oiram92 ha scritto:ma

non è di primo grado? Forse intendevi che il grado deve essere pari a

?
Hai ragione, my bad :)
oiram92 ha scritto:Queste condizioni valgono in generale o sono soltanto imposte per questo tipo di sistema?
Le condizioni da imporre variano da processo a processo (anche perché se fossero sempre le solite l'algoritmo restituirebbe sempre il solito il controllore).
Queste traducono quantitativamente il fatto che, affinché sia valida la seconda ipotesi del criterio della differenza di ritorno, i poli instabili del processo

devono essere zeri (instabili e con la stessa molteplicità) della sensitività complementare

, la quale ha come numeratore

[per intendersi, io chiamo

quella che te chiami

].
Nel caso in esame il processo ha un solo polo instabile, doppio e in

, quindi per

si devono annullare le espressioni

e

Più in generale, se un processo mostra un polo instabile in

di molteplicità

, allora da questo nascono le seguenti

condizioni da rispettare
![\begin{cases}
[a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\frac{\text{d}}{\text{d}s} [a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\vdots \\
\frac{\text{d}^{\mu-1}}{\text{d}s^{\mu-1}} [a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\end{cases} \begin{cases}
[a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\frac{\text{d}}{\text{d}s} [a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\vdots \\
\frac{\text{d}^{\mu-1}}{\text{d}s^{\mu-1}} [a_T(s)-b_T(s)=0]_{s=s_0} \\
\end{cases}](/forum/latexrender/pictures/xddf994bb00c0f7a4f0036afe6b5992be.png.pagespeed.ic.STtEXwflGf.png)
oiram92 ha scritto: Il metodo che hai proposto potrebbe essere considerato valido negli esercizi in cui viene specificatamente richiesto di utilizzare la sintesi diretta?
Beh questo lo dovresti sapere te. Mi verrebbe da dirti di sì visto che tecnicamente è un metodo di sintesi diretta, dato che si impone una desiderata

per poi invertirla rispetto al controllore

. Ad ogni modo, se non hai mai visto questo metodo a lezione, credo che la soluzione desiderata debba essere ottenuta per mezzo di altri metodi che, come già detto, ce ne sono a tonnellate. Dovresti sentire il tuo professore.
oiram92 ha scritto:Per stabilizzare il sistema e fare in modo che

significa imporre che la pulsazione di attraversamento della fdT sia :

Non ho capito bene che tipo di relazione utilizzi. Il tempo di campionamento è legato alla frequenza di campionamento e la pulsazione di campionamento, mentre
le pulsazioni di attraversamento (ne esistono due! dovresti specificare a quale ti riferisci) sono legate alla fdt del processo.
Comunque qui la faccenda è piuttosto strana perché in genere il tempo di campionamento

non è una specifica ma è un parametro da determinare conseguentemente alla banda passante

del sistema, in modo che sia soddisfatto
robustamente il teorema del campionamento (questo perché nella sintesi indiretta si deve tener conto delle approssimazioni in gioco). Quantitativamente una buona scelta è

Io procederei come hai fatto te, cioè definendo manualmente margine di fase (ad esempio 30°) e banda passante (però utilizzando la relazione qua sopra).
oiram92 ha scritto: Per quella pulsazione, modulo e fase valgono :

e

Di conseguenza il margine di fase è nullo. Per stabilizzare il sistema dobbiamo inserire una rete anticipatrice che anticipi la fase di (ad esempio)

in modo tale da avere un margine di fase positivo. Tuttavia, condizione necessaria affinchè sia possibile inserire la rete è che :

Per verificare questa disuguaglianza inseriamo in cascata al processo un blocco proporzionale, per cui :

da cui

Scegliamo

ed applicando la procedura sistematica per la rete anticipatrice abbiamo :

Francamente non conosco il metodo che hai usato, in particolare non comprendo il significato della condizione

Io per
sintesi per tentativi intendo il metodo di sintesi che fa uso dei diagrammi di Bode. Comunque, alla fine dei conti il controllore che trovi assegna i poli ad anello chiuso nella regione di stabilità, oltretutto con il margine di fase previsto.
A parte quel paio di ambiguità precedenti, non ho niente da aggiungere quindi
oiram92 ha scritto:Discretizzando il controllore con la trasformazione di Tustin si ottiene :

che è stabile in quanto soddisfa

. Infine calcolando

e la fdT retroazionata :

si vede che tutte le radici hanno modulo minore di 1, quindi

è il controllore stabilizzante cercato.
Non mi sono messo a fare i calcoli, comunque il procedimento è corretto. Direi quindi che hai risolto l'esercizio, quindi ancora una volta
oiram92 ha scritto:Dato un sistema stabilizzato (con determinate specifiche) tramite sintesi per tentativi, calcolare l'uscita a regime ad un disturbo costante nel sistema retroazionato significa assumere che all'ingresso del sistema abbiamo la sovrapposizione di

oppure il disturbo agisce (si somma) all'uscita del ramo diretto?
Quando ci sono di mezzo fdt razionali fratte (praticamente sempre nei corsi base in controlli automatici, salvo presenza di ritardi) si ha sempre a che fare con sistemi lineari, per cui vale il principio di sovrapposizione degli effetti.
Se vuoi determinare l'uscita del sistema in presenza di un riferimento con trasformata

e di un disturbo con trasformata

allora puoi
1. determinare l'uscita del sistema in assenza di disturbo (D(s)=0, R(s) quella che è);
2. determinare l'uscita del sistema in assenza di riferimento (R(s)=0, D(s) quella che è);
3. ottenere il risultato come somma dei due precedenti risultati parziali.
Naturalmente il primo risultato dipende dal punto di iniezione del disturbo. Se tale disturbo entra additivamente sulla uscita e la retroazione è unitaria allora sì, l'effetto è quello di sommarsi al riferimento quindi il sistema reagisce al segnale di ingresso R+D. Tuttavia ti merita sempre applicare sovrapposizione degli effetti piuttosto che studiare la risposta al segnale complessivo R+D.
oiram92 ha scritto:se il disturbo

, allora

no?
Ad essere pignoli la risposta è no, in quanto in automatica si predilige l'utilizzo della trasformata di Laplace unilatera. Il risultato corretto sarebbe
![\mathcal{L}[k 1(t)]=k/s \mathcal{L}[k 1(t)]=k/s](/forum/latexrender/pictures/x85928f5e1bb6eb9e41e40592fdfca13a.png.pagespeed.ic.BLGEbdXsha.png)
dove per

intendo il
gradino unitario. Tuttavia si tende a sottointendere il gradino a moltiplicare, che dovrebbe essere invece sempre presente. Per esempio un altro risultato sarebbe
![\mathcal{L}[\sin(\omega t) 1(t)]=\omega/(s^2+\omega^2) \mathcal{L}[\sin(\omega t) 1(t)]=\omega/(s^2+\omega^2)](/forum/latexrender/pictures/x8883785ff01bb98ce5b9ffb1f15f7793.png.pagespeed.ic.EiILVP0Z0M.png)
Quindi, con abuso di linguaggio, la risposta è sì, ossia per "segnale costante" si intende "segnale a gradino".
oiram92 ha scritto: Se al sistema del punto 1) invece del disturbo agisce un ritardo nell'attuatore pari a

ed un ritardo nel sensore pari a

significa che in cascata al processo

ho un blocco ritardante pari a :

giusto?
se per "attuatore" intendi "controllore" (in realtà sono due oggetti distinti questi), se ho capito bene, lo schema a blocchi che intendi dovrebbe essere questo
Per la formula di Mason, la fdt dal riferimento all'uscita è

come vedi, a moltiplicare il processo sia nel numeratore che nel denominatore vi è solo il ritardo tra controllore e processo. Questo significa che solamente il primo ritardo può essere considerato come parte integrante del processo, e quindi spostato a valle del processo. La risposta è dunque no.
oiram92 ha scritto:Per i sistemi a tempo continuo, per verificare la stabilità del sistema (tra i tanti metodi) posso utilizzare il criterio di Routh applicato al denominatore del sistema retroazionato. Invece, per quanto riguarda i sistemi a tempo discreto ci sarebbe il criterio di Jury (analogo discreto del criterio di Routh) che tuttavia viene sconsigliato in favore del classico metodo di verifica

.
Sono d'accordo con te, però devi tener presente che devono essere note le posizioni di tutti i poli. Se hai un denominatore retroazionato di grado elevato e non in forma fattorizzata non puoi altro che rifarti a Routh/Jury (analizzando i poli ad anello chiuso), oppure ai diagrammi di Bode o ancora Nyquist (analizzando la funzione ad anello aperto L(s)/L(z)), dato che non è possibile risolvere analiticamente equazioni algebriche di grado elevato.
oiram92 ha scritto:Quest ultimo metodo va applicato sulla fdT retroazionata e vanno verificati sia i poli sia gli zeri giusto?
No, devi verificare solamente la posizione dei poli della fdt retroazionata. Solo loro caratterizzano la stabilità del sistema.
Uno zero "instabile" non provoca instabilità nel sistema, l'aggettivo si riferisce solamente alla sua posizione nel piano complesso.
oiram92 ha scritto:Nel caso in cui esistono poli o zeri che non verificano la precedente relazione significa che il sistema ha poli (o zeri) instabili (perché non sono contenuti nella circonferenza di raggio unitario) e di conseguenza va stabilizzato il sistema?
Se esistono poli ad anello chiuso che non soddisfano il criterio di Routh/Jury allora il sistema è instabile ed occorre stabilizzarlo per mezzo di un opportuno sistema di controllo.