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Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Trasformatori, macchine rotanti ed azionamenti

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[1] Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtenteCou2 » 14 lug 2019, 16:01

Buongiorno a tutti,
mi presento molto brevemente per inquadrare il discorso.
Eseguo riparazioni (meccaniche, elettriche, elettroniche e/o miste) su vari macchinari alberghieri, tipo affettatrici, tritacarne, mixer, ecc, quindi nulla di troppo complicato o tecnico, però per quanto riguarda la parte elettrotecnica sono proprio alle prime armi, pur avendo seguito alcuni corsi tipo fisica, elettrotecnica, elettronica, e simili quando frequentavo l'università; quindi qualunque spiegazione dettagliata, anche con formule matematiche complicate, è più che ben accetta, anche perché vorrei apprendere appieno i principi teorici (e le relative ricadute a livello pratico), prima di passare a fare cose più complesse (tipo riparazione di componenti rotti su schede, modifiche varie, ecc.).
Ora vengo al punto: ieri mi sono imbattuto in questa cosa:

IMG_20190714_145619.png
Autotrasformatore toroidale?
IMG_20190714_145619.png (95.19 KiB) Osservato 3169 volte


Mi sono subito chiesto cosa fosse, che funzione avesse, ecc. (di sicuro, ho pensato, non servirà solo ad "accorciare" i due cavetti, se no bastava tagliarli!). Avendo delle minime nozioni di base su fenomeni come elettromagnetismo, induzione, autoinduzione, mutua induzione e via dicendo, lì per lì ho provato ad immaginarmi i versi in cui scorreva la corrente, cosa questo comportasse nel nucleo toroidale (di ferro dolce) ed ero arrivato ad immaginarmelo come un rudimentale amplificatore/riduttore di tensione/corrente. Ma per sicurezza ho chiesto ad alcuni conoscenti più "esperti", e le risposte sono state le più disparate, al punto che ieri ho passato la notte sul web a cercare di capire cosa cavolo fosse sta cosa e come funzionasse. Ed all'improvviso, miracolo! Mi imbatto nella definizione di autotrasformatore e dei suoi principi di funzionamento, e credevo di aver visto la luce, ma poi scendendo nei dettagli ecco che compare la "convenzione dei punti", e lì tutto è tornato ad essere misterioso...

Avrei un paio di domande molto semplici per iniziare:

1. E' effettivamente un autotrasformatore toroidale, dato che vi è un unico avvolgimento, in cui a metà circa "parte" il secondario, a cui è collegato il carico (che nello specifico è un motorino per tagliasiepi di cui sbadatamente non ho preso nota delle specifiche), che sarebbe nella zona in alto a destra nella foto, mentre l'alimentazione arriva dal basso?

2. E' corretto contare 13 spire in totale (7 blu, 6 nere), di cui 6 sono quelle del secondario?

3. La domanda da 1 milione di dollari! Questo coso non è collegato "storto"? Nel senso che dato che il cavetto blu parte "sopra" al toro (in uscita dall'alimentazione) ed esce "sotto" (in entrata al carico), il nero secondario non dovrebbe partire "sopra" (in uscita dal carico) e terminare "sotto" (di ritorno all'alimentazione)?

Se ho ben capito come funziona un'autotrasformatore del genere, con un rapporto di trasformazione K=\frac{N_p}{N_s}=\frac{13}{6}\approx2.167 dovrebbe fornire al carico una tensione pari a circa 106.15\text{ V}, se alimentato con una normale tensione monofase da 230\text{ V}, giusto? Ma se inverto il verso di avvolgimento del secondario, come credo sia il caso in questione, non succede che allora sul carico la corrente scorre in verso opposto e nel secondo avvolgimento scorre una corrente (sempre in verso opposto) maggiore di un fattore 3 invece che di un fattore 1, nel caso ideale in cui K=2?

PS: scusate la lungaggine, ma è il mio primo post sul Forum e volevo spiegare bene il tutto per evitare di dover fornire ulteriori dettagli ed anche per far perdere meno tempo a chi avrà la voglia di leggere ed eventualmente rispondere.
Grazie
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[2] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtenteTITAN » 14 lug 2019, 16:33

Per me è una cosa sola: filtro antidisturbo di solito in ingresso ad un ricetrasmettitore ma siamo in corrente continua. Li usa molto la Icom.
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[3] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtenteMarcoD » 14 lug 2019, 16:42

Confermo TITAN, l'aggeggio ha troppe poche spire per essere un autorasformatore a 110/220 Vac
50 Hz; che sia parte di un filtro di rete antidisturbi generati dal motorino del tagliasiepi?
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[4] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtentePiercarlo » 14 lug 2019, 16:47

Mentre sul resto del post lascio volentieri la parola ad altri non solo più ferrati ma anche più allenati a spiegare le cose con la dovuta profondità, ti posso qui dire subito che l'oggetto in foto non è un autotrasformatore ma un filtro antidisturbo (presumo destinato a impedire l'irraggiamento dei disturbi generati dai contatti interni al motore, soprattutto quando si generano scintille). Tutto un altro mondo! ;-)

PS - Altri mi hanno preceduto mentre scrivevo! :D
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[5] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto Utentefpalone » 14 lug 2019, 18:34

Come ti hanno risposto è indubbiamente un choke, un filtro per le alte frequenze generate dal motore a spazzole.
Per i trasformatori ed autotrasformatori a 50 (o 60) Hz non troverai un nucleo di ferro dolce, ma di acciaio magnetico laminato.
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[6] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtenteSediciAmpere » 14 lug 2019, 19:40

Come ti hanno già spiegato, quello è un trasformatore antidisturbo, funziona come un trasformatore nelle sole frequenze alte, non ha un primario e un secondario, ma ha due avvolgimenti uguali :uno in serie alla fase e uno in serie al neutro, avvolti nello stesso verso in modo che i le componenti maggiori di 50Hz che attraversano gli avvolgimenti di fase e neutro si annullano tra di loro.
Un autotrasformatore 220/110V a 50Hz con la potenza di un tagliasiepi (200W?) sarebbe molto più grande
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[7] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto UtenteCou2 » 14 lug 2019, 23:22

Grazie a tutti per i chiarimenti!
In realtà speravo di aver almeno inquadrato le possibili funzionalità di questo oggetto misterioso, ma evidentemente la strada è ancora lunga! Almeno però ho imparato qualcosa di nuovo, tipo l'esistenza dei filtri antidisturbo. Ho ancora innumerevoli dubbi su un sacco di cose e mi sono iscritto su questo sito proprio perché spesso è qui che ho trovato le risposte a molti quesiti e per l'elevato livello di preparazione di moltissimi utenti.
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[8] Re: Dubbi su funzionamento autotrasformatore toroidale

Messaggioda Foto Utenteclaudiocedrone » 15 lug 2019, 0:35

SediciAmpere ha scritto: ...Un autotrasformatore 220/110V a 50Hz con la potenza di un tagliasiepi (200W?) sarebbe molto più grande...

Anche solo per una ventina di VA sarebbe molto più grande, inotre, dimensioni a parte, sarebbe costruttivamente diverso con avvolgimento con molte più spire e non così spaziate e di conduttore non trefolato e isolato in smalto (filo smaltato)...
Foto UtenteCou2, nella fattispecie potresti effettuare una ricerca in rete riguardo filtro di modo comune e trasformatore di alimentazione. O_/
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