Salve,non riesco ad interpretare il paragrafo "8.7.5.2 Rincalzo alla mancata apertura del DDI" della norma 0-16.
E' corretto dire che per impianti fotovoltaici connessi in rete, anche per potenze maggiori di 400 kVA non e' comunque necessario il rincalzo del DDI?
Con la definizione:inverter funzionanti come generatori di tensione,si intendono gli inverter funzionanti in isola?
Questo e' il paragrafo della norma
8.7.5.2 Rincalzo alla mancata apertura del DDI
Per la sicurezza dell'esercizio della rete, nei casi in cui la produzione è realizzata mediante
generatori in grado di sostenere la tensione di rete (generatori sincroni, asincroni autoeccitati,
inverter funzionanti come generatori di tensione), per potenze superiori a 400 kVA è
necessario provvedere un rincalzo alla mancata apertura del dispositivo d'interfaccia.
Il rincalzo consiste nel riportare il comando di scatto, emesso dalla protezione di interfaccia,
ad un altro dispositivo di interruzione. Esso è costituito da un circuito, condizionato dalla
posizione di chiuso del dispositivo di interfaccia, che agisce a seconda dei casi sul dispositivo
generale o sul(i) dispositivo(i) di generatore, con ritardo non eccedente 1 s. Il temporizzatore
viene attivato dal circuito di scatto della protezione di interfaccia.
Grazie
CEI 0-16 rincalzo mancata apertura DDI
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MASSIMO-G
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In effetti il rincalzo non è necessario nel fotovoltaico ma spesso viene comunque previsto in quanto la sua realizazione non comporta molti sforzi aggiuntivi, è sufficiente portare alla protezione di interfaccia lo stato del dispositivo di interfaccia (informando se il dispositivo di sezionamento è aperto oppure chiuso) e un cavetto con due fili allo sgancio del dispositivo che poi effettuerà il rincalzo. Ovviamente poi occorre programmare opportunamente la protezione. Comunque l'onere che comporta è davvero ridicolo. Molti progettisti lo pretendono ugualmente e accontentarli non è proprio un problema
Molto piu gravoso è prevedere la 59N in quanto occorrono i tre tv collegati a triangolo aperto. Quando non sono necessari, come nel fotovoltaico, si dissuade il progettista dalla volontà di metterli
Molto piu gravoso è prevedere la 59N in quanto occorrono i tre tv collegati a triangolo aperto. Quando non sono necessari, come nel fotovoltaico, si dissuade il progettista dalla volontà di metterli
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Grazie Massimo sei sempre molto professionale.
A presto
A presto
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Quoto Massimo.... il rincalzo io lo prevedo sempre... sono due "cavetti"....
e per la 59N (Vo) il vizio è ancora duro a morire... tanti colleghi ancora la prevedono!!
e per la 59N (Vo) il vizio è ancora duro a morire... tanti colleghi ancora la prevedono!!
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foxone1978
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Per dovere di cronaca, aggiungo che la norma per le connessioni alla rete BT del Distributore, di prossima pubblicazione (futura CEI 0-21), prevederà che il dispositivo di rincalzo sia sempre installato.
Probabilmente seguendo lo stesso principio, ciò sarà recepito anche dalla norma CEI 0-16 di prossima revisione.
Quindi, visto l'esiguo impatto economico, condivido l'idea di installarlo sempre.
Saluti
Marco62
Probabilmente seguendo lo stesso principio, ciò sarà recepito anche dalla norma CEI 0-16 di prossima revisione.
Quindi, visto l'esiguo impatto economico, condivido l'idea di installarlo sempre.
Saluti
Marco62
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Questo bisogna chiederlo al normatore!
Provo comunque ad ipotizzare:
- L'impianto FV costituito dall'insieme dei moduli e inverter, non sono in grado di sostenere la tensione di rete;
- Quando è stata pubblicata la norma CEI 0-16, gli impianti connessi non èrano così numerosi.
Probabilmente poi, con il forte incremento di questi ultimi due anni, si è pensato al rischio generabile dalla mancata apertura di un Disp. di interfaccia, che seppur per un brevissimo tempo, potrebbe dare un riferimento di tensione agli altri impianti connessi, i quali, in modo sinergico potrebbero insieme sostenere la rete affetta dall'interruzione ( magari dovuta alla tranciatura di un cavo).
Si determinerebbe in tal caso un'isola potenzialmente pericolosa.
Il problema delle isole indesiderate è molto dibattuto a livello nazionale ed europeo.
Saluti
Marco62
Provo comunque ad ipotizzare:
- L'impianto FV costituito dall'insieme dei moduli e inverter, non sono in grado di sostenere la tensione di rete;
- Quando è stata pubblicata la norma CEI 0-16, gli impianti connessi non èrano così numerosi.
Probabilmente poi, con il forte incremento di questi ultimi due anni, si è pensato al rischio generabile dalla mancata apertura di un Disp. di interfaccia, che seppur per un brevissimo tempo, potrebbe dare un riferimento di tensione agli altri impianti connessi, i quali, in modo sinergico potrebbero insieme sostenere la rete affetta dall'interruzione ( magari dovuta alla tranciatura di un cavo).
Si determinerebbe in tal caso un'isola potenzialmente pericolosa.
Il problema delle isole indesiderate è molto dibattuto a livello nazionale ed europeo.
Saluti
Marco62
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Comunque sia il rincalzo non risolve il problema delle isole.
Giusto?
Giusto?
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andrebbe sicuramente integrato con la 59N , la tensione omopolare sarebbe presente se gli inverter alimentano un guasto sulla rete del distributore, poi è allo studio qualcosa di simile al telescatto che c'era sulla dk5740 per aprire il DI anche quando l'interruttore di linea del distributore si apre senza transito di potenza attiva non causando le variazioni di frequenza e tensione che causano lo scatto della protezione di interfaccia,notizie che si captano parlando con chi costruisce le protezioni
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