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Alimentatore con tensione variabile

Elettronica lineare e digitale: didattica ed applicazioni

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[31] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenterichiurci » 12 mar 2018, 20:53

Si ma ora mi struggo pensando a come m'è venuto :?:

Forse una deformazione professionale, alle microonde pist e fili sottili hanno comportamento induttivo :mrgreen:

Mi sa che mi butto in politica :D :D
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[32] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenteciclingman » 12 mar 2018, 21:54

Per piacere, aiutatemi a trovare un progetto di un alimentatore che vada da 2 a 30 volt 3 / 4 ampere che non trovo nulla che funzioni
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[33] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utentebrabus » 12 mar 2018, 21:58

Ne abbiamo progettato uno insieme proprio su ElectroYou:

http://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?f=48&t=47586

Parti però da questo presupposto: se ti serve un alimentatore, compralo fatto.
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[34] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenteciclingman » 12 mar 2018, 22:03

Ti ringrazio però......non si capisce molto e poi non corrisponde al mio range :cry:
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[35] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utentebrabus » 12 mar 2018, 22:05

ciclingman ha scritto:(...) non si capisce molto (...) :cry:


Ti chiedo scusa, probabilmente ho dato qualcosa per scontato: parli l'Italiano? Intendo, sei madrelingua?

If you need it, we can provide a very good translation!
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[36] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenteadmin » 12 mar 2018, 22:06

Qui c'è la descrizione messa in ordine di quel progetto
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[37] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenteciclingman » 12 mar 2018, 22:33

Simpatico "babus" bravo! Ti sei proprio dato il soprannome giusto
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[38] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utenteciclingman » 12 mar 2018, 22:35

Admin infatti, ha capito perfettamente ciò che chiedevo, grazie
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[39] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utentevenexian » 12 mar 2018, 22:41

venexian ha scritto:Hai mai pensato di fare politica?

richiurci ha scritto:Mi sa che mi butto in politica :D :D

Perdonami richiurci, mi accorgo di essere stato frainteso. Non intendevo consigliarti di darti alla politica come alternativa all'elettronica, anche perché di elettronica ne capisci certo più di me. Il commento voleva essere un complimento per il triplo salto mortale all'indietro con il quale te ne sei uscito definendo fuorviante il termine 'induttivo' che avevi associato al comportamento elettrico della lampadina. Una creatività di questo livello meriterebbe di essere applicata alla politica!
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[40] Re: Alimentatore con tensione variabile

Messaggioda Foto Utentebrabus » 12 mar 2018, 23:07

ciclingman ha scritto:Simpatico "babus" bravo! Ti sei proprio dato il soprannome giusto


Sì lo ammetto, la battuta faceva schifo. :D


Vediamo di portare qualcosa di costruttivo alla discussione.

ciclingman ha scritto:Buongiorno a tutti, ho realizzato un alimentatore da banco, con tensione variabile da 1,2 a 32 volt 5 A mediante l'integrato LM338k. Nel momento delle prove, ho inserito un carico, una lampadina da 12 volt 40 watt, che dovrebbe assorbire meno di 4 ampere; ecco che l'integrato si è immediatamente bruciato. Ho letto che ha internamente una protezione contro i cortocircuiti; mi piacerebbe sapere se ho sbagliato qualcosa. Allego lo schema che ho utilizzato. Grazie anticipatamente per l'attenzione. Fabrizio


Lo schema che hai postato mostra un trasformatore da 24 V alternati, che raddrizzati e livellati diventano ben:

V_{C}=24*\sqrt{2}= 33,9 V

Il carico in questione è descritto come una lampadina da 12V 40W, possiamo stimare a regime una corrente di circa I_L=40W/12V=3,3A

Avendo alimentato la lampadina a freddo, assumiamo un margine di 10 nello stimare la corrente di spunto, ottenendo circa 33A.

Ora, per come è disegnato l'LM338K, non è possibile ottenere uno spunto di oltre 30A. Il circuito integrato è dotato di un limitatore interno, che porta la corrente massima a 12A per un breve periodo di tempo, in modo da consentire la connessione di carichi con spunti particolarmente elevati.
Il condensatore da 4700uF posto all'uscita (il valore è decisamente elevato) viene visto come un cortocircuito al momento dell'accensione: se l'alimentatore è stato acceso più volte senza problemi possiamo escludere questo fattore.

Ecco il mio sospettato numero 1: il trasformatore. Come vediamo, l'ingresso è specificato a 220 V con uscita a 24 V, come tutti i classici trasformatori da 24 V che siamo abituati a conoscere. Ma cosa succede se abbiamo tra le mani un vecchio trasformatore 220-->24 V e lo colleghiamo alla rete domestica a 230V?
Otteniamo una tensione d'uscita di V_{C}=24*\sqrt{2}*\frac{230}{220}= 35,5V.

Abbiamo guadagnato qualche volt, portandoci pericolosamente vicini alla massima tensione differenziale ammessa dall'integrato, pari a 40V. Al momento della connessione della lampadina, l'integrato vede zero volt all'uscita e quasi 40V all'ingresso: condizioni troppo vicine al limite massimo di lavoro.

Direi di fare due cose:
- Misurare la tensione ai capi del condensatore da 10.000uF; se siamo vicini ai 40V abbiamo individuato il problema;
- Alimentare il circuito passo dopo passo: prima con ingresso a 12V e uscita a 5V, carico massimo 1A. Da qui si può salire;
- LM338K a 50 centesimi? Qualcosa puzza... magari con una foto dell'IC incriminato possiamo vedere se è contraffatto.

Anzi, sai che c'è: la prova del nove puoi farla subito. Taglia con un seghetto il cappello dell'LM338K scoppiato, fai una foto A FUOCO del chip interno e gli diamo un'occhiata. Con un po' di fortuna riusciremo a capire se è contraffatto o no.
Alberto.
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