Ciao a tutti, qualche giorno fa mi è balenata in testa l'idea di costruire un barbaro oscillatore a relay che si tagliasse da solo la corrente e così disegnai questo circuito:
Il problema del circuito era che la frequenza di oscillazione era troppo alta.
sul web ho trovato delle persone che consigliavano di inserire un condensatore in parallelo alla bobina del relay per abbassare la frequenza, ma volendo anche che la frequenza fosse modificabile durante l'utilizzo ho aggiunto un potenziometro da 10K in serie al condensatore che è un 100μF:
Il circuito funziona ma la regolazione della frequenza non è molto fluida.
Che ne pensate? Avete consigli?
Oscillatore a relay
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BrunoValente
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negli anni '50 ed anche molto prima, costruivano dei survoltori di tensione che funzionavano con questo sistema, venivano usati per avere una tensione anodica per alimentare circuiti a valvole.
Ora può essere interessante la sperimentazione, l'uso è senz'altro poco valido.

Ora può essere interessante la sperimentazione, l'uso è senz'altro poco valido.


<< vedi di pigliare arditamente in mano,
il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
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Quanto è la frequenza ?
Per abbassare la frequenza attacca una massa( peso ) alla parte mobile del relè.
Ma a cosa serve il tutto ?
Metti un resistore da 100 ohm in serie alla alimentazione 28V.
Per abbassare la frequenza attacca una massa( peso ) alla parte mobile del relè.
Ma a cosa serve il tutto ?
Metti un resistore da 100 ohm in serie alla alimentazione 28V.
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Io lo usavo per dare la "scossa" a chi stringevo la mano...
Una pila piatta da 4,5 V e un rele' da 4 soldi era tutto cio' che serviva. Effetto sempre garantito.


Una pila piatta da 4,5 V e un rele' da 4 soldi era tutto cio' che serviva. Effetto sempre garantito.
Se funziona quasi bene, è tutto sbagliato. A.Savatteri/M.Mazza
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GiacomoLeandrini ha scritto:Il circuito funziona ma la regolazione della frequenza non è molto fluida.
Che ne pensate? Avete consigli?
Devi mettere il condensatore in parallelo alla bobina del relè (direttamente, senza resistenze in mezzo).
Il reostato di regolazione va posto in serie al contatto del relè che taglia l'alimentazione, e va aggiunta una resistenza, in serie al reostato, di una decina di ohm per evitare che, col reostato regolato al minimo, il contatto del relè sia attraversato da picchi di corrente troppo elevati.
La resistenza del reostato (se il relè è da 12 V e l'alimentazione a 18 V) deve essere all'incirca la stessa della bobina del relè.
La potenza dissipabile sia dalla resistenza che dal reostato deve essere adeguata (si può calcolare conoscendo la resistenza della bobina del relè, la tensione nominale del relè e la tensione di alimentazione).
Come hanno già detto, è un oscillatore di poche pretese e non è stabile in frequenza.
Big fan of ⋮ƎlectroYou!
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Quegli oscillatori sono ottimi per verificare qualitativamente la tenuta dei circuiti ai disturbi RF. La quantità di 'casino elettrico' che producono è portentosa...
Bella l'idea della massa aggiuntiva sull'ancora mobile. Con un po' di ingegno si può utilizzare una vite e rendere la frequenza regolabile.
Bella l'idea della massa aggiuntiva sull'ancora mobile. Con un po' di ingegno si può utilizzare una vite e rendere la frequenza regolabile.
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GuidoB ha scritto:GiacomoLeandrini ha scritto:Il circuito funziona ma la regolazione della frequenza non è molto fluida.
Che ne pensate? Avete consigli?
Devi mettere il condensatore in parallelo alla bobina del relè (direttamente, senza resistenze in mezzo).
Il reostato di regolazione va posto in serie al contatto del relè che taglia l'alimentazione, e va aggiunta una resistenza, in serie al reostato, di una decina di ohm per evitare che, col reostato regolato al minimo, il contatto del relè sia attraversato da picchi di corrente troppo elevati.
La resistenza del reostato (se il relè è da 12 V e l'alimentazione a 18 V) deve essere all'incirca la stessa della bobina del relè.
La potenza dissipabile sia dalla resistenza che dal reostato deve essere adeguata (si può calcolare conoscendo la resistenza della bobina del relè, la tensione nominale del relè e la tensione di alimentazione).
Come hanno già detto, è un oscillatore di poche pretese e non è stabile in frequenza.
Grazie mille della risposta, adesso proverò a fare come hai detto tu riguardo alla posizione del reostato nel circuito!
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GiacomoLeandrini
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banjoman ha scritto:Io lo usavo per dare la "scossa" a chi stringevo la mano...![]()
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Una pila piatta da 4,5 V e un rele' da 4 soldi era tutto cio' che serviva. Effetto sempre garantito.
Grazie della risposta!
come funziona il circuito? sono curioso!


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GiacomoLeandrini
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MarcoD ha scritto:Quanto è la frequenza ?
Per abbassare la frequenza attacca una massa( peso ) alla parte mobile del relè.
Ma a cosa serve il tutto ?
Metti un resistore da 100 ohm in serie alla alimentazione 28V.
Grazie mille della risposta anche a te!
proverò questo metodo appena avrò del tempo, e come dice venxian potrei utilizzare una vite per variare la frequenza!

edit: appena posso misuro anche la frequenza...
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GiacomoLeandrini
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