Non sono sicuro di che cosa intendi con derivare le condizioni iniziali.
Spice, e derivati, fa uso della modified nodal analysis, quindi usa come incognite le tensioni ai nodi. Questo, come hai notato, provoca un diverso comportamento per le tensioni iniziali sui condensatori e le correnti iniziali nelle induttanze.
Se non specifichi uic, spice calcola le tensioni dei vari nodi, le correnti nei rami con una analisi in DC (condensatori aperti, induttori in corto), usando i valori DC dei generatori (oppure i valori iniziali dei generatori in transistorio) e con questi valori inizia l'integrazione delle equazioni differenziali del circuito.
Sempre se non usi uic, ma metti una condizione iniziale su un condensatore, quindi specifichi una tensione ad esempio mettendo 1uF IC=5, spice fa l'analisi in continua considerando al posto del condensatore con condizione iniziale un generatore di tensione del valore dato da IC, e calcola le rimanenti tensioni incognite come prima.
Nel circuito qui sotto si ha una simulazione senza uic, quindi spice calcola il bias point, e sono stati indicati i valori iniziali della tensione su C2 e della corrente nell'induttanza. Il generatore di tensione e` da 10V in continua.
Guardiamo prima le tensioni: Impongo una tensione di 5V su C2 (tensione V2), non c'e` uic quindi spice mette un generatore di tensione in parallelo a C2 per l'analisi in continua, includendo anche VDC, poi con le tensioni trovate parte con la simulazione.
Il risultato e` in questa figura
Si vede che la tensione V2 parte a 5V, come imposto, ma anche C3, tensione V3, parte da 5V, perche' nella fase di calcolo del bias C3 e` un circuito aperto e quindi R4 porta la tensione V2 anche su C3. Invece la tensione V1 e` data dal partitore di V2 e VDC, essendo due generatori di tensione da 5V e 10V e le due resistenze uguali, la tensione in continua, poi usata come valore iniziale, e` di 7.5V.
Invece nel circuito a destra si vede che la condizione iniziale IC=20mA sull'induttanza non ha nessun effetto. Il nodo V4 e` inizialmente a 2V e questa e` la condizione iniziale di C4. Ma nell'analisi in continua, l'induttanza e` sostituita da un cortocircuito e quindi nella resistenza R5 scorre una corrente di 2mA che e` la condizioni iniziale della corrente di L.
I valori finali (in DC) sono quelli previsti dalla teoria: V1=V2=V3=10V, V4=5V e la corrente nell'induttanza e` di 5mA.
Nella figura seguente c'e` quasi lo stesso circuito (ho tolto la condizione iniziale da C4), ma questa volta e` specificato uic.
Il comando uic dice di usare le condizioni iniziali per TUTTI i componenti reattivi, quando una condizione non e` specificata la si intende nulla. Non viene fatta nessuna analisi in continua, si parte con le condizioni date (o implicite nulle) e si integra. Il risultato e` il seguente
SI vede che le tensioni su tutti i condensatori sono nulle, tranne C2, ma questa tensione di 5V non si "propaga" su C3. Questa volta la condizione iniziale sull'induttanza e` presente, la corrente I(L) parte da 20mA, ma questa "corrente" non scorre da nessuna parte, non va a caricare inizialmente C4, che parte anche lui da tensione nulla.
Chissa` se cosi` e` piu` chiaro? L'asimmetria fra uic e non uic e` che se non si fa l'analisi in DC, si possono, anzi si devono, specificare tutte le condizioni iniziali. Se invece si fa una analisi dc preliminare (quindi no uic), deve partire l'algoritmo dell'analisi nodale modificata in cui le incognite sono solo le tensioni e quindi si possono forzare solo dei potenziali, mentre le correnti sono calcolate solo dopo aver trovato le tensioni.
Bisogna infine ricordare che tutti i simulatori sono dei GIGO: Garbage In Garbage Out! Se si mettono all'ingresso dei dati assurdi (ad esempio condizioni non fisiche), si ottengono dei risultati assurdi!