Idee tesina elettrotecnica
Moderatori: g.schgor, IsidoroKZ
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Devo fare la tesina da portare all'esame di stato,e volevo iniziarla partendo dall'argomento centrale che è elettrotecnica ma non ho idea che portare avete qualche idea?
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franci2697
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Dato che è l'argomento centrale e che soprattutto hai la possibilità di scegliere, perché non provi a riflettere su cosa ti ha colpito o piaciuto particolarmente.
Magari riesci anche a fare dei collegamenti con altre materie.
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"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più
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So di dare una risposta (spero solo parzialmente) antipatica ma...
Allora: la "tesina" (così chiamata in gergo, ma la normativa non ne parla mai con questo termine), è l'espressione che si usa per indicare "l'argomento scelto dal candidato per dare inizio al colloquio orale". Punto.
Non dice che dalla "tesina" (qualunque forma essa assuma: cartacea, multimediale laboratoriale o semplicemente orale), con collegamenti più o meno arzigogolati, si debbano mettere in risalto "gli spunti" (= i suggerimenti) per le domande che i commissari dovrebbero poi rivolgere agli alunni.
Già, perché la norma dice, con la maggiore chiarezza possibile, che - finita l'esposizione dell'argomento scelto dal candidato - "ampio risalto deve essere dato alla prosecuzione del colloquio orale sulle altre discipline dell'ultimo anno di corso per le quali i commissari abbiano titolo, sulla base dei programmi svolti nell'ultimo anno". Inoltre "il colloquio orale si conclude con l'esame delle prove scritte...Il colloquio orale, per essere completamente e correttamente condotto, necessita del corretto svolgimento di tutte e tre le parti". E finito il chiasso.
Tutto per dire che tutto lo sforzo che vedo in molti studenti per fare una tesina che abbia più "collegamenti possibili" è come un tentativo per farsi fare le domande desiderate e, in fondo, esprime la paura delle altre.
E' una cosa "normale", gli esami li abbiamo dati tutti, ma non può essere eretta a sistema.
"L'argomento scelto dal candidato" è l'espediente che il legislatore ha scelto per mettere a suo agio l'alunno nel momento in cui inizia il colloquio, visto che avendolo scelto lui si suppone che lo conosca bene. Insomma è un modo per "cominciare bene", per "rasserenare gli animi", insomma...fate voi.
Ma da qui a volerne fare un grimaldello per imporre surrettiziamente le domande, mi sembra poco dignitoso.
Vuoi fare una tesina di elettrotecnica? benissimo: scegli un argomento (c'è l'imbarazzo della scelta), scegli una modalità di esposizione (orale, cartacea, slide di power point, misura di laboratorio, modellizzazione via software...), esponilo anche con riferimenti ad argomenti trattati in altre discipline (per esempio controlli automatici o progettazione di impianti) in un tempo limitato (hai circa 10-15 minuti) e poi disponiti ad affrontare anche le altre domande sulle altre materie. Non c'è nulla di male o di diabolico. E' l'esame.
Qualche anno fa ho assistito da commissario all'esposizione di una "tesina sul motore asincrono trifase" che era un vero gioiellino: non che l'alunno avesse inventato nulla (è tutto già scritto e conosciuto e sta pure su tutti i libri di testo, e in questo sito c'è materiale bellissimo), ma la fluidità dell'esposizione, la precisione tecnica e la capacità di ragionamento che ha dimostrato erano uno spettacolo ed è stato un vero piacere sentirlo parlare anche in modo appassionato. E ha parlato solo di quello! "Ovviamente" anche sul resto delle materie era molto ben preparato, ma questo è nella logica delle cose (e dell'esame).
In bocca al lupo anche a te.
Allora: la "tesina" (così chiamata in gergo, ma la normativa non ne parla mai con questo termine), è l'espressione che si usa per indicare "l'argomento scelto dal candidato per dare inizio al colloquio orale". Punto.
Non dice che dalla "tesina" (qualunque forma essa assuma: cartacea, multimediale laboratoriale o semplicemente orale), con collegamenti più o meno arzigogolati, si debbano mettere in risalto "gli spunti" (= i suggerimenti) per le domande che i commissari dovrebbero poi rivolgere agli alunni.
Già, perché la norma dice, con la maggiore chiarezza possibile, che - finita l'esposizione dell'argomento scelto dal candidato - "ampio risalto deve essere dato alla prosecuzione del colloquio orale sulle altre discipline dell'ultimo anno di corso per le quali i commissari abbiano titolo, sulla base dei programmi svolti nell'ultimo anno". Inoltre "il colloquio orale si conclude con l'esame delle prove scritte...Il colloquio orale, per essere completamente e correttamente condotto, necessita del corretto svolgimento di tutte e tre le parti". E finito il chiasso.
Tutto per dire che tutto lo sforzo che vedo in molti studenti per fare una tesina che abbia più "collegamenti possibili" è come un tentativo per farsi fare le domande desiderate e, in fondo, esprime la paura delle altre.
E' una cosa "normale", gli esami li abbiamo dati tutti, ma non può essere eretta a sistema.
"L'argomento scelto dal candidato" è l'espediente che il legislatore ha scelto per mettere a suo agio l'alunno nel momento in cui inizia il colloquio, visto che avendolo scelto lui si suppone che lo conosca bene. Insomma è un modo per "cominciare bene", per "rasserenare gli animi", insomma...fate voi.
Ma da qui a volerne fare un grimaldello per imporre surrettiziamente le domande, mi sembra poco dignitoso.
Vuoi fare una tesina di elettrotecnica? benissimo: scegli un argomento (c'è l'imbarazzo della scelta), scegli una modalità di esposizione (orale, cartacea, slide di power point, misura di laboratorio, modellizzazione via software...), esponilo anche con riferimenti ad argomenti trattati in altre discipline (per esempio controlli automatici o progettazione di impianti) in un tempo limitato (hai circa 10-15 minuti) e poi disponiti ad affrontare anche le altre domande sulle altre materie. Non c'è nulla di male o di diabolico. E' l'esame.
Qualche anno fa ho assistito da commissario all'esposizione di una "tesina sul motore asincrono trifase" che era un vero gioiellino: non che l'alunno avesse inventato nulla (è tutto già scritto e conosciuto e sta pure su tutti i libri di testo, e in questo sito c'è materiale bellissimo), ma la fluidità dell'esposizione, la precisione tecnica e la capacità di ragionamento che ha dimostrato erano uno spettacolo ed è stato un vero piacere sentirlo parlare anche in modo appassionato. E ha parlato solo di quello! "Ovviamente" anche sul resto delle materie era molto ben preparato, ma questo è nella logica delle cose (e dell'esame).
In bocca al lupo anche a te.
Sebastiano
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"Eo bos issettaìa, avanzade e non timedas / sas ben'ennidas siedas, rundinas, a domo mia" (P. Mossa)
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... esame di stato ... argomento centrale elettrotecnica ... non ho idea ...
Viene il dubbio su cosa tu abbia imparato.
Facciamola facile, facile. (da mettere in tasca).
Titolo: Internet e` colma di e semplici esperimenti sul motore elettrico. Ma funzionano realmente?
Soggetto: https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q= ... 5759876384
Corpo della testi: dalle fondamenta dell'elettromagnetismo el principio di funzionamento del motore. Preso uno degli esperimenti reperibili in Internet, discussione sul che possa funzionare o no.
... E` la prima cosa che mi e` venuta in mente.
Altrimenti, fai tu.
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Candy
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Seconda idea, (poi basta).
Magnetostrizione: pregio o difetto dei circuiti elettromagnetici? Analisi del fenomeno e possibili risvolti pratici. (Ma occorre gia` portarsi dietro qualcosa di piu` macchinoso).
...
Comunque c'e` tempo. Fino a che non sarai davanti alla commissione, potrai "riflettere" su cosa potresti portargli.
Magnetostrizione: pregio o difetto dei circuiti elettromagnetici? Analisi del fenomeno e possibili risvolti pratici. (Ma occorre gia` portarsi dietro qualcosa di piu` macchinoso).
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Comunque c'e` tempo. Fino a che non sarai davanti alla commissione, potrai "riflettere" su cosa potresti portargli.
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Candy
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Caro sebago, non vorrei fosse interpretato male il mio suggerimento; non intendevo suggerire di monopolizzare l'esame orale nel tentativo di evitare le domande parlando continuamente. Un esame trasversale a più materie è qualcosa di utopistico, in quanto nemmeno i professori riescono ad accordarsi ed affrontare durante l'anno periodi storici comuni, collegando gli argomenti (un programma comune); ognuno ha il suo orto da coltivare. Immaginare se lo studente può riuscire in questo.
Eppure credo sia lodevole il tentativo dello studente di creare collegamenti tra materie, se possibile ovviamente.
Poi giustamente come dici lo scopo della "tesina" è un altro.
Eppure credo sia lodevole il tentativo dello studente di creare collegamenti tra materie, se possibile ovviamente.
Poi giustamente come dici lo scopo della "tesina" è un altro.
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Guerra ha scritto:Caro sebago, non vorrei fosse interpretato male il mio suggerimento
No Riccardo, non ti preoccupare. Il tuo intervento l'ho capito benissimo e lo condivido.
Che un ragazzo riesca a "fare i collegamenti", ovvero a esplicitare dei punti di conoscenza comuni a più discipline è cosa lodevole.
Altro è cercare di infilare Ungaretti fra i diagrammi di Bode e la protezione contro il sovraccarico (e non ridere, perché l'ho visto "personalmente di persona" ). Il tutto con lo scopo - neanche tanto occulto - che:
a) inizio l'orale con "l'argomento scelto", parlando di Ungaretti
b) finito "l'argomento scelto", magari il commissario di sistemi (che per colpo di cxxo è casualmente pure commissario interno),"sfogliando più o meno distrattamente la tesina, si trova già impapocchiate un po' di paginate sui diagrammi di bode: vuoi vedere che, per non farmi un dispetto, mi chiede proprio quello?"
c) subito dopo il commissario di tpsee (impianti), fa la stessa cosa e ci trova "il sovraccarico" (pensa te...)
d) e così via fino al termine delle materie (e della farsa).
Personalmente, se un alunno - come argomento iniziale - sviluppa una tesina della disciplina sulla quale sono nominato, lo ascolto e analizzo ben bene cosa dice o cosa ha scritto.
Se parla di altre materie, lo ascolto attentamente, cercando di capirne il più possibile (e a volte non è semplice, per esempio in storia sono un discreto somaro), ma finito quello chiudo la tesina e le domande - per la mia materia - le faccio io, a prescindere dal "collegamento immaginifico" costituito in realtà dal solo "girare la pagina".
E non credere che non sappia che questo andazzo è talvolta "agevolato" dai commissari interni, tutti preoccupati che il loro alunno, che hanno ammesso all'esame, vada incontro a un fiasco. Ma è una presa in giro ed è pure diseducativo, visto che instilla il sottile pensiero che l'esame sia una passeggiata/sceneggiata.
Ciao.
Sebastiano
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speedyant ha scritto:Non sappiamo se è un "itis" o scuola professionale.
Non credo che, nell'economia della discussione, cambi molto.
Sebastiano
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speedyant ha scritto:Non sappiamo se è un "itis" o scuola professionale.
Itis
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franci2697
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