Salve a tutti sono nuovo del forum ...
Volevo comprendere una cosa in riferimento al generatore di Franceschini-Giardina,questo genera per cella 0.7V e 100 microA.
Ma la cosa stupefacente è che lo stesso Ermanno in alcuni video dice che per supportare gli ampere bassi, lui collega in serie una batteria ricaricabile NiHm che viene ricaricata costantemente.
Ma mi domando come è possibile ricaricare una batteria senza Ampere....?
Grazie per le risposte.
Cella Franceschini-Giardina
Moderatori: sebago,
mario_maggi
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Girando nel web ho trovato il testo riportato sotto.
Quanto scritto può anche essere vero, ma finché non viene comunicato il valore della corrente erogata riferita alle dimensioni della cella, penso che sfrutti il principio già noto da decenni della piezoelettricità e che di potenza ne eroghi ben poca.
In conclusione ritengo che lo sviluppo se non una bufala sia un abbaglio.
Ritengo che fornisce più potenza una mela o una patata in cui vengono conficcati come elettrodi un chiodo di rame e uno di ferro.
Quanto scritto può anche essere vero, ma finché non viene comunicato il valore della corrente erogata riferita alle dimensioni della cella, penso che sfrutti il principio già noto da decenni della piezoelettricità e che di potenza ne eroghi ben poca.
In conclusione ritengo che lo sviluppo se non una bufala sia un abbaglio.
Ritengo che fornisce più potenza una mela o una patata in cui vengono conficcati come elettrodi un chiodo di rame e uno di ferro.
Ovviamente, dato che queste celle sono stratificate artigianalmente, la tensione ai capi (in genere dell’ordine di 0,4-0,8 V) risulta un po’ più alta o un po’ più bassa da una cella all’altra perfino quando si cerca di crearle tutte uguali, quindi non aspettatevi di ottenere al primo colpo la stessa tensione che vedete nei prototipi di Franceschini-Giardina, dato che non conosciamo lo spessore della loro cella elementare tipo. Inoltre, è verosimile che anche dei parametri relativi alle polveri abbiano un’influenza sulla tensione di cella.
La cella si carica come un condensatore, ma fornisce corrente elettrica come una batteria. La corrente generata da una singola cella è minima, ma possiamo aumentarla non solo collegando più celle in parallelo bensì, soprattutto, collegandola in parallelo a una o più batterie al nichel metal-idruro (NiMH), che – a differenza, ad esempio, di quelle agli ioni di litio e di quelle al litio polimero – non necessitano di un controller o di un circuito elettronico speciale per la loro ricarica.
Un semplice esempio di batteria auto-ricaricabile composta da alcune celle a Stato Solido di Franceschini-Giardina collegate in serie e da un paio di pile NiMH.
Questa batteria auto-ricaricabile ci darà una piacevole “sorpresa”. Infatti, il generatore di Franceschini-Giardina ha due interessanti proprietà: (1) se si taglia in due il “sandwich”, la corrente raddoppia mentre la tensione rimane costante; (2) quando il generatore è collegato a una batteria NiMH (come nella loro lampada OLED), la corrente prodotta è molto maggiore. Perciò, i test sulle potenzialità di quest’invenzione vanno fatti non tanto sul generatore quanto sull’intera batteria auto-ricaricabile.
Se con le celle di Franceschini-Giardina poste in serie fra loro raggiungete una tensione di circa 5 V, potete inviare questa tensione (ricordatevi di inserire il diodo!) all’alimentazione di un cellulare – cioè al posto del suo normale alimentatore – in buona analogia con quanto abbiamo fatto con i trasduttori elettrostatici negli articoli Come ricaricare una batteria camminando e Alcune idee per la raccolta della piezolettricità, di cui consiglio la lettura. Non collegate mai, invece, le celle direttamente a una batteria al litio “sfusa”.
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Non ho trovato documentazione su come sia costruita davvero questa cella e quali prestazioni abbia.
La prima impressione e` che sia una cella elettrochimica con carattersitiche elettriche molto limitate. Qui c'e` qualche informazione in piu` da parte di una persona, direi competente, che ha provato a replicare la cella.
Che si possa ricaricare una cella NiMH collegandola in serie proprio non lo so. Anche con collegamenti e tensioni corrette, se la corrente di carica e` molto bassa, ci vorra` un tempo lunghissimo per ricaricarla e bisogna combattere contro l'autoscarica della cella!
Quando si trovano in giro delle invenzioni del genere, fatte da persone non esperte del campo, di solito si e` in presenza di in uno di questi casi
1) Cosa senza senso, sia in buonafede che in malafede.
2) Reinvenzione in nuce di un sistema conosciuto, che non e` pero` ottimizzato
3) Reinvenzione di un sistema conosciuto che e` stato abbandonato in quanto non portava da nessuna parte
4) Invenzione vera e propria
In tutti i casi, molto spesso e` difficile capire che cosa dice l'inventore perche' usa un linguaggio non tecnico e spesso non capisce che cosa sta capitando.
In giro per il mondo ci sono molti laboratori che stanno sperimentando batterie basate sul grafene, vedremo che cosa capitera`.
La prima impressione e` che sia una cella elettrochimica con carattersitiche elettriche molto limitate. Qui c'e` qualche informazione in piu` da parte di una persona, direi competente, che ha provato a replicare la cella.
Che si possa ricaricare una cella NiMH collegandola in serie proprio non lo so. Anche con collegamenti e tensioni corrette, se la corrente di carica e` molto bassa, ci vorra` un tempo lunghissimo per ricaricarla e bisogna combattere contro l'autoscarica della cella!
Quando si trovano in giro delle invenzioni del genere, fatte da persone non esperte del campo, di solito si e` in presenza di in uno di questi casi
1) Cosa senza senso, sia in buonafede che in malafede.
2) Reinvenzione in nuce di un sistema conosciuto, che non e` pero` ottimizzato
3) Reinvenzione di un sistema conosciuto che e` stato abbandonato in quanto non portava da nessuna parte
4) Invenzione vera e propria
In tutti i casi, molto spesso e` difficile capire che cosa dice l'inventore perche' usa un linguaggio non tecnico e spesso non capisce che cosa sta capitando.
In giro per il mondo ci sono molti laboratori che stanno sperimentando batterie basate sul grafene, vedremo che cosa capitera`.
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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Ciao ho approfondito un bel po' la situazione,lui ha aperto una società Gqenergy srl e la sua batteria costituita da questa cella dice di essere una batteria a stato solido,che produrrebbe 54 watt ora unendo le Celle con una superficie di 1.5 metro x 1metro x 4 millimetri...in un giorno quindi più di un pannello solare della stessa grandezza.
comunque in uno dei suoi video dice : per supportare gli ampere dobbiamo mettere in serie una batteria ricaricabile.....
che la sua cella per magia sia un generatore ideale?
quando il generatore è collegato a una batteria NiMH (come nella loro lampada OLED), la corrente prodotta è molto maggiore. Perciò, i test sulle potenzialità di quest’invenzione vanno fatti non tanto sul generatore quanto sull’intera batteria auto-ricaricabile.
comunque in uno dei suoi video dice : per supportare gli ampere dobbiamo mettere in serie una batteria ricaricabile.....
che la sua cella per magia sia un generatore ideale?
quando il generatore è collegato a una batteria NiMH (come nella loro lampada OLED), la corrente prodotta è molto maggiore. Perciò, i test sulle potenzialità di quest’invenzione vanno fatti non tanto sul generatore quanto sull’intera batteria auto-ricaricabile.
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Aspire1982
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IsidoroKZ ha scritto:1) Cosa senza senso, sia in buonafede che in malafede.
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PietroBaima
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Nel testo quotato, in un punto e' scritto "collegandola in parallelo a una o più batterie al nichel metal-idruro", mentre subito dopo "collegate in serie e da un paio di pile" , tuttavia l'immagine nell'articolo sopra la seconda scritta le mostra collegate in parallelo, quindi direi che "serie" e' un errore 
Tuttavia chi scrive menziona un secondo articolo in cui spiegherebbe il possibile funzionamento, articolo del quale pero' non c'e' traccia, la cosa mi lascia un po perplesso
.

Tuttavia chi scrive menziona un secondo articolo in cui spiegherebbe il possibile funzionamento, articolo del quale pero' non c'e' traccia, la cosa mi lascia un po perplesso

"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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Etemenanki
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Io comprendo la diffidenza sono il primo a non vederle proprio di buon occhio,di cialtroni al solo scopo di ricevere soldi cene sono tanti ,e tanti cene sono stati.
Ma il signore in questione ha fondato una Start-up Gqenergy e produce su questa cella le sue batterie a stato solido
Ma il signore in questione ha fondato una Start-up Gqenergy e produce su questa cella le sue batterie a stato solido
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Aspire1982
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C’è anche il tizio che ha fondato una ditta investendo diversi milioni di euro per produrre un materasso che protegge dai neutroni nocivi che provengono dal centro della terra.
La sua prima pubblicità ha fatto leva sulla malformazione dei feti da neutroni, con piena documentazione scientifica.
Denuncia chiunque osi dargli del cialtrone.
Ad oggi è in attivo, dopo aver abbondantemente recuperato l’investimento, seppur avendo una cinquantina di cause per truffa, molte delle quali ha vinto.
Il mondo è anche questo.
La sua prima pubblicità ha fatto leva sulla malformazione dei feti da neutroni, con piena documentazione scientifica.
Denuncia chiunque osi dargli del cialtrone.
Ad oggi è in attivo, dopo aver abbondantemente recuperato l’investimento, seppur avendo una cinquantina di cause per truffa, molte delle quali ha vinto.
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PietroBaima
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PietroBaima ha scritto:... una cinquantina di cause per truffa, molte delle quali ha vinto.
Mi piacerebbe dire che vorrei proprio vederlo, provare scentificamente il fatto che i "neutroni nocivi provenienti dal centro della terra" hanno causato la malformazione di un feto ... ma dopo aver letto molte sentenze di cosiddetti magistrati italici, non faccio alcuna fatica ad immaginare come e/o dove abbia trovato qualcuno che gli ha creduto, nella categoria

E con questo non intendo dire che TUTTI i magistrati siano incapaci, o corrotti, o entrambe le cose, ma purtroppo i fatti (e le relative sentenze, nero su bianco) insegnano e dimostrano che almeno una parte (e purtroppo non cosi piccola come si spererebbe) di essi lo sono.
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
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Etemenanki
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