Aiuto con esercizio di elettrotecnica
Moderatori: g.schgor, IsidoroKZ
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Rileggendo non trovo la giustificazione sul valore nullo delle due correnti Ip e Is (o ip e is, visto che nelle quattro pagine del 3D sono indicate in entrambi i modi).
Il Conte di Montecristo
Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.
Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.
Abraham Lincoln
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EdmondDantes
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Un secondo appunto, in attesa, si spera, di una possibile spiegazione sul valore nullo delle due correnti.
Le due induttanze accoppiate sono state considerate di fatto come un trasformatore ideale. Così è stato anche specificato e così si intuisce pure dalle due equazioni descrittive del primo post. Il problema dunque è nel simbolo usato nello schema. Abbiamo un trasformatore ideale.
Adesso il mio appunto. I puntini di un trasformatore ideale definiscono l'orientazione di ciascuna delle due porte.
La situazione è questa qui:
Come mai nei disegni FidoCadJ e nella trattazione dell'intero 3D la corrente Is, che nel caso del simbolo sopra riportato è la corrente i1, è uscente dalla porta 1? Va bene, posso anche disegnarla uscente. Ma allora come mai sia all'inizio del 3D che durante il suo sviluppo consideriamo un segno meno non giustificato nella relazione fra le due correnti Ip e Is?
PS
Niente, leggevo i versi specchiati. Mi ha confuso il disegno in [18] dove nel ramo Ip sono segnate due correnti opposte, dovuto probabilmente a un refuso. Comunque rimane un problema di convenzione. Nel disegno originario la porta 2, la P, ha un segno meno sul morsetto contrassegnato dal pallino. Il segno è stato cambiato nel disegno [18]. Qualcosa non quadra e c'è sempre un segno meno che non mi torna nelle equazioni descrittive.
Le due induttanze accoppiate sono state considerate di fatto come un trasformatore ideale. Così è stato anche specificato e così si intuisce pure dalle due equazioni descrittive del primo post. Il problema dunque è nel simbolo usato nello schema. Abbiamo un trasformatore ideale.
Adesso il mio appunto. I puntini di un trasformatore ideale definiscono l'orientazione di ciascuna delle due porte.
La situazione è questa qui:
Come mai nei disegni FidoCadJ e nella trattazione dell'intero 3D la corrente Is, che nel caso del simbolo sopra riportato è la corrente i1, è uscente dalla porta 1? Va bene, posso anche disegnarla uscente. Ma allora come mai sia all'inizio del 3D che durante il suo sviluppo consideriamo un segno meno non giustificato nella relazione fra le due correnti Ip e Is?
PS
Niente, leggevo i versi specchiati. Mi ha confuso il disegno in [18] dove nel ramo Ip sono segnate due correnti opposte, dovuto probabilmente a un refuso. Comunque rimane un problema di convenzione. Nel disegno originario la porta 2, la P, ha un segno meno sul morsetto contrassegnato dal pallino. Il segno è stato cambiato nel disegno [18]. Qualcosa non quadra e c'è sempre un segno meno che non mi torna nelle equazioni descrittive.
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EdmondDantes
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Quindi tu dici che anche la soluzione dell'esercizio è sbagliata?
Sapresti indicarmi in caso qual è il tuo approccio alla risoluzione?
Sapresti indicarmi in caso qual è il tuo approccio alla risoluzione?
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Questa è forte.
Ho scritto che non mi è chiaro lo schema del circuito. Ho chiesto come mai le due correnti sono nulle. Ho chiesto delucidazioni sui segni e contrassegni alle due porte del trasformatore ideale. E ancora, come mai le correnti Ip e Is sono scritte in due modi diversi. Segni che cambiano da uno schema all'altro. Che altro c'è? Sì, il rapporto 1:2 del trasformatore che a un certo punto scompare dallo svolgimento.
E mi chiedi se la soluzione è sbagliata e quale sarebbe il mio approccio?
Prima vorrei capire qual è lo schema del circuito ufficiale, quali sono i dati e qual è la tua risoluzione. Vedo solo passaggi con ipotesi, senza nessuna giustificazione. E soprattutto quanto vale la tanto agoniata tensione Vth.
Io i miei esercizi li ho svolti.
Ecco perché non ho più partecipato a questo tipo di discussioni. Scusate l'intromissione, evita pure di rispondere ai miei dubbi.
Ho scritto che non mi è chiaro lo schema del circuito. Ho chiesto come mai le due correnti sono nulle. Ho chiesto delucidazioni sui segni e contrassegni alle due porte del trasformatore ideale. E ancora, come mai le correnti Ip e Is sono scritte in due modi diversi. Segni che cambiano da uno schema all'altro. Che altro c'è? Sì, il rapporto 1:2 del trasformatore che a un certo punto scompare dallo svolgimento.
E mi chiedi se la soluzione è sbagliata e quale sarebbe il mio approccio?
Prima vorrei capire qual è lo schema del circuito ufficiale, quali sono i dati e qual è la tua risoluzione. Vedo solo passaggi con ipotesi, senza nessuna giustificazione. E soprattutto quanto vale la tanto agoniata tensione Vth.
Io i miei esercizi li ho svolti.
Ecco perché non ho più partecipato a questo tipo di discussioni. Scusate l'intromissione, evita pure di rispondere ai miei dubbi.
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EdmondDantes
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FT28 ha scritto:Quindi tu dici che anche la soluzione dell'esercizio è sbagliata?
Non sta dicendo che la soluzione è sbagliata.
Semplicemente, come anche il sottoscritto, non ha chiaro lo schema, non capisce le convenzioni adottate, perché non rispettano il normale standard che si usa solitamente per disegnare gli schemi elettrici.
Se ricordi, anche io ti avevo fatto la stessa osservazione.
Il tuo schema si deve interpretare e questo è qualcosa che gli elettrotecnici e gli elettronici odiano dal più profondo, perché è quasi sempre foriero di errori difficili da individuare.
Io ho supposto che i tuoi due induttori accoppiati avessero le tensioni come Vp e Vs come tu le avevi indicate, ma questo non è completamente chiaro.
Ho supposto che le correnti ip e is avessero i versi indicati, anche se questo è chiaro ancora di meno.
Secondo queste supposizioni si trova che ip=-is e, dalle equazioni costitutive del trasformatore ideale scritte dal professore sullo schema iniziale, mettendo a sistema, si ricava che ip=is=0.
Io ho cercato di aiutarti andando oltre queste inesattezze topologiche, ma EdmondDantes, che l'elettrotecnica la conosce davvero, reputa queste discrasie inaccettabili, come dovrebbe essere giusto che sia.
Nota, per favore, che non sto dando la colpa a te, ma al professore, che dovrebbe conoscere il modo corretto di disegnare un trasformatore ideale e dovrebbe conoscere il modo corretto di usare i pallini.
Stante questo uso non corretto, EdmondDantes ha ragione a dire che non gli è chiaro il perché le corrente ip e is siano nulle e la sua obiezione è sacrosanta.
Ovviamente questo non ha nulla a che fare col fatto che l'esercizio sia giusto o sbagliato, motivo per il quale non vuole risposte.
Forse, l'unica cosa che potrei consigliargli, è di essere un pochino più paziente con gli studenti, soprattutto osservando come impostano le cose i loro professori...
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PietroBaima
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Che le due correnti siano nulle lo dicono la LKC e le equazioni descrittive delle correnti del trasformatore ideale e del nullore. Questa giustificazione io non l'ho vista. Da parte sua ho solo letto
prendendo per buono ciò che ha scritto PietroBaima. Nel compito cosa scriverà?
Un'altra cosa che non mi piace è l'introduzione dell'amplificatore operazionale adoperato per spiegare il nullore e il resto del circuito. È il nullore che può essere usato per calcolare (e non spiegare) le grandezze elettriche dell'operazionale e non il viceversa. Più precisamente un amplificatore operazionale chiuso in retroazione negativa.
Le equazioni descrittive del nullore, mai citate dall'OP, sono indispensabili per risolvere il circuito assegnato e giustificare alcune delle affermazioni di PietroBaima.
È il nullore che modella l'amplificatore operazionale chiuso in retroazione negativa. È il nullore a essere adoperato nella progettazione dei circuiti con amplificatori operazionali reali in quanto ne approssima il comportamento.
Qui invece mi pare che sia stato fatto il contrario, e anche male.
Questa cosa la ritengono inaccettabile perché significa che non si è capito cosa significhino fisica, ingegneria, modello e simulazione.
se Is=0 allora...
prendendo per buono ciò che ha scritto PietroBaima. Nel compito cosa scriverà?
Un'altra cosa che non mi piace è l'introduzione dell'amplificatore operazionale adoperato per spiegare il nullore e il resto del circuito. È il nullore che può essere usato per calcolare (e non spiegare) le grandezze elettriche dell'operazionale e non il viceversa. Più precisamente un amplificatore operazionale chiuso in retroazione negativa.
Le equazioni descrittive del nullore, mai citate dall'OP, sono indispensabili per risolvere il circuito assegnato e giustificare alcune delle affermazioni di PietroBaima.
È il nullore che modella l'amplificatore operazionale chiuso in retroazione negativa. È il nullore a essere adoperato nella progettazione dei circuiti con amplificatori operazionali reali in quanto ne approssima il comportamento.
Qui invece mi pare che sia stato fatto il contrario, e anche male.
Questa cosa la ritengono inaccettabile perché significa che non si è capito cosa significhino fisica, ingegneria, modello e simulazione.
Il Conte di Montecristo
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Edmond... non posso che essere d'accordo con te.
Purtroppo però mi rendo conto di cosa abbiano spiegato all'OP e, in questo contesto, cerco di aiutarlo lo stesso.
Quando gli ho chiesto lo schema in FidoCadJ lo ha disegnato, non si può dire che non abbia volontà di capirci qualcosa.
Il problema è che tante volte il meglio è nemico del bene.
Comunque è ovvio che tu abbia ragione, non sto dicendo questo.
Il livello che gli chiedi tu, con quello che gli spiegano, lo raggiungerà dopo aver fatto 1G esercizio.
Purtroppo però mi rendo conto di cosa abbiano spiegato all'OP e, in questo contesto, cerco di aiutarlo lo stesso.
Quando gli ho chiesto lo schema in FidoCadJ lo ha disegnato, non si può dire che non abbia volontà di capirci qualcosa.
Il problema è che tante volte il meglio è nemico del bene.
Comunque è ovvio che tu abbia ragione, non sto dicendo questo.
Il livello che gli chiedi tu, con quello che gli spiegano, lo raggiungerà dopo aver fatto 1G esercizio.
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PietroBaima
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