mi presento molto brevemente per inquadrare il discorso.
Eseguo riparazioni (meccaniche, elettriche, elettroniche e/o miste) su vari macchinari alberghieri, tipo affettatrici, tritacarne, mixer, ecc, quindi nulla di troppo complicato o tecnico, però per quanto riguarda la parte elettrotecnica sono proprio alle prime armi, pur avendo seguito alcuni corsi tipo fisica, elettrotecnica, elettronica, e simili quando frequentavo l'università; quindi qualunque spiegazione dettagliata, anche con formule matematiche complicate, è più che ben accetta, anche perché vorrei apprendere appieno i principi teorici (e le relative ricadute a livello pratico), prima di passare a fare cose più complesse (tipo riparazione di componenti rotti su schede, modifiche varie, ecc.).
Ora vengo al punto: ieri mi sono imbattuto in questa cosa:
Mi sono subito chiesto cosa fosse, che funzione avesse, ecc. (di sicuro, ho pensato, non servirà solo ad "accorciare" i due cavetti, se no bastava tagliarli!). Avendo delle minime nozioni di base su fenomeni come elettromagnetismo, induzione, autoinduzione, mutua induzione e via dicendo, lì per lì ho provato ad immaginarmi i versi in cui scorreva la corrente, cosa questo comportasse nel nucleo toroidale (di ferro dolce) ed ero arrivato ad immaginarmelo come un rudimentale amplificatore/riduttore di tensione/corrente. Ma per sicurezza ho chiesto ad alcuni conoscenti più "esperti", e le risposte sono state le più disparate, al punto che ieri ho passato la notte sul web a cercare di capire cosa cavolo fosse sta cosa e come funzionasse. Ed all'improvviso, miracolo! Mi imbatto nella definizione di autotrasformatore e dei suoi principi di funzionamento, e credevo di aver visto la luce, ma poi scendendo nei dettagli ecco che compare la "convenzione dei punti", e lì tutto è tornato ad essere misterioso...
Avrei un paio di domande molto semplici per iniziare:
1. E' effettivamente un autotrasformatore toroidale, dato che vi è un unico avvolgimento, in cui a metà circa "parte" il secondario, a cui è collegato il carico (che nello specifico è un motorino per tagliasiepi di cui sbadatamente non ho preso nota delle specifiche), che sarebbe nella zona in alto a destra nella foto, mentre l'alimentazione arriva dal basso?
2. E' corretto contare 13 spire in totale (7 blu, 6 nere), di cui 6 sono quelle del secondario?
3. La domanda da 1 milione di dollari! Questo coso non è collegato "storto"? Nel senso che dato che il cavetto blu parte "sopra" al toro (in uscita dall'alimentazione) ed esce "sotto" (in entrata al carico), il nero secondario non dovrebbe partire "sopra" (in uscita dal carico) e terminare "sotto" (di ritorno all'alimentazione)?
Se ho ben capito come funziona un'autotrasformatore del genere, con un rapporto di trasformazione






PS: scusate la lungaggine, ma è il mio primo post sul Forum e volevo spiegare bene il tutto per evitare di dover fornire ulteriori dettagli ed anche per far perdere meno tempo a chi avrà la voglia di leggere ed eventualmente rispondere.
Grazie