Provo a dare una risposta al problema, anche se il circuito e le sue condizioni di funzionamento non sono per nulla ragionevoli.
Prima dell'applicazione del segnale, la tensione sul morsetto non invertente e` nulla, quella sul morsetto invertente e` anche nulla (condensatore scarico): se l'operazionale e` ideale, con guadagno infinito, la tensione di uscita puo` essere qualunque. Se almeno si vuole che il circuito sia in condizioni stazionarie, l'uscita potrebbe avere qualunque valore da +0.7V a -12V.
Fortunatamente il problema dice che la tensione di uscita dell'operazionale e` nulla prima dell'applicazione del segnale, quindi risolve il dubbio!
In definitiva, prima dell'arriva dell'impulso, tutte le tensioni sono a zero. Quando arriva l'impulso, l'ingresso non invertente va a 2V (partitore di tensione di R3 e R4), mentre l'ingresso invertente rimane a 0V, dato che il condensatore scarico era e scarico rimane! In queste condizioni l'operazionale satura, l'uscita va a +12V, NON c'e` retroazione quindi tutte le palle delle masse e cortocircuiti virtuali non esistono (per ulteriori approfondimenti suggerisco
questo post).
Sull'uscita si ha questa situazione [se l'original poster avesse fatto lo schema con fidocadj, ora sarebbe piu` facile per me fare gli schemi]
La salita della tensione sul condensatore parte, da 0V, sale (o cerca di salire) al valore asintotico di 2.825V con costante di tempo di 750µs. Se questa tensione arrivasse a 2V il sistema cambierebbe stato e il circuito entrerebbe in linearita` (si fa per dire, in realta` si metterebbe ad oscillare a causa di margine di fase molto basso o negativo).
La durata di questa fase di carica la si trova con la solita formula gia` indicata e vale circa 923.2µs. La durata dell'impulso e` piu` corta di questo tempo, 500µs<923.16µs,

, quindi non si arriva a questo valore, non si arriva alla linearita`. Prima di arrivare alla linearita`, l'impulso di ingresso commuta nuovamente a 0V mentre il condensatore si stava ancora caricando.
La tensione sul condensatore al tempo t=500µs, quando finisce l'impulso, vale 1.375V
La situazione di carica dura finche' l'impulso di ingresso non torna a 0V, e quindi anche la tensione sull'ingresso non invertente va a 0V. In questa condizione capita qualcosa di duale del precedente comportamento: ingresso invertente a +1.375V, non invertente a 0V, pertanto l'uscita dell'operazionale va a -12V e il diodo si apre. Il condensatore parte da una condizione iniziale di 1.375V, e si scarica sulla resistenza R1, quindi con costante di tempo di 1ms. In queste condizioni (ideali), la tensione sul condensatore scende esponenzialmente verso 0V, senza mai raggiungere questo valore, e quindi l'uscita rimane satura a -12V.
Per errore avevo risolto inizialmente il problema con la durata dell'impulso di 1ms: in questo caso capitano cose molto piu` divertenti, invito
Saraa a risolvere anche questo secondo caso.