Alimentatore con tensione variabile
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qualcosa c'è si sono bruciati i fili che andavano ai reofori ma e chiaro che sono fasulli perché sono proprio quelli che facevano vedere nel link youtube che ho postato in precedenza
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elektronik
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In evidenza, il die: il vero cuore del circuito. Con grande probabilità è un LM317: praticamente identico al chip del 338, ma può erogare solo 1,5A...
Riusciresti a misurarne le dimensioni con un calibro? Se è genuino, deve essere esattamente 2,43 x 3,07mm.
I fili sembrano comunque davvero troppo sottili, come evidenziato da elektronik.
Comunque, bingo.

Alberto.
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il chip è piccolino ma c'è, ora non so bene la grandezza di quelli non cinesi
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Se dici che il chip c'è cosa me li ha fatti partire gli altri che ho collegato senza carico? Può essere l'enorme condensatore in uscita col suo spunto?
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ciclingman
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potrebbe essere, i carichi capacitivi se non hanno un diodo di ricircolo possono bruciare i regolatori. Oppure qualcosa che non è ben dimensionato, tipo l'aletta di raffreddamento. In ogni caso ho specificato che non so l'esatta dimensione del DIE di quelli "originali" quindi può essere che quelli "cinesi" hanno un DIE più piccolo e supportano men potenza
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mestesso ha scritto:Con grande probabilità è un LM317: praticamente identico al chip del 338, ma può erogare solo 1,5A...
Riusciresti a misurarne le dimensioni con un calibro? Se è genuino, deve essere esattamente 2,43 x 3,07mm.
Alberto.
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Le dimensioni del chip che mi hai segnato nella foto è 2 millimetri x 2 millimetri.
Tengo presente che non ho mai sentito surriscaldarsi il corpo dell'integrato. Ho seguito fedelmente lo schema e ho messo solo i diodi segnati li sopra. Dovrei modificare qualcosa per ovviare il problema dello spunto? Ieri ho ordinato un LM338K pagato € 7,30 comprese le spese di spedizione e arriva da Ravenna...spero sia affidabile.
Tengo presente che non ho mai sentito surriscaldarsi il corpo dell'integrato. Ho seguito fedelmente lo schema e ho messo solo i diodi segnati li sopra. Dovrei modificare qualcosa per ovviare il problema dello spunto? Ieri ho ordinato un LM338K pagato € 7,30 comprese le spese di spedizione e arriva da Ravenna...spero sia affidabile.
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ciclingman
11 3 - Messaggi: 48
- Iscritto il: 11 feb 2012, 12:02
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Ecco lì il problema. 2x2mm dovrebbe proprio essere un LM317, che è stato ripacchettato dal venditore e rimarchiato come LM338K.
Quando monterai il componente genuino, ti consiglio di andare per gradi, partendo con carichi più bassi e soprattutto resistivi. Parti con un 10 ohm 10W, alimentalo a 5V e poi sali.
In via precauzionale, inizia alimentando il tutto a 12V, prima di salire tanto con la tensione.
Tieni poi conto che gli alimentatori lineari dispongono solitamente di una presa intermedia (ad es. a 12V), per evitare di surriscaldare inutilmente il circuito integrato qualora le tensioni erogate siano basse.
Esempio 1: Alimentazione 24 V AC:
Carico da 5V 2A
Potenza dissipata sul carico: 12,5W
Potenza dissipata sul regolatore: 57,9W (!)
Esempio 2: Alimentazione 12 V AC
Carico da 5V 2A
Potenza dissipata sul carico: 12,5W
Potenza dissipata sul regolatore: 23,9W --> molto più fresco
Quando monterai il componente genuino, ti consiglio di andare per gradi, partendo con carichi più bassi e soprattutto resistivi. Parti con un 10 ohm 10W, alimentalo a 5V e poi sali.
In via precauzionale, inizia alimentando il tutto a 12V, prima di salire tanto con la tensione.
Tieni poi conto che gli alimentatori lineari dispongono solitamente di una presa intermedia (ad es. a 12V), per evitare di surriscaldare inutilmente il circuito integrato qualora le tensioni erogate siano basse.
Esempio 1: Alimentazione 24 V AC:
Carico da 5V 2A
Potenza dissipata sul carico: 12,5W
Potenza dissipata sul regolatore: 57,9W (!)
Esempio 2: Alimentazione 12 V AC
Carico da 5V 2A
Potenza dissipata sul carico: 12,5W
Potenza dissipata sul regolatore: 23,9W --> molto più fresco
Alberto.
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Sono già intervenuti i migliori utenti del forum dunque quanto segue non vuole essere un aggiunta o correzione a quel che hanno già scritto i rispettabili ingegneri qui presenti. Scrivo solo alcune cose che ho appreso e sto imparando a scuola realizzando il mio piccolo progetto di maturità, ossia un alimentatore duale.
Quando spegni il tuo alimentatore il condensatore finale rimane carico e si scarica attraverso il pin OUT del tuo integrato (originale o cinese che sia) causandone la distruzione. Per evitare questo problema devi impiegare un diodo collegato col catodo al pin IN dell'integrato e l'anodo al condensatore così da applicare la tensione del condensatore solo all'ingresso del regolatore di tensione. Ovviamente, devi anche scegliere un integrato che possa erogare la corrente che richiedi. Questi regolatori di tensione devono dissipare quanto più calore tanto più è piccola la tensione richiesta in uscita; infatti esistono degli alimentatori commerciali che tramite dei relè selezionano un secondario differente in grado di fornire una tensione appena superiore a quella richiesta in modo da limitare la potenza che il circuito integrato deve dissipare. Questi alimentatori da banco li riconosci subito perché quando vari la tensione senti subito che i relè all'interno scattano. Mi auguro che questa spiegazione da pari livello (spero di non offenderti o sottovalutarti) possa esserti utile.
ciclingman ha scritto:Se dici che il chip c'è cosa me li ha fatti partire gli altri che ho collegato senza carico? Può essere l'enorme condensatore in uscita col suo spunto?
Quando spegni il tuo alimentatore il condensatore finale rimane carico e si scarica attraverso il pin OUT del tuo integrato (originale o cinese che sia) causandone la distruzione. Per evitare questo problema devi impiegare un diodo collegato col catodo al pin IN dell'integrato e l'anodo al condensatore così da applicare la tensione del condensatore solo all'ingresso del regolatore di tensione. Ovviamente, devi anche scegliere un integrato che possa erogare la corrente che richiedi. Questi regolatori di tensione devono dissipare quanto più calore tanto più è piccola la tensione richiesta in uscita; infatti esistono degli alimentatori commerciali che tramite dei relè selezionano un secondario differente in grado di fornire una tensione appena superiore a quella richiesta in modo da limitare la potenza che il circuito integrato deve dissipare. Questi alimentatori da banco li riconosci subito perché quando vari la tensione senti subito che i relè all'interno scattano. Mi auguro che questa spiegazione da pari livello (spero di non offenderti o sottovalutarti) possa esserti utile.
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StefanoSunda ha scritto: La coppia di spunto [..]


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