Buongiorno a tutti,
devo alimentare una stazione di pompaggio in container (o similare).
SOno presenti come sempre, elettropompa, motopompa e pompa pilota.
Prevedo linea dedicata senza protezione dal sovraccarico e con linea dimensionata per il 150 %, con differenziale 0,3 A per l'elettropompa (cavidotto interrato quindi lo considero resistente al fuoco per costruzione).
Per quanto riguarda le restanti utenze, non ho trovato molti riferimenti.
Secondo voi, posso portare una linea unica ed alimentare motopompa (circuito di avviamento), pompa pilota e locale?
Quest'ultima linea la deriverei dal quadro generale (non dall'avanquadro come quella dell'elettropompa) senza particolari precauzioni.
Stazione di pompaggio
Moderatore: iosolo35
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Secondo me si, dato che è comunque garantito il funzionamento del sistema, anche in caso di tensione "ausiliaria" mancante, la motopompa ha comunque le batterie di avviamento. Tuttalpiù è bene che l'eventuale mancanza di alimentazione venga in qualche modo resa visibile, in modo che non permanga per lunghi tempi.
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Secondo la mia esperienza, in casi simili il punto critico è il mantenimento ventilazione del locale.
La motopompa parte (batterie) ma spesso accade che:
- il locale sia dotato di ventilazione meccanica per la presenza della motopompa
- la ventilazione naturale sia garantita per mezzo di aperture motorizzate (aperture sempre aperte poco compatibili con la protezione dal gelo del locale gruppo); farei attenzione al garantire la alimentazione anche al quadro dei servizi (il gruppo di spinta ha la richiesta di avvio dopo lo sgancio generale, oppure nel caso di ventilatori, si deve garantire il funzionamento degli stessi a motopompa avviata)
Se lo derivi dal quadro generale (ove lo steso venga disalimentato dallo sgancio) potresti trovarti senza ventilatori del locale firebox o con le aperture che restano chiuse
La motopompa parte (batterie) ma spesso accade che:
- il locale sia dotato di ventilazione meccanica per la presenza della motopompa
- la ventilazione naturale sia garantita per mezzo di aperture motorizzate (aperture sempre aperte poco compatibili con la protezione dal gelo del locale gruppo); farei attenzione al garantire la alimentazione anche al quadro dei servizi (il gruppo di spinta ha la richiesta di avvio dopo lo sgancio generale, oppure nel caso di ventilatori, si deve garantire il funzionamento degli stessi a motopompa avviata)
Se lo derivi dal quadro generale (ove lo steso venga disalimentato dallo sgancio) potresti trovarti senza ventilatori del locale firebox o con le aperture che restano chiuse
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Grazie
ferri.
Dopo aver visto la foto postata da
Goofy in un thread alcuni mesi fa ho capito che la ventilazione dei locali che ospitano la motopompa è discretamente importante
Per adesso però devo dirti che non ho idea del tipo di locale che sarà realizzato, non ho nessuna informazione.
Credo che me ne preoccuperò in fase esecutiva, quando avrò idea di come sarà realizzata la ventilazione.
In ogni caso colgo il suggerimento di alimentare tutto dall'avanquadro (così ho 3 DGL, di cui uno da sganciare gli altri no).


Dopo aver visto la foto postata da



Per adesso però devo dirti che non ho idea del tipo di locale che sarà realizzato, non ho nessuna informazione.
Credo che me ne preoccuperò in fase esecutiva, quando avrò idea di come sarà realizzata la ventilazione.
In ogni caso colgo il suggerimento di alimentare tutto dall'avanquadro (così ho 3 DGL, di cui uno da sganciare gli altri no).

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Ciao a tutti,
sto progettando la parte elettrica di una stazione di pompaggio per un impianto sprinkler e ho letto questo post sull’argomento. Scusate se mi permetto di intervenire su alcuni dettagli – il ragionamento non mi torna più- considerando che sono passati molti anni sarà cambiata la normativa da allora.
Attualmente, la norma 64-8/5 prevede:
Al punto 560.6.8 "La protezione contro i cortocircuiti e contro i contatti indiretti in caso di guasto deve essere assicurata per ciascuna sorgente"
Al punto 560.7.13 "I circuiti per i servizi di sicurezza non devono essere protetti da RCD o da AFDD", escludendo quindi l’uso del differenziale.
Inoltre, il commento al punto 560.7.13 della norma prescrive l’adozione dei "sistemi di protezione di cui alla Sezione 413", prevedendo una piccola deroga all’uso del differenziale nel caso in cui tali sistemi non possano essere impiegati.
Non potendo più utilizzare il differenziale come suggerito qui mi domando: per garantire la protezione richiesta, basta installare come D.G.L. un interruttore automatico magnetico e predisporre un cablaggio che non preveda possibili contatti indiretti (cioè, prevedere una conduttura nel quale fa passare il cavo direttamente dal D.G.L. al quadro elettrico della elettropompa)? Ciò basta a garantire la protezione contro i contatti indiretti?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto!
sto progettando la parte elettrica di una stazione di pompaggio per un impianto sprinkler e ho letto questo post sull’argomento. Scusate se mi permetto di intervenire su alcuni dettagli – il ragionamento non mi torna più- considerando che sono passati molti anni sarà cambiata la normativa da allora.
Attualmente, la norma 64-8/5 prevede:
Al punto 560.6.8 "La protezione contro i cortocircuiti e contro i contatti indiretti in caso di guasto deve essere assicurata per ciascuna sorgente"
Al punto 560.7.13 "I circuiti per i servizi di sicurezza non devono essere protetti da RCD o da AFDD", escludendo quindi l’uso del differenziale.
Inoltre, il commento al punto 560.7.13 della norma prescrive l’adozione dei "sistemi di protezione di cui alla Sezione 413", prevedendo una piccola deroga all’uso del differenziale nel caso in cui tali sistemi non possano essere impiegati.
Non potendo più utilizzare il differenziale come suggerito qui mi domando: per garantire la protezione richiesta, basta installare come D.G.L. un interruttore automatico magnetico e predisporre un cablaggio che non preveda possibili contatti indiretti (cioè, prevedere una conduttura nel quale fa passare il cavo direttamente dal D.G.L. al quadro elettrico della elettropompa)? Ciò basta a garantire la protezione contro i contatti indiretti?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto!
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EnricoDG ha scritto:Inoltre, il commento al punto 560.7.13 della norma prescrive l’adozione dei "sistemi di protezione di cui alla Sezione 413", prevedendo una piccola deroga all’uso del differenziale nel caso in cui tali sistemi non possano essere impiegati.
La "piccola deroga" è quella che permette di utilizzare il differenziale dove è effettivamente necessario, ovvero nei sistemi TT.
560.7.13 nel caso dei sistemi di distribuzione TT, laddove non fosse possibile applicare altri
sistemi di protezione di cui alla Sezione 413, la protezione contro i contatti indiretti può essere
realizzata mediante interruzione automatica del circuito adottando opportune soluzioni per
limitare la probabilità di interventi intempestivi.
Gli interruttori differenziali, al fine di evitare interventi intempestivi, dovrebbero avere corrente
di intervento non inferiore a 300 mA, possibilmente di tipo S o ritardato.
Si raccomanda l’installazione di un dispositivo di allarme per intervento della protezione contro
i contatti indiretti.
Nei sistemi TN-S non è necessario utilizzare il differenziale, viste le elevate correnti di cortocircuito si può utilizzare la magnetica o una protezione di terra.
EnricoDG ha scritto:Non potendo più utilizzare il differenziale come suggerito qui mi domando: per garantire la protezione richiesta, basta installare come D.G.L. un interruttore automatico magnetico e predisporre un cablaggio che non preveda possibili contatti indiretti (cioè, prevedere una conduttura nel quale fa passare il cavo direttamente dal D.G.L. al quadro elettrico della elettropompa)? Ciò basta a garantire la protezione contro i contatti indiretti?
Se fai riferimento a un "DGL" significa che ti riferisci a un sistema TT, di conseguenza non hai alternative al differenziale attuando la deroga prevista, oppure scegliere un altro sistema di protezione, per esempio: separazione elettrica.
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Ne avevamo parlato in altri post.
Secondo alcuni pareri la linea elettrica che alimenta la pompa antincendio, configurandosi come circuito di sicurezza non dovrebbe coesistere con circuiti ordinari dentro l avanquadro. Ho recentemente visto un progetto in cui la linea che alimenta pompa antincendio e' derivata subito a monte dell'avanquadro
Secondo alcuni pareri la linea elettrica che alimenta la pompa antincendio, configurandosi come circuito di sicurezza non dovrebbe coesistere con circuiti ordinari dentro l avanquadro. Ho recentemente visto un progetto in cui la linea che alimenta pompa antincendio e' derivata subito a monte dell'avanquadro
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I DGL sono tutti derivati direttamente sotto il punto di consegna. Se proprio si vuole essere sofistici si può realizzare un quadretto per ogni DGL così sono anche separati tra loro.
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