(per il conte :) : anche con trasformatore ideale c'e` flusso disperso: il trasformatore lavora grazie al flusso disperso!)
Cominciamo con il dire che la potenza
non passa attraverso il nucleo. Sembra strano, antintuitivo... ma e` cosi`.
Una spiegazione alla buona per vedere che la potenza non passa per il nucleo e` la seguente. Consideriamo un trasformatore con due secondari. Le tensioni sui due secondari sono date dalla tensione del primario moltiplicata per i rispettivi rapporti spire. Che su un secondario ci sia o meno un carico, non fa (per fortuna :) ) cambiare la tensione sull'altro secondario (a meno dei parametri longitudinali del trasfo, ma trascurabili).
Adesso consideriamo la configurazione di questa figura (bisogna ammettere che il secondario aggiunto mi e` proprio venuto male :) ):

- Trasformatore a due secondari
- Transformer3d_col3.svg.png (63.85 KiB) Osservato 3406 volte
Supponiamo che ci sia una tensione alternata Vp sul primario, e quindi anche sul secondario blu, dove mettiamo un carico variabile. La tensione V2 (secondario giallo) e` data dalla tensione di ingresso per il rapporto spire fra avvolgimento giallo e rosso. Se cambiamo il carico sul secondario blu anche andando da nessun carico a carico massimo, la tensione V2 non cambia.
Questo vuol dire che trasferendo potenza nulla oppure piena potenza, il secondario giallo non se ne accorge. Il secondario giallo vede tutto quello che passa nel nucleo, e cio` che passa nel nucleo non dipende dalla potenza che viene trasportata.
Prima considerazione: la potenza non passa nel nucleo. Ci sarebbe anche un altro modo di vederlo, ma richiede un po' di conti.
Seconda considerazione. Supponiamo che il nucleo abbia permeabilita` infinita. C'e` induttanza dispersa nel trasformatore? Nella figura seguente, c'e` campo magnetico H segnato dalla freccia nera?

- T2sm.png (48.21 KiB) Osservato 3406 volte
Ricordiamo l'ipotesi fatta: nucleo a permeabilita` infinita. Verrebbe da dire che nell'aria H=0, ma anche qui l'intuizione porta su cattive strade.
Consideriamo il percorso indicato in giallo, che e` dentro il nucleo per 3 lati, ed esce a prendere aria solo nel "buco".
Applichiamo il teorema della circuitazione (*):

Il percorso si estende per tre lati in materiale con permeabilita` infinita, e in quei tre lati H=0. D'altra parte se c'e` un carico, nel primario passa corrente e l'integrale deve venire H*I. Questo vuol dire che H nel buco e` presente, e anche forte: la sua intensita` e` data da

dove h e` l'altezza del buco.
Questo campo H immagazzina energia, non e` concatenato con il secondario, e quindi in un trasformatore anche ideale, l'induttanza dispersa esiste!
Cio` detto vado a pranzo, e ripeto la domanda: dove passa la potenza che transita fra primario e secondario, dato che non passa nel nucleo? :)
PS: per gli audiofili. L'unico significato tecnico di circuitazione e` quello usato in questo contesto. Uno schema, un circuito, una topologia

sono una circuitazione (che e` l'atto corrispondente al verbo circuitare)