Ciao tutti
Ho un tubo cilindrico che finisce in un "tappo" nel quale è stato praticato un orificio.
Se a me interessasse calcolare il flusso (l/s) in uscita dall'orificio quando all'interno del tubo ho la pressione p1 e all'esterno p2, si trova una formuletta alla buona?
Il fluido può essere azoto o acqua. Ambedue a temperatura ambiente.
O devo chiedere al mio compagno di birre che si occupa di CFD di mettersi in moto?
Saluti Boiler
Calcolo del flusso attraverso un orificio
Moderatori: IsidoroKZ,
Ianero,
PietroBaima
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boiler ha scritto:O devo chiedere al mio compagno di birre che si occupa di CFD di mettersi in moto?
Saluti Boiler
Chiedi, chiedi.
Un salutone
Pietro
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Io capisco le cose per come le scrivete. Per esempio: K sono kelvin e non chilo, h.z è la costante di Planck per zepto o per la zeta di Riemann e l'inverso di una frequenza non si misura in siemens.
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PietroBaima
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Immaginavo. È probabilmente una di quelle cosa nella quale rientrano talmente tante variabili che una soluzione analitica è quasi impossibile.
Gli ho mandato un'email... vediamo...
Boiler
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Boiler
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Purtroppo ho paura di si...
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Io capisco le cose per come le scrivete. Per esempio: K sono kelvin e non chilo, h.z è la costante di Planck per zepto o per la zeta di Riemann e l'inverso di una frequenza non si misura in siemens.
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Io capisco le cose per come le scrivete. Per esempio: K sono kelvin e non chilo, h.z è la costante di Planck per zepto o per la zeta di Riemann e l'inverso di una frequenza non si misura in siemens.
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PietroBaima
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Da volgare elettrotecnico... per giunta stanco alle 19...!
provo a dire la mia mi ricorda la legge di Torricelli.
per un fluido incomprimibile (escludiamo quindi azoto, già con l'acqua ho l'impressione di scrivere una vaccata) si avrebbe
o ricordo male?
c'era poi di mezzo il coefficiente di contrazione della vena fluida, che valeva circa 0.6, o mi sbaglio?
In definitiva, dovessi sparare un numero al buio il flusso dovrebbe valere


Certo, applicare queste formule con fori di quel diametro credo sia veramente un'approssimazione intollerabile!
provo a dire la mia mi ricorda la legge di Torricelli.
per un fluido incomprimibile (escludiamo quindi azoto, già con l'acqua ho l'impressione di scrivere una vaccata) si avrebbe

c'era poi di mezzo il coefficiente di contrazione della vena fluida, che valeva circa 0.6, o mi sbaglio?
In definitiva, dovessi sparare un numero al buio il flusso dovrebbe valere


Certo, applicare queste formule con fori di quel diametro credo sia veramente un'approssimazione intollerabile!
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E' un problema che ho dovuto affrontare molte volte quando mi occupavo di iniettori ( metano ed ossigeno ) e mi sono fatto un'idea ben precisa.
Calcolare in modo approssimato il flusso in uscita dipende da molti fattori e tu hai indicato un liquido ed un gas che hanno dinamiche parecchio diverse.
Indipendentemente da questo ti consiglio di prendere qualche libro di fluidodinamica degli ugelli e trovare una formula che approssimi il sistema per eseguire dei calcoli preliminari a scopo di verifica degli ordini di grandezza.
Solo dopo si procede con un CFD altrimenti rischi di prendere per buoni i numeri al lotto.
Le parole chiave sono nozzle e orifice.
Esempio
Calcolare in modo approssimato il flusso in uscita dipende da molti fattori e tu hai indicato un liquido ed un gas che hanno dinamiche parecchio diverse.
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Solo dopo si procede con un CFD altrimenti rischi di prendere per buoni i numeri al lotto.
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Ingegneria : alternativa intelligente alla droga.
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dimaios
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dimaios ha scritto:Solo dopo si procede con un CFD altrimenti rischi di prendere per buoni i numeri al lotto.
Su questo non ci piove. È come con SPICE in elettronica.
Ma non mi faccio troppi problemi in tal senso. Ho chiesto ad un amico di simularlo.
Si occupa per mestiere di CFD e ha un dottorato in matematica sull'analisi numerica di equazioni stocastiche di Navier-Stokes... direi che sa quello che fa

Boiler
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io provo ad azzardare invece che la formula di fpalone è troppo semplice.
Per analogia con le microonde, immagino che la risposta dipenda anche dal "trasformatore di impedenza" eventualmente presente: in questo caso è una transizione brusca, sono sicuro che il risultato cambia se "adatto" le due "impedenze", per esempio con un tronco di cono.
Quindi credo che si debbano usare i simulatori o in alternativa la soluzione che si usava decenni fa: più che formule grafici e tabelle
Per analogia con le microonde, immagino che la risposta dipenda anche dal "trasformatore di impedenza" eventualmente presente: in questo caso è una transizione brusca, sono sicuro che il risultato cambia se "adatto" le due "impedenze", per esempio con un tronco di cono.
Quindi credo che si debbano usare i simulatori o in alternativa la soluzione che si usava decenni fa: più che formule grafici e tabelle
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