Prima di chiudere a stella il rotore, non bisognerebbe verificare che il motore abbia la coppia sufficiente per partire sotto sforzo?
Mi sbaglio?
Motore asincrono trifase con rotore avvolto
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mario_maggi,
fpalone
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Mi unisco a questa discussione perché nel laboratorio della scuola dove lavoro ho trovato un doppio motore ad anello a rotore avvolto. Vorrei metterlo in funzione ma non si trova più la documentazione. Qualcuno ha mai visto un dispositivo del genere? Dove potrei trovare maggiori informazioni su come collegarlo? Al numero della Ecos didattica che dovrebbe averlo costruito non risponde più nessuno...
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Se tolgo il reostato e cortocircuito gli avvolgimenti di rotore, e collego lo statore al softstart, funziona?
Forse funziona, ma per poco tempo, dipende da molti fattori. Io non lo farei.
Ciao
Mario
Mario Maggi
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mario_maggi
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mario_maggi ha scritto:arabino1983
Se tolgo il reostato e cortocircuito gli avvolgimenti di rotore, e collego lo statore al softstart, funziona?
Forse funziona, ma per poco tempo, dipende da molti fattori. Io non lo farei.
Ciao
Mario
E perché non dovrebbe?
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arabino1983
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arabino1983,
l'argomento richiederebbe una lunga trattazione, purtroppo non ho più tempo per farlo.
Ciao
Mario
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Mario
Mario Maggi
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mario_maggi
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arabino1983 ha scritto:E perché non dovrebbe?
i motivi possono assere molteplici, come per esempio
a che tensione lavora questo motore? (vedendo gli avvolgimenti dubito a rete)
la frequenza non dovrebbe essere critica
che corrente ci si dovrebbe espettare? (per dimensionare una alimentazione me lo chiederei)
queste considerazioni per cominciare.
alimentando da reostati si eliminerebbereo tanti problemi.
saluti.
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lelerelele
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All’avviamento del motore tutti i gruppi delle resistenze si trovano inserite, man mano che il motore inizia a girare, i gruppi resistenze vengono a uno a uno cortocircuitate, il motore prende i giri sino all’ultimo gruppo, dopo di che i tre anelli del rotore si cortocircuitano, l’avviamento è completato. Ora il motore si trova con la sua potenza nominale. L’avviamento può avvenire con reostato manovrato dall’operatore o in automatico con contattori, l’ultimo contattore mette in corto gli anelli del rotore e diseccita gli altri contattori. Il reostato invece alla fine avviamento è l’operatore a mettere in corto i tre anelli del rotore.Prima di chiudere a stella il rotore, non bisognerebbe verificare che il motore abbia la coppia sufficiente per partire sotto sforzo?
Mi sbaglio?
No, non è consigliabile utilizzare contattori di classe AC1 per questa applicazione. Ecco perché:3) I contattori che escludono le resistenze possono essere utilizzati in classe AC1?
I contattori in classe AC1 sono progettati per carichi resistivi puri, quindi non sono adeguati a gestire carichi induttivi come quelli del circuito del rotore del motore.
Dovresti utilizzare contattori in classe AC3 o AC4, che sono specificamente progettati per operare con carichi induttivi e frequenti operazioni di commutazione.
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StefanoSunda
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Il motore chiamato a dare la sua potenza nominale, ha nell’avvolgimento rotorico una corrente denominata appunto corrente rotorica, il cui valore e l’altro indicante la tensione rotorica da fermo, vengono indicati sulla targhetta e, generalmente, anche nei cataloghi delle case costruttrici. Questi valori vengono contraddistinti co lettere E2 I2 e meno sovente con le minuscole u, i.1) Che tensione mi ritrovo ai capi del rotore avvolto?
La tensione indicata come 'E2' rappresenta la tensione indotta nel rotore a motore fermo (scorrimento al 100%), mentre 'I2' indica la corrente rotorica nominale. Questi parametri sono fondamentali per calcolare il comportamento del motore in fase di avviamento."
Così per esempio: u = 225V i = 20A
Il rapporto:
u/i in questo caso uguale a 225V/20 = Rapporto 11,25 (in questo caso la tensione rotorica è 225V da fermo).Inoltre, il rapporto u/i varia con le condizioni operative del motore, e non è necessariamente costante durante il funzionamento, poiché la tensione indotta nel rotore diminuisce con la velocità.
2) Quando tutti i banchi di resistenze sono inseriti ho un assorbimento maggiore rispetto a quando non sono inseriti?
Quando le resistenze sono tutte inserite, il motore assorbe più corrente lato statorico perché le resistenze dissipano energia, aumentando le perdite rotoriche e richiedendo un maggiore apporto di potenza dal circuito statorico. Al contrario, quando tutte le resistenze sono escluse, il motore raggiunge condizioni nominali e l'assorbimento di corrente è inferiore."
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StefanoSunda
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E perché non dovrebbe?
Uno dei motivi è il dimensionamento termico del rotore, che è stato progettato per portare fuori dal motore la dispersione del calore che si spreca con un avviamento alla frequenza di rete, con o senza soft starter.
Cortocircuitando gli avvolgimenti di rotore e avviandolo da rete o da soft starter, durante l'avviamento tutta la potenza termica generata nel rotore si concentra nei conduttori del rotore, che non hanno la sovraccaricabilità di una gabbia di scoiattolo.
Invece con l'avviamento da inverter i problemi termici sono minori, ma vorrei ricordare che i motori ad anelli sono progettati per erogare una notevole coppia di spunto, e per dare molta coppia serve molta corrente, quindi l'inverter dovrà essere sovradimensionato.
Poi con l'inverter ci sono i noti problemi di dV/dt e armoniche, mai considerati dai progettisti di quei motori dato l'impiego previsto diverso.
Le macchine recenti a rotore avvolto (DFIG o asincroni per mezzi elettrici) funzionano bene con inverter, ma sono state progettate di recente per quell'impiego e non sono disponibili in commercio.
Ciao
Mario
Mario Maggi
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mario_maggi
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