Ciao a tutti, mi scuso se ne è già stato parlato in precedenza ma con cerca non ho trovato niente.
Devo sostituire interruttori, prese, placche e telai per rinfrescare un impianto (alcuni interruttori e prese rotti e non sicuri, da vecchia AVE a BTicino NOW), tali lavori rientrano nell'IVA 10 % e detrazioni 50% in dieci anni?
Non ci sono lavori edili.
p.s. come vi sembra qualità e durabilità della serie NOW?
IVA 10% per sostituzione interruttori
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Nella tabella degli interventi agevolabili come ristrutturazione edilizia, l'Agenzia delle Entrate prevede, sia per le singole unità abitative che per i condomini:
Il recente Decreto Rilancio ha prorogato anche per tutto il 2020 la detrazione del 50% (che altrimenti sarebbe stata ridotta al 36% dall' 1 gennaio 2020), sempre con rimborso in dieci anni.
(*) = nella Guida dell'Agenzia delle Entrate viene spiegato chiaramente quali sono i beni di valore significativo, e come calcolare l'IVA in questi casi.
- Impianto elettrico: sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma.
- Interruttore differenziale: sostituzione o riparazione con innovazioni.
- alla fornitura di servizi;
- alla fornitura di beni, ma solo se ceduti nell’ambito del contratto di appalto, con esclusione dei beni di valore significativo (es. videocitofoni), per i quali si applica un'aliquota mista (*).
Il recente Decreto Rilancio ha prorogato anche per tutto il 2020 la detrazione del 50% (che altrimenti sarebbe stata ridotta al 36% dall' 1 gennaio 2020), sempre con rimborso in dieci anni.
(*) = nella Guida dell'Agenzia delle Entrate viene spiegato chiaramente quali sono i beni di valore significativo, e come calcolare l'IVA in questi casi.
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grazie mille; il dubbio veniva perché per le singole unità è esclusa l'ordinaria manutenzione.
La sostituzione di interruttore, prese e placche potrebbe essere vista come ordinaria e non come sostituzione impianto?
La lettera A che è esclusa dalle singole unità riporta:
a) “interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione,
rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in
efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
La sostituzione di interruttore, prese e placche potrebbe essere vista come ordinaria e non come sostituzione impianto?
La lettera A che è esclusa dalle singole unità riporta:
a) “interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione,
rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in
efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
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In ambito elettrico, penso che che l'elemento discriminante tra manutenzione ordinaria e straordinaria sia l'obbligo della dichiarazione di conformità dei lavori. In presenza di mera sostituzione di componenti usurati, guasti o non affidabili con altri aventi stesse caratteristiche elettriche, sappiamo che non c'è obbligo della DICO, e quindi tali interventi sarebbero a parer mio riconducibili a manutenzione ordinaria (deducibile fiscalmente solo per lavori condominiali). Tuttavia, non è che ci voglia molto per rientrare nell' "integrazione per messa a norma", anche perché l'impianto attuale, non essendo recente, si presta all'effettuazione di numerose integrazioni attualmente contemplate dalla recente normativa tecnica (anche se molte non riguardano direttamente la sicurezza, ma la funzionalità. D'altra parte, il riferimento è alla "normativa tecnica" del CEI, senza ulteriori specifiche).
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Ma davvero hai voglia di sbatterti per recuperare si e no 200€ in 10 anni?
Mah!, ognuno...

Mah!, ognuno...
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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Se è per questo, io ho fatto anche "di peggio" in un caso analogo, quando ho sostituito alcuni vetri delle finestre ed ho usufruito della detrazione al 65% (ottenendo un rimborso di circa 24 euro all'anno per 10 anni). Quando ho compilato la dichiarazione per l'ENEA, il software mi segnalava probabile errore nell'inserimento dell'importo complessivo, perché troppo basso (366 euro).
Nel caso in questione, l'utente che usufruisce dell'agevolazione non è che debba "sbattersi" più di tanto: innanzitutto ha un risparmio immediato dovuto alla differenza tra IVA al 22% e IVA al 10% (applicato su materiali e manodopera), successivamente per usufruire del 50% di rimborso dovrà solo ricordarsi di compilare un rigo nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo. Nient'altro, perché l'inserimento della spesa negli anni successivi al primo avviene automaticamente nel modello 730 precompilato ed altrettanto automaticamente avvengono i rimborsi (sotto forma di detrazione IRPEF).
Lo "sbattimento", semmai, è per il fornitore del servizio (e/o del suo commercialista), specie per le fatture con diverse aliquote IVA, in cui c'è da fare qualche conticino in più. Purtroppo per i clienti, alcuni venditori evitano di proposito (o a volte per ignoranza) di emettere fatture con aliquota IVA ridotta, tanto l'IVA la paga il cliente, loro se la "scaricano" comunque. E chi ci rimette è il cliente.
Nel caso in questione, l'utente che usufruisce dell'agevolazione non è che debba "sbattersi" più di tanto: innanzitutto ha un risparmio immediato dovuto alla differenza tra IVA al 22% e IVA al 10% (applicato su materiali e manodopera), successivamente per usufruire del 50% di rimborso dovrà solo ricordarsi di compilare un rigo nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo. Nient'altro, perché l'inserimento della spesa negli anni successivi al primo avviene automaticamente nel modello 730 precompilato ed altrettanto automaticamente avvengono i rimborsi (sotto forma di detrazione IRPEF).
Lo "sbattimento", semmai, è per il fornitore del servizio (e/o del suo commercialista), specie per le fatture con diverse aliquote IVA, in cui c'è da fare qualche conticino in più. Purtroppo per i clienti, alcuni venditori evitano di proposito (o a volte per ignoranza) di emettere fatture con aliquota IVA ridotta, tanto l'IVA la paga il cliente, loro se la "scaricano" comunque. E chi ci rimette è il cliente.
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forse non sono stato chiaro nel primo messaggio… io installo gli interruttori al cliente al quale applico iva 10 %, il commercialista sollevava dubbi su ordinaria manutenzione.
p.s. ovviamente il cliente paga iva 10 invece di 22, porta in detrazione 50%, è tutto trovato.
50% = 200 € ... con un paio di termostati, un po' di prese universali, bipolari, tv, suoneria, placche, manodopera ecc. con la NOW fai alla svelta a spendere abbastanza di più
p.s. ovviamente il cliente paga iva 10 invece di 22, porta in detrazione 50%, è tutto trovato.
50% = 200 € ... con un paio di termostati, un po' di prese universali, bipolari, tv, suoneria, placche, manodopera ecc. con la NOW fai alla svelta a spendere abbastanza di più
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