ciao a tutti,
stavo valutando l'acquisto di questa batteria:
Guardando le caratteristiche c'e' qualcosa che non mi quadra:
il connettore e' un XT60, ed il cavo un AWG10 (o forse AWG12)
Ma il tasso di scarica 65C e la capacita' di 10AH della batteria farebbero pensare a ben 65x10 = 650A prelevabili dalla batteria, cosa impensabile con quel cavo e connettore.
Un cavo in silicone da 10 AWG permette al max 125A , e un connettore XT60 non piu di 60A...
credo che con 650A si brucerebbero entrambe in pochi secondi,
vi risulta?
Quindi sono specifiche farlocche, o proprio il cavo ed il connettore sono sottodimensionati per errore?
cavi e connettori batteria sottodimensionati?
Moderatore: stefanob70
11 messaggi
• Pagina 1 di 2 • 1, 2
1
voti
È una cosa che ho notato spesso anche io anche e soprattutto sui cosiddetti "avviatori" per auto -camper dove ci sono cavi e connettori ridicoli per le correnti in gioco.
1
voti
Per gli avviatori è in parte giustificato dall'uso per pichi secondi, che consente lo smaltimento del calore, penso che qualsiasi avviatore brucerebbe in neanche 10 secondi se dovesse forrnire la massima corrente in modo continuativo
Per quanto riguarda la batteria, dipende da come viene utilizzata
Per quanto riguarda la batteria, dipende da come viene utilizzata
Le persone sagge parlano perché hanno qualcosa da dire.
Le persone sciocche perché hanno da dire qualcosa.
Le persone sciocche perché hanno da dire qualcosa.
-
SediciAmpere
1.932 4 5 8 - Expert EY
- Messaggi: 2309
- Iscritto il: 31 ott 2013, 15:00
3
voti
credo rifletta semplicemente la tendenza, diffusa in ogni ambito, a "spararla grossa".
Quel 65C potrebbe essere un dato teorico di quel tipo di batteria, il cavo invece è dimensionato per l'impiego reale.
65C vorrebbe dire scaricare completamente la batteria in meno di un minuto.
Le batterie più stressate che ho visto finora sono quelle LiPO per droni. Sono sicuramente batterie capaci di qualche decina di C, ma sul mio drone duranto 6-8 minuti, quindi la scarica in caso di volo continuato è un po' inferiore a 10C
Quel 65C potrebbe essere un dato teorico di quel tipo di batteria, il cavo invece è dimensionato per l'impiego reale.
65C vorrebbe dire scaricare completamente la batteria in meno di un minuto.
Le batterie più stressate che ho visto finora sono quelle LiPO per droni. Sono sicuramente batterie capaci di qualche decina di C, ma sul mio drone duranto 6-8 minuti, quindi la scarica in caso di volo continuato è un po' inferiore a 10C
0
voti
Grazie a tutti.
Penso allora che per la mia applicazione (un drone agricolo) , per avere corrente a sufficienza (mi servono in media 120A, ma l'assorbimento potrebbe arrivare anche a piu di 200A) , ed anche una sufficiente autonomia, ne dovro' usare 2 in parallelo.
A questo proposito, ho un dubbio:
ho un sistema che valuta l'autonomia residua in base alla corrente assorbita e la tensione residua della batteria , ma ho il problema che l'amperometro (ad effetto Hall) e' limitato a 180A.
Secondo voi se monitoro solo l'assorbimento su una delle due batterie, presumendo che siano quasi identiche e sia identico anche il livello di carica iniziale, avro' una stima accettabile dell'autonomia residua?
dal punto di vista della singola batteria, forse si potrebbe vedere il sistema come 'un sistema che assorbe meno' (forse la meta') grazie alla presenza dell'altra batteria in parallelo, e in un certo senso quindi vederlo come un sistema con una sola batteria..
o no?
non so se mi sono spiegato...
Penso allora che per la mia applicazione (un drone agricolo) , per avere corrente a sufficienza (mi servono in media 120A, ma l'assorbimento potrebbe arrivare anche a piu di 200A) , ed anche una sufficiente autonomia, ne dovro' usare 2 in parallelo.
A questo proposito, ho un dubbio:
ho un sistema che valuta l'autonomia residua in base alla corrente assorbita e la tensione residua della batteria , ma ho il problema che l'amperometro (ad effetto Hall) e' limitato a 180A.
Secondo voi se monitoro solo l'assorbimento su una delle due batterie, presumendo che siano quasi identiche e sia identico anche il livello di carica iniziale, avro' una stima accettabile dell'autonomia residua?
dal punto di vista della singola batteria, forse si potrebbe vedere il sistema come 'un sistema che assorbe meno' (forse la meta') grazie alla presenza dell'altra batteria in parallelo, e in un certo senso quindi vederlo come un sistema con una sola batteria..
o no?
non so se mi sono spiegato...
1
voti
No in linea teorica non va bene, ma se è per una stima di massima può bastare la tensione, e comunque si va a minuti, l'assorbimento di un drone credo sia abbastanzs costante
0
voti
Grazie,
credo che tensione e corrente servano al flight controller per dare una stima simile a quella che fa un navigatore di auto utilizzando litri di carburante ancora in serbatoio e consumo istantaneo o medio degli ultimi minuti, nel senso che se ho 10 litri (tensione) e vado a 80 (corrente) magari faro' ancora 200km al max, se invece vado a 140 ne faro' ancora 150 .
L'assorbimento dei motori varia in funzione del 'throttle', e questo in genere varia in base all'utilizzo che si fa del drone , quindi cambia in base al fatto che si vada 'a manetta' alla max velocita' per scopi 'sportivi' , oppure lentamente per una semplice ricognizione aerea.
Ma il mio caso e' ancora diverso, trattandosi di drone agricolo dotato di serbatoio e di sprayer, l'assorbimento varia in maniera sostanziale in base al peso, che e' variabile nel tempo da 15kg (all'inizio, con serbatoio da 10L pieno), a 5kg finali ( con serbatoio vuoto ).
Comunque effettivamente anche in questo caso una valutazione dell'autonomia residua non serve a molto, cambiando le condizioni costantemente nel tempo...
piu che altro forse monitorando una sola batteria con il sensore da 180A potrei evitare un return home automatico per 'failsafe' nel caso l'assorbimento di corrente andasse fuori scala rispetto al sensore (180 vs piu di 200 possibili)
Chiaramente forse la soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare un sensore con taratura piu alta, ma non lo trovo sul mercato, e non ho sufficienti competenze elettroniche per costruirmene uno 'ad hoc' (ho aperto un thread per questo, ma al momento e' stato boicottato
)
credo che tensione e corrente servano al flight controller per dare una stima simile a quella che fa un navigatore di auto utilizzando litri di carburante ancora in serbatoio e consumo istantaneo o medio degli ultimi minuti, nel senso che se ho 10 litri (tensione) e vado a 80 (corrente) magari faro' ancora 200km al max, se invece vado a 140 ne faro' ancora 150 .
L'assorbimento dei motori varia in funzione del 'throttle', e questo in genere varia in base all'utilizzo che si fa del drone , quindi cambia in base al fatto che si vada 'a manetta' alla max velocita' per scopi 'sportivi' , oppure lentamente per una semplice ricognizione aerea.
Ma il mio caso e' ancora diverso, trattandosi di drone agricolo dotato di serbatoio e di sprayer, l'assorbimento varia in maniera sostanziale in base al peso, che e' variabile nel tempo da 15kg (all'inizio, con serbatoio da 10L pieno), a 5kg finali ( con serbatoio vuoto ).
Comunque effettivamente anche in questo caso una valutazione dell'autonomia residua non serve a molto, cambiando le condizioni costantemente nel tempo...
piu che altro forse monitorando una sola batteria con il sensore da 180A potrei evitare un return home automatico per 'failsafe' nel caso l'assorbimento di corrente andasse fuori scala rispetto al sensore (180 vs piu di 200 possibili)
Chiaramente forse la soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare un sensore con taratura piu alta, ma non lo trovo sul mercato, e non ho sufficienti competenze elettroniche per costruirmene uno 'ad hoc' (ho aperto un thread per questo, ma al momento e' stato boicottato

0
voti
Quindi nel tuo caso l'assorbimento non è costante ma anzi diminuisce notevolmente durante l'utilizzo dato che il peso si riduce a un terzo (15 kg all'inizio 5 kg alla fine);
io sono specializzato in domande "ignoranti"
cosa ti impedisce di usare due dei dispositivi di monitoraggio in tuo posesso, uno per ciascuna delle due batterie?
io sono specializzato in domande "ignoranti"

"Non farei mai parte di un club che accettasse la mia iscrizione" (G. Marx)
-
claudiocedrone
16,7k 4 7 9 - Master EY
- Messaggi: 11710
- Iscritto il: 18 gen 2012, 13:36
0
voti
claudiocedrone ha scritto:Quindi nel tuo caso l'assorbimento non è costante ma anzi diminuisce notevolmente durante l'utilizzo dato che il peso si riduce a un terzo (15 kg all'inizio 5 kg alla fine);
io sono specializzato in domande "ignoranti"cosa ti impedisce di usare due dei dispositivi di monitoraggio in tuo posesso, uno per ciascuna delle due batterie?
me lo impedisce la mia ignoranza, appunto

i dati di corrente e tensione rilevati dal sensore vengono inviati (in forma analogica di tensione variabile in un certo range) al flight controller in una porta, una unica porta, quindi non posso collegarci 2 sensori
un modo forse sarebbe utilizzare i 2 sensori e magari fare un circuitino che somma le due letture di corrente e prende il minimo delle due letture di tensione , cosa molto al di la delle mie capacita' e competenze in questo campo...
11 messaggi
• Pagina 1 di 2 • 1, 2
Torna a Costruzione, riparazione, riutilizzo
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 22 ospiti