Buonasera,
dovrei realizzare un impianto elettrico in Italia per dei commitenti stranieri.
Il committente ha la necessità di avere un impianto a 110v oltre al classico 220 V, in tutte le stanze della sua abitazione.
Secondo voi è a norma? E' possibile realizzare in Italia questo tipo di impianto e poi certificarlo?
Se fosse possibile, c'è una norma che regolamenta l'impianto?
Ho provato a cercare in rete, ma senza esiti positivi!
Una delle cose che mi occorre sapere è se si devono separe le linee 110v dalla 220 V nelle scatole di derivazione e nelle scatole 503 dove vengono messi i frutti.. e quale standard di colore dei cavi utilizzare.
In attesa di vostri consigli e suggerimenti in merito, vi saluto tutti!
Grazie Tante.
Impianto elettrico 110 V per l'Italia
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cvale ha scritto:Secondo voi è a norma? E' possibile realizzare in Italia questo tipo di impianto e poi certificarlo?
Certo che è a norma e certificabile.
cvale ha scritto:Se fosse possibile, c'è una norma che regolamenta l'impianto?
Sempre la CEI 64-8 che si applica per tutti gli impianti elettrici in bassa tensione, quindi fino ai 1000 V in corrente alternata.
cvale ha scritto:Ho provato a cercare in rete, ma senza esiti positivi!
In rete si trova di tutto e di più ma poi bisogna approfondire con le norme tecniche e quelle si comprano....
cvale ha scritto:Una delle cose che mi occorre sapere è se si devono separe le linee 110v dalla 220 V nelle scatole di
derivazione e nelle scatole 503 dove vengono messi i frutti.. e quale standard di colore dei cavi utilizzare.
Non devi separare nulla, non cambia nulla, tratta il 110 V come il 230V. L'unica differenza è che ci sarà un trasformatore a monte 230/110V.
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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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cvale ha scritto:dovrei realizzare un impianto elettrico in Italia per dei commitenti stranieri.
Il committente ha la necessità di avere un impianto a 110v oltre al classico 220 V, in tutte le stanze della sua abitazione.
immagino che la richiesta derivi dalla possibilità di utilizzare apparecchi che il commitente già possedeva nel suo paese di origine. Se così suggerirei di verificare anche la compatibilità con la frequenza di rete. Nella maggior parte dei paesi ove la distribuzione in BT è a 110V la frequenza è 60 Hz.
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Prima di tutto grazie per le informazioni..
Il committente intende utilizzare gli apparecchi che riesce a portare in valigia.. quindi Notebook, tablet, palmari, rasoi, Phon etc etc... La frequenza che utilizzano è di 60hz!
Lo so, la cosa è un po' anomala perché basterbbe acquistare dei semplici adattatori per ogni singolo apparecchio...
Ok.. cambierà ovviamente solo la sezione del cavo per il 110V rispetto alla 220 V visto che la corrente raddoppia.. ma una cosa mi chiedo, se nella 503 metto due frutti, una presa da 110v ed una presa da 220 V, per il neutro secondo le norme dovrei utilizzare lo stesso colore?
Grazie
paolo a m ha scritto:immagino che la richiesta derivi dalla possibilità di utilizzare apparecchi che il commitente già possedeva nel suo paese di origine. Se così suggerirei di verificare anche la compatibilità con la frequenza di rete. Nella maggior parte dei paesi ove la distribuzione in BT è a 110V la frequenza è 60 Hz.
Il committente intende utilizzare gli apparecchi che riesce a portare in valigia.. quindi Notebook, tablet, palmari, rasoi, Phon etc etc... La frequenza che utilizzano è di 60hz!
Lo so, la cosa è un po' anomala perché basterbbe acquistare dei semplici adattatori per ogni singolo apparecchio...
Mike ha scritto:
Non devi separare nulla, non cambia nulla, tratta il 110 V come il 230V. L'unica differenza è che ci sarà un trasformatore a monte 230/110V.
Ok.. cambierà ovviamente solo la sezione del cavo per il 110V rispetto alla 220 V visto che la corrente raddoppia.. ma una cosa mi chiedo, se nella 503 metto due frutti, una presa da 110v ed una presa da 220 V, per il neutro secondo le norme dovrei utilizzare lo stesso colore?
Grazie
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Di solito gli apparecchi elettronici piccoli (Notebook, tablet, palmari, cellulari...) hanno un alimentatore universale che funziona fra 85V e 264V (o qualcosa del genere). Il solo cambiamento e` la spina utilizzata: userai due prese diverse a seconda della tensione?
Tieni anche presente che alcune prese sono polarizzate (ad esempio quelle usa) e fase e neutro devono essere in una specifica posizione.
Gli oggetti che non sono universali sono tipicamente cose elettromeccaniche (phon) o non trasportabili (desktop, televisore...). Vuoi mica dirmi che una persona che si puo` permettere di farsi un impianto elettrico su misura non puo` comprare un phon e lasciarlo in casa?
L'unico "elettrodomestico" che ho dovuto adattare e` un caricabatteria per spazzolino elettrico, quello non e` universale. Anche le lampade a risparmio energetico non lo sono, ma portarsi le lampade in valigia mi pare eccessivo.
Tieni anche presente che alcune prese sono polarizzate (ad esempio quelle usa) e fase e neutro devono essere in una specifica posizione.
Gli oggetti che non sono universali sono tipicamente cose elettromeccaniche (phon) o non trasportabili (desktop, televisore...). Vuoi mica dirmi che una persona che si puo` permettere di farsi un impianto elettrico su misura non puo` comprare un phon e lasciarlo in casa?
L'unico "elettrodomestico" che ho dovuto adattare e` un caricabatteria per spazzolino elettrico, quello non e` universale. Anche le lampade a risparmio energetico non lo sono, ma portarsi le lampade in valigia mi pare eccessivo.
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Vuoi mica dirmi che una persona che si puo` permettere di farsi un impianto elettrico su misura non puo` comprare un phon e lasciarlo in casa?
Visti i pochi dati a disposizione (quali apparecchiature nello specifico?) direi che Isidoro ha ben inquadrato la questione

PS: Gli stessi alimentatori di cui prima accettano normalmente sia i 50 che i 60 Hz
(*) Ufficio Complicazione Cose Semplici [lo si trova un po' dappertutto]
Saluti
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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Ovviamente tutte queste osservazioni sono state già fatte nel corso degli ultimi 6 mesi.. ma il cliente ha deciso di avere il doppio impianto.
Stiamo parlando di un'abitazione che supera gli 800mq.. quindi sicuramente di phon ne potrebbe comprare un container!!!
..sincermente in questo periodo di crisi ben venga un lavoro del genere, quindi a volte complicare le cose semplici risulta essere conveniente!!!!
Stiamo parlando di un'abitazione che supera gli 800mq.. quindi sicuramente di phon ne potrebbe comprare un container!!!

..sincermente in questo periodo di crisi ben venga un lavoro del genere, quindi a volte complicare le cose semplici risulta essere conveniente!!!!

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[/quote]Non devi separare nulla, non cambia nulla, tratta il 110 V come il 230V. L'unica differenza è che ci sarà un trasformatore a monte 230/110V.[/quote]
Riprendo questo argomento perché è proprio quello che mi è stato richiesto da un committente, di cui parlavo in post precedente.
Quindi l'impianto come andrebbe fatto?:
- trasformatore 6KVA 230/115V (non di isolamento giusto?)
- a valle la protezione dai contatti indiretti come viene fatta? bisogna collegare a terra il centrostella del secondario e creare quindi un sistema TN-S, e poi proteggere i circuiti con interruttori differenziali (per evitare di farlo con magneotermici)?
Riprendo questo argomento perché è proprio quello che mi è stato richiesto da un committente, di cui parlavo in post precedente.
Quindi l'impianto come andrebbe fatto?:
- trasformatore 6KVA 230/115V (non di isolamento giusto?)
- a valle la protezione dai contatti indiretti come viene fatta? bisogna collegare a terra il centrostella del secondario e creare quindi un sistema TN-S, e poi proteggere i circuiti con interruttori differenziali (per evitare di farlo con magneotermici)?
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