Buonasera, capannone di 150 mq che il committente proprietario vuole affittare. L'impianto ha 40 anni, con differenziale puro generale 4x40........
Il proprietario è obbligato a fornire un impianto con dico aggiornata e vigente, oppure può anche darlo così com è e le eventuali modifiche le deve fare l'affittuario ?
Tanti dicono che è sufficiente che il proprietario fornisca "due plafoniere" e poi l'affittuario fa poi l'impianto a sua immagine...
Però le "due plafoniere" non rispettano nessun requisito minimo illuminotecnico, come lo certifico se per ora installassi solo "due plafoniere" ?
Grazie
Impianto elettrico Capannone
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gjkfriend ha scritto:L'impianto ha 40 anni
ma capitano tutti a te

Le persone sagge parlano perché hanno qualcosa da dire.
Le persone sciocche perché hanno da dire qualcosa.
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SediciAmpere
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gjkfriend ha scritto:Tanti dicono che è sufficiente che il proprietario fornisca "due plafoniere" e poi l'affittuario fa poi l'impianto a sua immagine
Il proprietario, in teoria, potrebbe affittare il capannone anche se quest'ultimo fosse totalmente sprovvisto di impianto elettrico (salvi i regolamenti edilizi che prevedono requisiti per l'agibilità o simili, sempre teoricamente l'affittuario potrebbe non aver alcun bisogno di impianto elettrico); semplicemente fa un accordo con l'affittuario che a sua volta farà installare un impianto elettrico conforme alle sue esigenze. Ovviamente il tutto sarà regolarmente pattuito in un contratto, che per esempio può prevedere una minore quota di affitto fino al recupero di quanto speso dall'affittuario per dotare il capannone dell'impianto di cui necessita, e/o eventualmente fissi anche gli accordi per stabilire cosa farne una volta che il contratto si risolva (per esempio si potrebbe stabilire che tutto o parte dell'impianto elettrico venga rimosso, riportando il capannone in pristino, con conseguenze sulla destinazione d'uso e sull'agibilità del capannone).
Altrimenti il proprietario può affittare il capannone dotandolo di un impianto "minimo" (sempre che sia conforme alla destinazione d'uso e alla concessione edilizia) lasciando all'affittuario il completamento/adeguamento (a fronte di minore canone d'affitto) oppure - per ultimo - affittare il capannone ma prima adeguando totalmente l'impianto alle esigenze del cliente (e in tal caso potrebbe richiedere maggiore canone di affitto).
Fatto salvo che l'impianto, se c'è o ci sarà, deve rispettare in ogni caso la regola dell'arte in base alla tipologia del locale e dell'uso che ne verrà fatto, il resto è frutto di accordi. Ovviamente se il proprietario dichiara che il capannone è idoneo per la destinazione d'uso che intende farne l'affittuario, l'impianto elettrico deve essere adeguato, salvo pattuizioni integrative per ampliamenti o modifiche.
Il caso di civile abitazione rende meglio l'idea: se un proprietario volesse affittare una casa in cui l'impianto elettrico è inesistente, è ben difficile che quella casa abbia il requisito dell'abitabilità (conditio sine qua non per stilare il contratto d'affitto con destinazione d'uso di civile abitazione); la casa dovrà essere munita di impianto elettrico con dotazioni almeno minime, poi magari l'affittuario, con il consenso del proprietario, potrà integrarle in base a accordi.
Non essendo però io un avvocato, attendiamo pareri di persone più esperte.
Sebastiano
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"Eo bos issettaìa, avanzade e non timedas / sas ben'ennidas siedas, rundinas, a domo mia" (P. Mossa)
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sebago ha scritto:Non essendo però io un avvocato, attendiamo pareri di persone più esperte.
Anche se

Sostanzialmente in queste situazioni succede di tutto.
Comanda il contratto.
Io una cosa la dico sempre ai clienti: considerato che in ogni caso il capannone deve avere un'agibilità, il documento attestante la medesima va consegnato all'affittuario, così come il progetto dell'impianto elettrico e la dichiarazione di conformità (che dovrebbero aver permesso all'epoca il rilascio dell'agibilità).
Questo vale se l'impianto è stato realizzato successivamente al 1990 (L46/90).
Anche se l'impianto è "pietoso" e sarà modificato.

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Ok, qui però l'impianto è del 1980 e il proprietario mi chiede se può installare due sole plafoniere e "consegnare" l'impianto così all'affittuario che se lo farà come vuole...
L'affittuario vorrebbe un minimo di impianto dotato di dico....ma per farlo dovrei installare un po' più di 2 plafoniere, delle plafoniere di emergenza, un canale metallico....
L'affittuario vorrebbe un minimo di impianto dotato di dico....ma per farlo dovrei installare un po' più di 2 plafoniere, delle plafoniere di emergenza, un canale metallico....
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gjkfriend ha scritto:L'affittuario vorrebbe un minimo di impianto dotato di dico....ma per farlo dovrei installare un po' più di 2 plafoniere, delle plafoniere di emergenza, un canale metallico....
Se l'impianto è precedente al 1990 c'è poco da tirare fuori...
A questo punto si parla di puri accordi fra le parti.
Un "minimo" di impianto non serve a nessuno:
- il proprietario spende dei soldi inutilmente;
- l'affittuario si ritrova con un impianto comunque da modificare secondo le sue esigenze.
Cerca di farli ragionare.
SI lasci l'impianto così com'è, piuttosto il proprietario farà uno sconto sull'affitto e l'affittuario realizzerà l'impianto secondo le sue esigenze.
Conviene a tutti.
Capisco che se hai a che fare con le "teste dure" diventa difficile, ma un tentativo fallo.
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