Sto cercando di informarmi sulla sostituzione dell'attuale differenziale General Electric BP AC 2P 25 A 30 mA (GE 607110) in una piccola abitazione dotata dei classici elettrodomestici e di un climatizzatore a pompa di calore.
perché cambiarlo? perché ho notato che in un anno è scattato almeno 5 volte, vuoi perché ci sono stati dei temporali o per altre cause a me sconosciute ma che hanno coinvolto anche altri edifici nella zona.
Non capisco bene se la classe F mi da un valore aggiunto rispetto ad A, oppure se mi priva di funzioni che ha solo il tipo A; inoltre non comprendo questo fattore di immunità cosa rappresenti e se sia necessario affiancare il modulo di riarmo automatico.
Ho provato a leggere qualcosa ma si entra molto nel tecnico per cui non sono in grado di fare una valutazione.
Mi piacerebbe capire però quale fa al caso mio.
Grazie
Interruttore differenziale tipo A o F
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Ti serve un interruttore magnetotermico differenziale che presenti un'alta resistenza ai disturbi (definita anche "immunità"). Ogni costruttore li indentifica con sigle diverse, ad esempio la serie "APR" per ABB, serie "SI" per Schneider, serie "HPI" per BTICINO, ecc.
I differenziali di tipo "A" ed "F" non sono concepiti in maniera specifica per avere un'alta resistenza ai disturbi, bensì per intervenire in particolari condizioni, là dove un differenziale di tipo "AC" non sarebbe in grado d'intervenire. Tuttavia, per norma costruttiva, presentano anche una certa resistenza ai disturbi, superiore ai normali differenziali di tipo "AC", ma inferiore agli interruttori concepiti espressamente per tale esigenza.
Gli interruttori a riarmo automatico non risolvono il problema.
I differenziali di tipo "A" ed "F" non sono concepiti in maniera specifica per avere un'alta resistenza ai disturbi, bensì per intervenire in particolari condizioni, là dove un differenziale di tipo "AC" non sarebbe in grado d'intervenire. Tuttavia, per norma costruttiva, presentano anche una certa resistenza ai disturbi, superiore ai normali differenziali di tipo "AC", ma inferiore agli interruttori concepiti espressamente per tale esigenza.
Gli interruttori a riarmo automatico non risolvono il problema.
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ziomangrovia ha scritto:Sto cercando di informarmi sulla sostituzione dell'attuale differenziale General Electric BP AC 2P 25 A 30 mA (GE 607110) in una piccola abitazione dotata dei classici elettrodomestici e di un climatizzatore a pompa di calore.
perché cambiarlo? perché ho notato che in un anno è scattato almeno 5 volte, vuoi perché ci sono stati dei temporali o per altre cause a me sconosciute ma che hanno coinvolto anche altri edifici nella zona.
Non capisco bene se la classe F mi da un valore aggiunto rispetto ad A, oppure se mi priva di funzioni che ha solo il tipo A; inoltre non comprendo questo fattore di immunità cosa rappresenti e se sia necessario affiancare il modulo di riarmo automatico.
Ho provato a leggere qualcosa ma si entra molto nel tecnico per cui non sono in grado di fare una valutazione.
Mi piacerebbe capire però quale fa al caso mio.
Grazie
Puoi seguire questo schema:
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@
Altorn
Non posso affermarlo con certezza, però mi sembra che BTICINO, per quanto riguarda la serie HPI, abbia in catalogo solo differenziali puri di tipo "A" (es. codice G723AH25) oppure moduli differenziali (sempre HPI tipo "A") associabili ad un interruttore magnetotermico (es. G23AH32).
E' necessario in entrambi i casi prevedere l'associazione con un interruttore magnetotermico. Se hai problemi di spazio nel centralino, tieni presente che il G23AH32 + magnetotermico occupa in totale 3 moduli.

Non posso affermarlo con certezza, però mi sembra che BTICINO, per quanto riguarda la serie HPI, abbia in catalogo solo differenziali puri di tipo "A" (es. codice G723AH25) oppure moduli differenziali (sempre HPI tipo "A") associabili ad un interruttore magnetotermico (es. G23AH32).
E' necessario in entrambi i casi prevedere l'associazione con un interruttore magnetotermico. Se hai problemi di spazio nel centralino, tieni presente che il G23AH32 + magnetotermico occupa in totale 3 moduli.
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Altorn ha scritto:
Puoi seguire questo schema:
Non capisco, il mio quadro elettrico è costituito da almeno una 15ina di magnetotermici in quanto ho isolato diverse linee p.e. quella del frigo e del climatizzatore, ora a monte di tutto c'e' l'interruttore differenziale.
Per applicare quanto riportato nello schema dovrei modificare il quadro elettrico perché la classe del differenziale determina quali servizi (quindi anche i magnetotermici) proteggere. In sostanza dovrei montare più differenziali.
Oppure nel mio caso posso montarne uno solo scegliendo una classe specifica ?
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ziomangrovia
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Considerando la sequenza "AC", "A", "B" ed "F", ciascun differenziale comprende i casi in cui interviene il differenziale che lo precede, per cui nulla vieta di mettere un unico differenziale di tipo "F".
Comunque, nel tuo caso secondo me serve un differenziale ad altra resistenza ai disturbi (che solitamente sono di tipo "A").
Valuterei comunque l'opportunità di inserire un secondo differenziale in parallelo al primo, per consentire una certa selettività all'impianto, ed evitare che un unico differenziale si faccia carico di tutte le dispersioni dell'impianto (sia normali che dovute ad un guasto), avendo così buone possibilità di raggiungere il limite d'intervento (i 30 mA). Non ho idea della complessità dell'impianto elettrico, in quanto parli di una "piccola abitazione", ma dici di aver messo una quindicina di magnetotermici...
Comunque, nel tuo caso secondo me serve un differenziale ad altra resistenza ai disturbi (che solitamente sono di tipo "A").
Valuterei comunque l'opportunità di inserire un secondo differenziale in parallelo al primo, per consentire una certa selettività all'impianto, ed evitare che un unico differenziale si faccia carico di tutte le dispersioni dell'impianto (sia normali che dovute ad un guasto), avendo così buone possibilità di raggiungere il limite d'intervento (i 30 mA). Non ho idea della complessità dell'impianto elettrico, in quanto parli di una "piccola abitazione", ma dici di aver messo una quindicina di magnetotermici...
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Franco012 ha scritto:Non ho idea della complessità dell'impianto elettrico, in quanto parli di una "piccola abitazione", ma dici di aver messo una quindicina di magnetotermici...
Forse ho esagerato ma fatto più linee, ogni linea fa capo ad un magnetotermico:
linea 1: luci di tutta l'abitazione
linea 2: prese stanza 1
linea 3: prese stanza 2
linea 4: prese stanza 3
linea 5: prese stanza 4
linea 6: forno
linea 7: lavastoviglie
linea 8: frigo
linea 9: caldaia
linea 10: giardino
linea 11: annesso giardino
linea 12: forno
linea 13: prese elettriche elettrodomestici
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ziomangrovia
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Franco012 ha scritto:nel tuo caso secondo me serve un differenziale ad altra resistenza ai disturbi (che solitamente sono di tipo "A").
Grazie per il consiglio.
Ma trattasi di differenziale puro o interruttore differenziale?
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ziomangrovia
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Facciamo un po' di chiarezza: esistono interruttori magnetotermici (per i sovraccarichi - parte termica - e i corto circuiti - parte magnetica) e interruttori differenziali (per le correnti di dispersione). Ciascuna delle due tipologie funziona in maniera diversa dall'altra, e per scopi diversi. Per comodità di montaggio, ci sono poi gli interruttori magnetotermici differenziali, che inglobano entrambe le funzioni in un unico dispositivo (come quello che è montato nel tuo impianto attuale).
Nella categoria differenziali, ci sono quelli che hanno una particolare resistenza ai disturbi, ma non è detto che si trovino in commercio già accoppiati ad un magnetotermico. Nel caso di BTICINO abbiamo infatti visto che non ci sono nel catalogo (almeno mi sembra), per cui in tal caso è necessario installare separatamente l'interruttore magnetotermico e l'interruttore differenziale. Il risultato finale è uguale, cambia solo lo spazio occupato (ed eventualmente il costo).
Nella categoria differenziali, ci sono quelli che hanno una particolare resistenza ai disturbi, ma non è detto che si trovino in commercio già accoppiati ad un magnetotermico. Nel caso di BTICINO abbiamo infatti visto che non ci sono nel catalogo (almeno mi sembra), per cui in tal caso è necessario installare separatamente l'interruttore magnetotermico e l'interruttore differenziale. Il risultato finale è uguale, cambia solo lo spazio occupato (ed eventualmente il costo).
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