Il relè. ..questo sconosciuto
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BrunoValente
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Dal telefono non riesco a disegnare, ci vorrebbero degli assi cartesiani, per farti capire il comportamento dell'uscita NC e quella NO. In ogni caso, si comportano semplicemente in maniera inversa. Quando un contatto è chiuso, l'altro è aperto, e viceversa.
Igor
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elettrodomus
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Comunque principalmente i relè vengono usati prorio per separare i circuiti di comando di solito a bassissime tensioni e circuiti di potenza, con tensioni più elevate.
Igor
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elettrodomus
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giusto, questo perché la lamella avevo capito che si sposta da un contatto all'altro e apre o chiude il circuito (e qui già non capisco cosa c'entri il load visto che il circuito dovrebbe aprirlo il relè)


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Dunque, i relè più utilizzati di solito hanno il cosiddetto "contatto in scambio" ovvero c'è un ingresso comune (dove si collega l'alimentazione da interrompere) e i due contatti NC ed NO (dove avremo alternativamente il potenziale dell'ingresso C, a seconda se la bobina del relè sia eccitata o meno).
Suppongo che nel tuo caso il contatto C, sia stato chiamato LOAD.
Mi dispiace di non poter disegnare, ché capiresti più facilmente con uno schemino.
Suppongo che nel tuo caso il contatto C, sia stato chiamato LOAD.
Mi dispiace di non poter disegnare, ché capiresti più facilmente con uno schemino.
Igor
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elettrodomus
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ciao
unecc guarda lo schema con lo scambio relè così forse ti è piè facile capire come funziona il tuo ricevitore wireless. il relè che in questo caso funge da deviatore quando tu premi il pulsante del trasmettitore eccita il rele che muove il contatto centrale verso destra quindi chiude il contatto che fa passare la fase nella lampadina che si accende perché e già collegata al neutro. Spero che comprendi quello che ho scritto, perdonami ma non sono bravo nelle spiegazioni. Guarda l'immagine....

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elektronik
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Te lo ha già spiegato
elektronik, io provo solo a farti uno schemino:
Nel caso disegnato normalmente la corrente segue il percorso in rosso facendo accendere il led 1, quando però premiamo il pulsante:
la corrente oltre ad arrivare al contatto del relè, arriva anche alla sua bobina, facendola eccitare, di conseguenza il contatto cambia il suo stato, facendo anche cambiare percorso alla corrente, così facendo ora si accenderà il led 2 e resterà acceso fino a quando noi terremo premuto il pulsante. Una volta smesso di premere il pulsante la bobina smetterà di essere eccitata e si tornerà alla fase iniziale con il led 1 acceso.
In questo caso il relè è molto semplice e praticamente funge come deviatore, ma esistono anche relè più complicati; comunque ogni cosa a suo tempo

Nel caso disegnato normalmente la corrente segue il percorso in rosso facendo accendere il led 1, quando però premiamo il pulsante:
la corrente oltre ad arrivare al contatto del relè, arriva anche alla sua bobina, facendola eccitare, di conseguenza il contatto cambia il suo stato, facendo anche cambiare percorso alla corrente, così facendo ora si accenderà il led 2 e resterà acceso fino a quando noi terremo premuto il pulsante. Una volta smesso di premere il pulsante la bobina smetterà di essere eccitata e si tornerà alla fase iniziale con il led 1 acceso.
In questo caso il relè è molto semplice e praticamente funge come deviatore, ma esistono anche relè più complicati; comunque ogni cosa a suo tempo

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abusivo ha scritto:unecc ha scritto:...è grave?...
Potrebbe provocare assuefazione!




Potrei dire che escludendo le note manifestazioni di cambio colore che si possono verificare (celeste,marroncino, viola, azzurro, blu ...) ed alquanto insignificanti per la salute il resto è del tutto positivo. L'utilizzo di EY consente un enorme sviluppo della conoscenza verso le discipline che governano il mondo elettrico dai circuiti al software, dall'Elettrotecnico all' Informatica e non solo. Pertanto buon utilizzo del prodotto ... pardon portale ...

Scherzi a parte, che mi costeranno la cancellazione dal forum da parte dello staff amministratori ...














unecc ha scritto:Qualcuno ha la pazienza di spiegarlo in maniera semplice
Il relè è un dispositivo di tipo elettromeccanico, ovvero ha delle componenti elettriche e delle componenti meccaniche. La parte elettrica si concretizza in una bobina (avvolgimento di filo conduttore di rame sottilissimo avvolto ad un nucleo di materiale ferromagnetico) questa bobina presenta due terminali (quasi sempre identificati con le lettere A1 ed A2 )ed è a questi due terminali che riceve la tensione di alimentazione in volt dal circuito esterno. Il valore ed il tipo (continua o alternata) di tensione di alimentazione dipendono dalle caratteristiche del relè per cui è stato progettato.
Una volta che la bobina riceve ai suoi terminali la tensione di alimentazione, in conseguenza di fenomeni elettromagnetici che si generano al suo interno, il nucleo della bobina eserciterà una forza di attrazione su una delle parti meccaniche, generalmente chiamata ancora. Quest’ancora insieme ai contatti fa parte dell’elemento meccanico del relè. L’ancora altro non è che un piccolo braccio che andrà a chiudere/aprire il/i contatto/i presenti nel relè. I contatti presenti possono essere diversi, dal semplice interruttore (due terminali C-NO) al deviatore (tre terminali C-NO-NC) a combinazioni differenti degli stessi.
Volendo semplificare al massimo (qui arriva il ban ..), è un po’ come comandare un pulsante a mano, anziché comandarlo manualmente tenendo premuto il pulsante, si alimenta una bobina di un relè e fintanto che sarà presente la tensione ai capi di questa bobina il contatto dell’interruttore del relè rimarrà chiuso , al mancare della tensione la bobina si disalimenta ed il contatto torna nella condizione di riposo, ovvero di aperto.
Vien da se che poi ci sono altre condizioni che possono realizzare il mantenimento dello stato del relè di aperto o chiuso, e la possibilità di utilizzare anche relè che non sono di tipo elettromeccanico, ma di tipo statico, ovvero realizzati elettronicamente con dei semiconduttori (ma qui mi fermerei alla sola informazione ;) ).
La scelta di un relè piuttosto che un altro, va improntata in funzione dell’utilizzo, e delle caratteristiche del circuito che dovrà ospitarlo. O meglio del tipo della tensione di alimentazione e della sua ampiezza (valore) e del tipo di assorbimento (quanta corrente elettrica ) richiede il carico (il dispositivo che dovrà controllare con i suoi contatti) perché i contatti possano supportare l’intensità di corrente necessaria, e del numero di manovre che dovrà compiere il relè, non ultimo anche l’ambiente ed il tipo di installazione, che può essere oltre che in un ambiente particolare o condizioni meccaniche critiche, anche con installazione su circuito stampato o su un supporto da quadro, o perché no volante.
Aggiungo uno schemino rappresentativo di un generico relè (da circuito stampato) per chiarire (spero) meglio quanto scritto ..

OT.


I circuiti sono controcorrente. Seguono sempre la massa
-Per rispondere utilizza il tasto [RISPONDI] e non il tasto [CITA], grazie.-
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Ciao Siria.
Nella prima riga in alto: Logo aziendale e nome del produttore Songle.
Nella seconda riga: marchi di due enti di certificazione volontaria del prodotto (CQC e cULus https://www.smcworld.com/international/en/images/marktbl_ul.jpg).
Nella terza e quarta riga: nella colonna a sinistra, la portata massima accettata secondo le CQC
Nella terza e quarta riga: nella colonna a destra, la portata massima accettata secondo le cULus
Nella quinta riga: la sigla di quel relè, che comprende anche la tensione di alimentazione della bobina.
Buona serata, buon capodanno!
Mario
Tutte quelle scrittine che sono sul relè blu cosa significano?
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Buona serata, buon capodanno!
Mario
Mario Maggi
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, soluzioni originali
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
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mario_maggi
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