lelerelele ha scritto:Se ora abbiamo un NPN con emettitore collegato al + ,allora abbandono l'elettronica e come hobbista me ne vado a fare altro.....

No, no! Rimani

L'inghippo e` presto spiegato. Una risposta elettrotecnica te l'ha data
BrunoValente, ora provo ad allargare l'argomento.
Quando si lavora con i transistori conviene separare la polarizzazione, la continua, dal segnale, le variazioni di tensioni e correnti
intorno al valore continuo.
In un NPN in zona attiva, la corrente sara` sempre uscente dall'emettitore, e quando applichi un segnale questa corrente potra` essere un po' piu` grande o un po' piu` piccola, ma sara` sempre uscente.
Il segnale, quello che porta informazione, e` solo la
variazione della corrente. Visto che la parte costante non porta informazione, serve solo a "dar da mangiare" al transistor, possiamo escluderla dai conti (in realta` questa escluzione introduce delle semplificazioni notevoli nei conti).
Le relazioni fra polarizzazione e segnale sono in questa figura (antica, risale alle dispense di quando ero all'universita`). Riguarda le tensioni, ma e` lo stesso discorso per le correnti.
ed e` quello che si vede su un oscilloscopio: in alto c'e` ad esempio la tensione sul collettore di un npn. Quando non c'e` segnale si vede il livello di continua, positiva, e quando si aggiunge il segnale questo livello varia, rimanendo tuttavia sempre positivo.
Se si considera solo il segnale, che corrisponde a guardare solo le variazioni e quindi mettere l'oscilloscopio in AC, il segnale da solo e` quello in basso, che diventa positivo e negativo rispetto al valore medio che e`zero.
Quando si guarda la configurazione di un transistore o di un amplificatore retroazionato si considera solo il segnale, la polarizzazione come se non ci fosse. Una domanda che capitava spesso agli esami, da parte di un professore (bastardo, carogna, str... e ancora qualche altro epiteto), era di calcolare l'impedenza che si vedeva guardando nell'emettitore di un transistore npn messo in un qualche circuito.
Un modo per trovare l'impedenza di ingresso o di uscita dell'emettitore (sono uguali!) consiste nel mettere un generatore di tensione di test sull'emettitore e vedere quanta corrente esce dal generatore: il rapporto V/I da` l'impedenza. Altri modi per calcolare questa impedenza si trovano qui
https://www.electroyou.it/isidorokz/wik ... emettitore .
Il povero studente faceva una cosa del genere
(ho tralasciato il resto del circuito, non importante adesso). Calcolava la corrente It, e dal rapporto Vt/It aveva l'impedenza cercata. E a questo punto arrivava la domanda carogna: "Scusi, ma come fa la corrente a entrare nell'emettitore di un NPN?" Tipicamente scena di panico, oppure "Oh, scusi, mi sono sbagliato" e lo studente veniva cacciato via in malo modo

Quando si considera il segnale, e quasi sempre e` un piccolo segnale, le polarita` di tensioni e correnti possono essere qualunque, perche' sono solo le variazioni intorno alla polarizzazione. Anzi, nell'analisi in piccolo segnale i transistori N e P hanno esattamente lo stesso modello e comportamento (Altra domanda bastarda: quali sono le differenze fra il modello di un Pmos e di un Nmos per il segnale? Risposta NESSUNA. Ogni altra risposta dava origine a sfuriate pirotecniche con cacciata finale dello studente

)