@
pusillus... di nulla figurati!!!
La tua domanda mi ha riportato alla mente tanti bei ricordi di lavoro...
@
boilerSi facevano un sacco di cose...
... innanzi tutto manutenzione di tutto ciò che rientrava nell'ambito della lettura e stampa di barcode, quindi lettori (fissi e portatili, più in ambito industriale che retail), trattando, oltre all'elettronica, anche tutta la parte ottica del sistema (all'inizio erano sistemi a tubo laser HeNe, poi si è passati ai diodi laser, prevalentemente visibile, ma qualcuno all'infrarosso), e relative interfacce (all'epoca, la maggior parte non era integrata nel lettore) emulazione tastiera o uscita seriale (all'epoca andava molto la classica RS232 e la RS485, se ricordo bene...), poi stampanti termiche e a trasferimento (anche qui più che altro in ambito industriale) per etichette fino al formato A5 (per le cosiddette "Odette Label",
qui trovi un esempio).
Poi le prime reti di radio terminali (in UHF intorno ai 460,000 MHz) per la gestione wireless dei magazzini, e qui c'era tutta la manutenzione dei circuiti radio, soprattutto per il cambio di canale (erano tutti quarzati) e tutta la gestione del sopraluogo radioelettrico per stabilire il posizionamento della radio base e delle antenne per gestire al meglio la copertura del sito, oltre alla ricerca di eventuali interferenze su canali vicini a quelli da utilizzare, oltre a tutto il test di avvio del sistema.
Oltre a questo c'era un lavoro di
ricerca (l'ho scritto piccolo perché non mi sembrava opportuno scriverlo normale...

) per adattare i lettori di codici a barre ad apparecchiature particolari del Cliente (il classico lettore di cassa con ingresso seriale particolare) o, viceversa, adattare apparecchiature del Cliente (tipiche le bilance elettroniche) per poter sfruttare le interfacce in emulazione tastiera (in genere avevano più di un ingresso da sfruttare).
Si faceva consulenza per la generazione delle etichette su specifiche del Cliente: si faceva tramite un apposito software oppure, se l'etichetta non presentava particolari grafici, in pratica doveva contenere solo barcode, testo e qualche riquadro, si poteva anche scrivere a mano (in genere si utilizzava il linguaggio
ZPL... adesso si è molto evoluto come comandi, all'origine era molto più semplice, vedi da pag.33 del pdf).
Si facevano prove di conformità del codice stampato dal Cliente tramiti appositi strumenti di misura, che permettevano di vedere se il codice era in specifica oppure no (tra l'altro, di alcuni modelli facevamo manutenzione).
Oltre a tutto ciò si faceva consulenza telefonica per le installazioni, per risolvere alcune difficoltà di configurazione delle macchine da parte del Cliente e, più in generale, per cercare di risolvere i problemi di lettura o stampa che in genere si presentavano...

Max