Si è vero Ardu' ha un sacco di limiti ma rispetto ai PIC sembra di essere in paradiso.
Certo si può fare meglio ma ci si può anche accontentare.
Purtroppo non c'è assolutamente niente di sviluppo virtuale.
Si va di print delle variabili e di tutto quello che ti serve.
Un sistema un po' basico.
Ma funziona.
C'è chi va in bicicletta e chi va con l'Hummer H1.
A velocità diversa e con soddisfazioni diverse forse arriveranno alla loro meta.
Riguardo gli interrupt se proprio li devo utilizzare e non c'è modo di evitarlo uno unico magari lo utilizzo.
Altrimenti si va di loop libero e infinito.
Piuttosto si utilizzano i numerosi counter e poi si va ogni tanto a vedere cosa è successo.
Non amo avere sorprese del tipo "va benissimo ma ogni tanto mi tocca spegnere e accendere" .
Poi ci sono le scuole di pensiero ma il mio orientamento ad ora è quello.
Il vantaggio che vedo in arduino è che rende facile il riutilizzo se implementato bene.
Senza saldare lo smonti dal progetto x lo programmi e lo riutilizzi per il progetto z
In due minuti.
Anche perché spesso sono effettivamente tutti prototipi a esemplare unico.
Anche sui float le scuole di pensiero si sprecano.
Da dilettante miro al funzionamento piu che altro.
Mi ricordo bene con i PIC 16F8x la gestione dei numeri a 16bit con due byte e poi ricavare i codice del carattere da visualizzare su display Lcd il tutto in assembly.
Per fortuna una buon' anima aveva messo in rete come fare con esempio e spiegazione in inglese che non so.
Insomma a lacune siamo mesi bene.
Sul resto ci stiamo lavorando.
Ciao