Nella pratica, il problema si risolve NON mettendo la valvola termostatica nel locale dove è situato il termostato (o cronotermostato) ambiente (normalmente nel soggiorno dell'abitazione). In tale locale l'installazione della valvola temostatica non ha alcun senso, poiché il calorifero dev'essere lasciato sempre completamente aperto.
L'idraulico ha citato i caloriferi del bagno perché sono quelli che normalmente vengono lasciati completamente aperti, per cui la valvola termostatica di solito non viene utilizzata, in quanto lasciata nella posizione di massima temperatura (chi vorrebbe freddo in bagno?).
caldaia a condensazione e valvole termostatiche
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Franco012 ha scritto:Nella pratica, il problema si risolve NON mettendo la valvola termostatica nel locale dove è situato il termostato (o cronotermostato) ambiente (normalmente nel soggiorno dell'abitazione). In tale locale l'installazione della valvola termostatica non ha alcun senso, poiché il calorifero dev'essere lasciato sempre completamente aperto.
Non mi pare un gran pensata. Se ci rifletti, nel momento in cui il termostato ambiente raggiunge la temperatura di settaggio disattiva l'intero impianto. Compreso i locali che in quel momento potrebbero avere ancora bisogno di calore. A questo punto non servono nemmeno le valvole termostatiche.
Come la penso sulla opportunità di installazione delle valvole termostatiche ho già detto. Mi permetto di dire, anche sulla base della mia esperienza professionale (oltre che di semplice utente), che molte obiezioni come quelle comparse anche in questa discussione, sono frutto di pregiudizi, e in qualche caso anche di ignoranza. Non escludo che qualche volta derivino da esperienze negative, ma se si indaga a fondo si scopre che qualcosa in quell'intervento era stato fatto in modo non corretto.
Riassumo: l'installazione delle valvole termostatiche (ossia la regolazione per singolo ambiente) è cosa buona e vantaggiosa. Salvo quando fatta male, da persone incompetenti. Ma questo vale per tutti i lavori. O no?
P.S. Per quelli che ...le norme. La regolazione per singolo ambiente è obbligatoria per legge, almeno dal 2005, per tutti gli edifici nuovi e per tutte le ristrutturazioni di impianti termici.
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Posso concordare sul fatto che la soluzione che ho proposto non sia universalmente applicabile, ed in effetti ho fatto riferimento più che altro alla mia situazione abitativa (appartamento quadrivano in condominio). Nel mio caso, comunque, sono pienamente soddisfatto della soluzione adottata. Ho realizzato l'impianto nel 1995, già con valvole termostatiche. Il cronotermostato mi assicura la temperatura ideale nel locale in cui soggiorno di più, e negli orari che voglio, nello studio ho impostato la stessa temperatura, nei due bagni la temperatura è mediamente più alta, grazie ad un accurato dimensionamento dei caloriferi (e si può comunque ridurre tramite le valvole termostatiche), mentre nel resto dell'appartamento (camere da letto e andito) ho impostato una temperatura più bassa.
Ovviamente con il cronotermostato ho impostato anche una seconda temperatura, per le notti più fredde.
Non ho pertanto alcun inconveniente, salvo il fatto che, essendo la caldaia di tipo un po' vecchiotto, non ho la regolazione automatica della temperatura di mandata dell'acqua in base alla temperatura esterna, per cui qualche ritocchino manuale ogni tanto lo devo fare, per avere il massimo rendimento. Problema destinato a sparire con la sostituzione ormai imminente della vecchia caldaia con una a condensazione.
Piuttosto, vorrei accennare al fatto che tutte queste regolazioni... capillari hanno efficacia solamente se tutti i locali vengono tenuti rigorosamenti chiusi. In casa mia non succede quasi mai, nessuno si preoccupa di tenere accuratamente chiuse tutte le porte, per cui, in pratica, va a finire che la temperatura tende ad uniformarsi in tutti gli ambienti, vanificando tutte le predisposizioni tecnologiche. Alla fine, quello che decide è il cronotermostato.
Ma anche questa è una considerazione che vale per determinati ambienti abitativi.
Ovviamente con il cronotermostato ho impostato anche una seconda temperatura, per le notti più fredde.
Non ho pertanto alcun inconveniente, salvo il fatto che, essendo la caldaia di tipo un po' vecchiotto, non ho la regolazione automatica della temperatura di mandata dell'acqua in base alla temperatura esterna, per cui qualche ritocchino manuale ogni tanto lo devo fare, per avere il massimo rendimento. Problema destinato a sparire con la sostituzione ormai imminente della vecchia caldaia con una a condensazione.
Piuttosto, vorrei accennare al fatto che tutte queste regolazioni... capillari hanno efficacia solamente se tutti i locali vengono tenuti rigorosamenti chiusi. In casa mia non succede quasi mai, nessuno si preoccupa di tenere accuratamente chiuse tutte le porte, per cui, in pratica, va a finire che la temperatura tende ad uniformarsi in tutti gli ambienti, vanificando tutte le predisposizioni tecnologiche. Alla fine, quello che decide è il cronotermostato.
Ma anche questa è una considerazione che vale per determinati ambienti abitativi.
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Ringrazio innanzitutto per le risposte che avete dato. faccio presente a paolo che la caldaia che dovrebbe essermi installata e' una Immergas Victrix 26kW, non so se questo tipo di caldaia ha una pompa a giri fissi o a giri variabili.
L'idraulico mi aveva detto che gli era gia' capitato di dover togliere una delle valvole termostatiche montate in alcuni impianti in quanto la caldaia "fischiava" e, comunque, non funzionava a dovere (non mi ha dato ulteriori dettagli).
Mi sembra comunque di aver capito che dare uno sfogo al circuito del riscaldamento sia una cosa utile, anche se non indispensabile. Penso che daro' quindi ascolto all'idraulico e in caso di verifica faro' presente la necessita' del buon funzionamento dell'impianto.
L'idraulico mi aveva detto che gli era gia' capitato di dover togliere una delle valvole termostatiche montate in alcuni impianti in quanto la caldaia "fischiava" e, comunque, non funzionava a dovere (non mi ha dato ulteriori dettagli).
Mi sembra comunque di aver capito che dare uno sfogo al circuito del riscaldamento sia una cosa utile, anche se non indispensabile. Penso che daro' quindi ascolto all'idraulico e in caso di verifica faro' presente la necessita' del buon funzionamento dell'impianto.
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Sempre per paolo preciso quanto indicato precedentemente: la caldaia che mi verra' installata e' una Immergas Victrix Zeus 26 kW.
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lelerelele ha scritto:la richiesta del tuo idraulico di lasciare aperti i termosifoni del bagno penso provenga dalla necessità di avere sempre un circuito aperto dopo la caldaia, se fossero tutte le valvole inserite potrebbe essere che chiudessero tutte assieme e la caldaia sarebbe chiusa all'uscita, impedendo all'acqua di circolare potrebbe anche saltare qualcosa!
Ma quando mai.....mai sentito parlare di valvole tre vie per esempio, controllo del carico? inseguimento termico? ecc ecc.
Certo se un impianto viene fatto col c..... poi ogni occasione è buona per giustificare le caz....
Se un impianto è correttamente eseguito io posso chiudere tutte le valvole termostatiche e non avrò mai problemi.
Poi di venditori di farfalle ce ne sono a bizzeffe ma spero che in proporzione siano più i professionisti
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MassimoB ha scritto:.....mai sentito parlare di valvole tre vie per esempio, controllo del carico? inseguimento termico? ecc ecc.
io non faccio il termoidraulico, posso ripetere ciò che mi è stato detto, lascio la palla a chi lo fa di mestiere.
saluti.
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Scusate se intervengo nuovamente, ma nel frattempo ho verificato le caratteristiche della caldaia Victrix Zeus 26 ErP. Viene cosi' riportato: "..gruppo idraulico composto di valvola 3 vie elettrica, pompa di circolazione a basso consumo elettrico a velocità regolabile con separatore d’aria incorporato, by-pass regolabile, ecc...". Mi sono quindi dato la risposta che avevo chiesto a paolo , cioe' la pompa e' a velocita' variabile. Inoltre la caldaia e' dotata di by-pass, e da quanto mi e' sembrato di capire dagli interventi anche degli altri partecipanti, questo dovrebbe evitare qualsiasi problema anche con tutte le termostatiche chiuse, e' corretto? Se non ho capito male, il by-pass della caldaia permette una minima circolazione di acqua anche con tutte le valvole chiuse, e' cosi'? In tal caso, la soluzione corretta sarebbe quella di montare le valvole termostatiche su tutti i termosifoni, compresi quelli del bagno. Chiedo a paolo e a voi se ho capito bene oppure no.
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paolo a m ha scritto:Mi permetto di dire, anche sulla base della mia esperienza professionale (oltre che di semplice utente), che molte obiezioni come quelle comparse anche in questa discussione, sono frutto di pregiudizi, e in qualche caso anche di ignoranza.
Quoto alla grandissima!
http://www.immergas.com/documents/10184/70938/VICTRIX-ZEUS-26kW-0114.pdf/68fe61bc-bc5a-4fd9-8f4e-c1670fedbdfa
Vai a pagina 6, n.28 bypass regolabile.
In pratica è questo:
http://www.caleffi.com/italy/it/catalogo/valvola-pass-differenziale-0
Se ti scarichi il depliant puoi capirne il funzionamento.
In ogni caso nel momento in cui tutte le valvole termostatiche dovessero essere chiuse la pressione del circuito si alza e si apre la valvola di bypass che assicura che ci sia sempre circolazione d'acqua.
Ciao,
Dario
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