A prescindere dal fatto che sia poco funzionale, la CEI 64-50 è una guida. Se non la si segue tra le normative applicate (scritte sulla d.d.c.) non serve alcuna deroga.
Non c'è bisogno della guida del CEI.
Le quote di installazione (ad esclusione di quelle di rispetto per locali particolari) sono solo "raccomandazioni"
Se il cliente, dopo avergli fatto capire la stronzata che chiede e avergli fornito tutte le soluzioni possibili e immaginabili, vuole le prese a tre metri saranno anche cavoli suoi. Ovviamente lo deve scrivere all'atto di accettazione del preventivo/contratto.
Esisterà anche la regola d'arte che impone al falegname di applicare le maniglie ai cassetti... ma se viene un cliente che non le vuole, che si fa?
Impianto elettrico in un rustico
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lillo
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attilio ha scritto:Edit: patto in deroga per cosa?
Ciao Attilio, il "patto in deroga" intendevo per non sottostare a tutte le prescrizioni del capitolo 37 della variante V3 della 64-8, "impianti a livelli".
Magari il cliente mi chiederà di mettere una sola presa alta a soffitto per ogni stanza....quindi contrasta con il numero minimo di prese nelle varie stanze.
Grazie ancora...
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Nuove costruzioni o ristrutturazioni complete. Il tuo cliente non vuole nemmeno fare due tracce!! Non serve patto in deroga. L'intero capitolo nel tuo caso non è applicabile
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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