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Riarmo automatico SI/NO

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[11] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 21 ago 2021, 13:30

Altorn ha scritto: avendo sotto quel differenziale apparecchi elettronici, lavatrice ecc meglio mettere un tipo F rispetto a riarmo sull'AC?

L'azione d'intervento di un interruttore differenziale e l'azione di riarmo automatico sono concettualmente e praticamente due cose diverse. Il dispositivo di riarmo automatico non fa niente per eliminare o limitare gli interventi indesiderati di un differenziale (ossia quegli interventi che non sono giustificati dalla presenza di un guasto). L'interruttore differenziale di tipo "F", al contrario, oltre ad essere particolarmente consigliato per carichi con presenza di inverter, possiede anche buone proprietà di resistenza ai disturbi (che causano gli interventi indesiderati di cui si è detto), come specificato da Foto Utente6367 in questa discussione.
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[12] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteAltorn » 21 ago 2021, 13:38

Il tipo F però non è supportato dal riarmo, non vorrei poi ritrovarmi nella situazione che scatta e non posso più montarlo tutto qui.
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[13] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 21 ago 2021, 16:02

Da quel che leggo nella discussione, non si è ancora stabilito se:
  1. il differenziale intervenga perché non funziona correttamente;
  2. il differenziale sia già quasi al limite della corrente di dispersione massima, ed intervenga in occasione del ripristino dell'alimentazione elettrica;
  3. il differenziale intervenga a causa di qualche disturbo presente all'atto del ripristino dell'alimentazione elettrica.
Sostituendo il differenziale sulla linea servizi con uno di tipo "F", è ragionevole supporre che vengano eliminate le cause elencate ai punti "1" e "3", e viene aggiunta una sicurezza in più, per il fatto che il differenziale interviene anche in determinati casi dove un differenziale di tipo "AC" potrebbe non intervenire (carichi con inverter).
Con il riarmo automatico, secondo me risolvi ben poco, in quanto non fai che riattivare un impianto in cui c'è un problema, senza preoccuparti delle cause che determinano il problema.
Un dispositivo per il riarmo automatico può essere utile nei casi in cui l'intervento intempestivo del differenziale avviene in maniera molto sporadica, difficilmente risolvibile con la sostituzione del differenziale, e ci sono oggettive difficoltà (distanze e tempi) per un riarmo manuale entro tempi considerati accettabili per la tipologia di carico.
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[14] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteAltorn » 21 ago 2021, 17:01

Ciao Franco,
In realtá non so se funziona correttamente o no, per sicurezza momentaneamente l'ho invertito con il differenziale induzione dato che erano uguali cosi da poter constatare se é colpa sua o meno.
So solo che interviene nel momento in cui torna la corrente esterna della zona (quando capita circa 3 o 4 volte l'anno mettendo caso che magari non sono in casa), É uno 0.03A, ora non so se l'spd che ho va ad eliminare il punto 3 o meno. Come faccio a sapere se siamo nel punto 2? Consigli di installarlo?
Ultima modifica di Foto UtenteFranco012 il 21 ago 2021, 17:33, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Eliminata inutile citazione integrale del messaggio precedente.
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[15] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 21 ago 2021, 17:32

Se non è possibile verificare il funzionamento dei differenziali tramite apposita strumentazione (che darebbe utili indicazioni riguardo ai punti "1" ed anche "2"), non è che ci siano molte soluzioni alternative, visto che l'inconveniente si presenta 3 o 4 volte all'anno.
Se lasci tutto com'è, e fra qualche tempo dovesse intervenire il differenziale sulla linea della cucina a induzione, probabilmente si potrebbe dare la colpa a quel differenziale. L'eventuale distacco della linea dedicata alla cucina non dovrebbe comportare grossi problemi, visto che la cucina viene utilizzata sempre in presenza.
Sostituendo ora il differenziale della linea prese, lavatrice, WC, ecc. con uno di tipo "F" ci sarebbe, come dicevo, una ragionevole possibilità di eliminare i punti "1" e "3".
Per quanto riguarda il punto "2", un elettricista qualificato può verificare la corrente effettiva d'intervento del differenziale (i 30 mA sono solo nominali), ed anche determinare se le normali dispersioni dell'impianto raggiungono un valore eccessivo, ossia con valori prossimi al limite della corrente differenziale effettiva.
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[16] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteAltorn » 21 ago 2021, 19:14

Grazie tutto chiaro. Per l'ultima cosa intendi che ho troppi carichi e la corrente supera la potenza del differenziale?
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[17] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteGioArca67 » 21 ago 2021, 20:02

Franco mi pare stia dicendo un'altra cosa che nulla ha a che vedere con la POTENZA del differenziale.
In un impianto con vari utilizzatori collegati alle prese sono possibili fisiologiche dispersioni verso terra.
Se queste sono tutte passanti per un determinato differenziale, sommandosi il loro contributo, potrebbero fare scattare quel differenziale saltuariamente quando per vari motivi dovessero leggermente aumentare e superare la soglia di intervento dello specifico differenziale.
A volte sostituendolo con uno "uguale" (stessa marca e modello) il problema potrebbe scomparire poiché le soglie effettive di intervento non sono tutte perfettamente uguali in tutti gli esemplari prodotti di una stessa serie, in quanto è richiesto solo che siano in un certo intervallo.

È però una situazione (quella del cambio con uno uguale e che non scatta) a mio avviso comunque da indagare meglio perché è opportuno limitare al minimo le dispersioni verso terra.
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[18] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 21 ago 2021, 20:09

altorn ha scritto: intendi che ho troppi carichi e la corrente supera la potenza del differenziale?

Non proprio. Nei tuoi differenziali il limite massimo teorico della corrente di dispersione è di 30 mA, ma il limite effettivo può essere inferiore (la norma di costruzione prevede infatti che il differenziali debba intervenire per un valore minimo superiore alla metà del valore nominale - quindi >15 mA). A questo si aggiunge il fatto che un impianto (specialmente se vecchio) può avere qualche piccola dispersione anche senza alcun dispositivo collegato, a cui si aggiungono le normali dispersioni di alcuni elettrodomestici collegati ma non in funzione, più le normali dispersioni degli elettrodomestici in funzione. Alcune tipologie di dispositivi (es. personal computer) possono avere dispersioni anche di una certa entità.
In conclusione, se il limite effettivo del differenziale è piuttosto basso, e le dispersioni normali sono numerose, si può arrivare a raggiungere più facilmente la soglia d'intervento del differenziale, anche se in effetti non c'è alcun guasto nell'impianto e nei dispositivi collegati.

EDIT ho visto solo ora che Foto UtenteGioArca67 ha già risposto. Praticamente stiamo dicendo la stessa cosa.
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[19] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteAltorn » 22 ago 2021, 16:34

Però se si trattasse di dispersioni verso terra non dovrei avere il problema solo quando va via la corrente in tutta la zona e ritorna, o sbaglio? Dovrei avere il problema più spesso mentre utilizzo gli utilizzatori che disperdono.. No?
Si tratta di nuovo impianto con elettrodomestici tutti nuovi.
Posso misurare la corrente di dispersione con un multimetro? Inoltre un'alternativa non sarebbe per esempio montare più differenziali? Esempio linea prese, linea luce, linea condizionatore. In questo modo ho me o probabilità di raggiungere la ldin di 0.03A
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[20] Re: Riarmo automatico SI/NO

Messaggioda Foto UtenteFranco012 » 22 ago 2021, 23:42

Altorn ha scritto: Però se si trattasse di dispersioni verso terra non dovrei avere il problema solo quando va via la corrente in tutta la zona e ritorna, o sbaglio?

In linea di massima dovrebbe essere così, però non è detto. Se all'atto del ripristino dell'alimentazione un picco di tensione (lasciato "passare" dall'SPD) dovesse provocare una dispersione consistente, il differenziale interverrebbe. Difficile fare previsioni in questi casi.
Altorn ha scritto: Posso misurare la corrente di dispersione con un multimetro?

Lo strumento più indicato è la pinza amperometrica. Con un multimetro si potrebbe in teoria scollegare il filo di messa a terra, collegare i due terminali all'amperometro, e misurare così la corrente di dispersione. Però così facendo si va ad alterare la resistenza di terra, falsando il valore misurato, e inoltre per questioni di sicurezza non è opportuno operare/pasticciare in questo modo.
Altorn ha scritto: un'alternativa non sarebbe per esempio montare più differenziali?

Questa è una soluzione normalmente adottata, ma non so se risolverebbe il problema, in quanto vedo che nel tuo impianto ci sono già tre differenziali.

Rimane ancora in piedi l'ipotesi che il differenziale che prima era sulla linea servizi sia difettoso, oppure troppo sensibile. Ma se non fai eseguire un controllo con una strumentazione adatta, puoi solo aspettare... di vedere cosa succede alla prossima interruzione.
Non saprei quale altra soluzione consigliare.
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