze, basta calcolare le relative costanti di tempo come L/R
Questa e` una approssimazione, si suppone che dalle parti della frequenza di taglio non ci siano zeri, poli complessi coniugati o poli reali troppo vicini.
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Grazie
IsidoroKZ per avermi chiarito il dubbio
Mentre per questo?


oiram92 ha scritto:Quindi, in generale, supponendo di stare in condizioni di idealità, quando ho a che fare con circuiti di polarizzazione (generatore di corrente a BJT o MOS, specchi di corrente,ecc..) nell'analisi per piccoli segnali non devo curarmi di andare ad includere nell'analisi del taglio di frequenza (inferiore e superiore) le varie capacità? Semplicemente posso scrivere che tali capacità non influenzano la banda di frequenza ideale in cui conviene far lavorare i componenti?
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No, devi guardare se le capacita` entrano nella funzione di trasferimento oppure no. Ad esempio quelle del transistore di polarizzazione nel tuo circuto non entrano in gioco per il segnale di modo differenziale, mentre entrano in gioco per il segnale di modo comune. Bisogna guardare se le capacita` sono attraversate dal segnale e se il fatto che si aprano o si chiudano al variare della frequenza fa variare la tensione di uscita.
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